Complicanze dopo aborto interno
Buongiorno,
Mi trovo all'estero per lavoro e il 2 di giugno mi è stato diagnosticato un aborto interno alla 7 settimana + 4. Mi sono state indotte le contrazioni tramite inserimento di Misoprostol (qui viene utilizzato questo farmaco) per via vaginale (400 milligrammi in 4 tavolette, ripetuti per due giorni) il 3 e il 4 giugno. Da quel momento, più o meno abbondantemente, ho continuato a sanguinare.
Il 10 giugno mi sono sottoposta ad ecografia transvaginale, la quale ha confermato l'espulsione dell'embrione. Per la prima settimana dopo l'assunzione del Misoprostol ho sanguinato in maniera abbondante, nel corso della seconda settimana il ciclo era invece molto scarso e di colore scuro tanto da suggerire un decorso normale (il medico mi aveva che è normale avere perdite nelle prime due settimane dopo l'assunzione del farmaco).
Alla fine della seconda settimana ho però avuto un episodio emorragico intensissimo, della durata di circa un' ora, accompagnato da perdita di tessuti dopo il quale il flusso è tornato a farsi abbondante. Mi sono recata dal medico, che mi ha visitata e dopo avermi esaminata ha precisato che la cervice si stava chiudendo e che avrei dovuto smettere di sanguinare in pochi giorni.
Nel corso della terza settimana effettivamente il ciclo si era ridotto moltissimo fino ad interrompersi per due interi giorni (domenica 29 e lunedì 30 giorni). Ieri, però, ho avuto nuovamente un episodio emorragico intenso (2 assorbenti in mezz'ora) con annessa espulsione di grosse porzioni di tessuto che sembrerebbe aver rimesso in moto il ciclo.
Quest'oggi mi sono recata nuovamente dal medico che mi ha sottoposto ad un'altra ecografia transvaginale dall'esito però inconcludente legato a scarsa visibilità dovuta al fatto che il mio utero appare pieno di sangue. Proprio ieri ho effettuato un test di gravidanza (dato che non ho i dati sulle beta) ed è risultato positivo, suggerendomi pertanto di dover escludere la possibilità che il sangue presente nell'utero al momento sia dovuto al mio normale ciclo mestruale.
Dopo l'ecografia il medico non mi ha visitata ulteriormente dicendo che non avendo io dolori o crampi non era necessario.
Domani comunque andrò a farmi misurare ferro, globuline e beta.
Al centro clinico dove mi hanno visitata mi hanno detto di chiamare se fra una settimana il ciclo non si è ancora interrotto per decidere se è necessario procedere con ulteriori accertamenti.
Vorrei un vostro giudizio su questa situazione, ogni vostra indicazione potrà essermi molto utile sperando in un rientro alla normalità a questo punto molto desiderata.
Grazie mille
Mi trovo all'estero per lavoro e il 2 di giugno mi è stato diagnosticato un aborto interno alla 7 settimana + 4. Mi sono state indotte le contrazioni tramite inserimento di Misoprostol (qui viene utilizzato questo farmaco) per via vaginale (400 milligrammi in 4 tavolette, ripetuti per due giorni) il 3 e il 4 giugno. Da quel momento, più o meno abbondantemente, ho continuato a sanguinare.
Il 10 giugno mi sono sottoposta ad ecografia transvaginale, la quale ha confermato l'espulsione dell'embrione. Per la prima settimana dopo l'assunzione del Misoprostol ho sanguinato in maniera abbondante, nel corso della seconda settimana il ciclo era invece molto scarso e di colore scuro tanto da suggerire un decorso normale (il medico mi aveva che è normale avere perdite nelle prime due settimane dopo l'assunzione del farmaco).
Alla fine della seconda settimana ho però avuto un episodio emorragico intensissimo, della durata di circa un' ora, accompagnato da perdita di tessuti dopo il quale il flusso è tornato a farsi abbondante. Mi sono recata dal medico, che mi ha visitata e dopo avermi esaminata ha precisato che la cervice si stava chiudendo e che avrei dovuto smettere di sanguinare in pochi giorni.
Nel corso della terza settimana effettivamente il ciclo si era ridotto moltissimo fino ad interrompersi per due interi giorni (domenica 29 e lunedì 30 giorni). Ieri, però, ho avuto nuovamente un episodio emorragico intenso (2 assorbenti in mezz'ora) con annessa espulsione di grosse porzioni di tessuto che sembrerebbe aver rimesso in moto il ciclo.
Quest'oggi mi sono recata nuovamente dal medico che mi ha sottoposto ad un'altra ecografia transvaginale dall'esito però inconcludente legato a scarsa visibilità dovuta al fatto che il mio utero appare pieno di sangue. Proprio ieri ho effettuato un test di gravidanza (dato che non ho i dati sulle beta) ed è risultato positivo, suggerendomi pertanto di dover escludere la possibilità che il sangue presente nell'utero al momento sia dovuto al mio normale ciclo mestruale.
Dopo l'ecografia il medico non mi ha visitata ulteriormente dicendo che non avendo io dolori o crampi non era necessario.
Domani comunque andrò a farmi misurare ferro, globuline e beta.
Al centro clinico dove mi hanno visitata mi hanno detto di chiamare se fra una settimana il ciclo non si è ancora interrotto per decidere se è necessario procedere con ulteriori accertamenti.
Vorrei un vostro giudizio su questa situazione, ogni vostra indicazione potrà essermi molto utile sperando in un rientro alla normalità a questo punto molto desiderata.
Grazie mille
[#2]
Utente
Purtroppo sono riuscita ad avere solo le misure delle Beta HCG. Il 19 Giugno erano a 1250 mentre ieri risultavano essere scese a 388. Ieri il medico di base, dopo aver preso visione delle analisi del 19 e avermi misurato la pressione mi ha inviata al pronto soccorso, dove dopo una altra serie di analisi mi hanno dimessa con diagnosi di "aborto incompleto" e successivo invio ad un centro specializzato che mi seguirà nelle prossime settimane.
Sostengono che non hanno elementi sufficienti per stabilire se necessito di intervento o meno dato che l'endometrio non appare eccessivamente ingrossato, che il sanguinolento si è interrotto improvvisamente nella mattinata di ieri e che il livello di emoglobina è buono. Non avendo crampi né febbre si spiegano gli sbalzi di pressione con conseguenti giramenti di testa che sto sperimentando come conseguenza dello stress. Ad ogni modo il centro specializzato mi ha fissato delle analisi del sangue per lunedì per monitorare la conta delle beta.
Onestamente ora sono maggiormente rassicurata dato che, quanto meno, mi sento "presa in carico" dal sistema. L'idea di dover aspettare dalle 4 alle 5 settimane nell'oblio mi spaventava assai.
Sostengono che non hanno elementi sufficienti per stabilire se necessito di intervento o meno dato che l'endometrio non appare eccessivamente ingrossato, che il sanguinolento si è interrotto improvvisamente nella mattinata di ieri e che il livello di emoglobina è buono. Non avendo crampi né febbre si spiegano gli sbalzi di pressione con conseguenti giramenti di testa che sto sperimentando come conseguenza dello stress. Ad ogni modo il centro specializzato mi ha fissato delle analisi del sangue per lunedì per monitorare la conta delle beta.
Onestamente ora sono maggiormente rassicurata dato che, quanto meno, mi sento "presa in carico" dal sistema. L'idea di dover aspettare dalle 4 alle 5 settimane nell'oblio mi spaventava assai.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 15.9k visite dal 02/07/2014.
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