La scorsa settimana
Buonasera, ho 42 anni e sono incinta di circa nove settimane. Premetto che lo scorso anno ho subito un aborto spontaneo all 'ottava settimana. Per monitorare l 'andamento della gravidanza ho effettuato l 'esame delle beta la scorsa settimana e il risultato e' di 168696. A distanza di sei giorni il nuovo prelievo ha dato come risultato 176535. Mi preoccupa questa crescita alquanto bassina. Cosa ne pensa? Inoltre dall'esame delle urine si evidenziano eritrociti 133 (parametri 0-15) e batteri 1557 (parametri 0-500) cosa significa? E' preoccupante? Grazie mille. Veronica
[#1]
Non sempre le beta-hcg crescono in maniera costante per cui un solo dato isolato non dice nulla ma vanno monitorate e associate al dato ecografico . Inoltre le consiglio di eseguire un 'urinocoltura poiché sembrerebbe esservi un'infiammazione alle vie urinarie oppure una vera e propria infezione. Immagino vi siano anche leucociti.
Dr. Silvia Lovergine
[#2]
![Utente Utente](https://static.medicitalia.it/public/avatars-ready/donna.webp)
Utente
La ringrazio per la risposta. Ho effettuato l'urinocoltura con esito 'sterile'. Significa negativo? Risulta però un discreto numero di leucociti. In attesa della sua risposta ho chiesto informazioni alla ginecologa che mi segue, la quale ha detto che è tutto a posto e devo solo bere più acqua. Lei concorda?
Ho effettuato stamattina un ecografia dalla quale si vede un feto di 23 mm e il cuore che pulsa.... Davvero una grande emozione.
Vorrei approfittare della sua gentilezza e disponibilità per porle un'altra domanda. Avevo pensato, d'accordo con la mia dottoressa di effettuare l'amniocentesi, anche se lei sostiene che devo decidere io perché un rischio anche se minimo esiste. In previsione dell'amniocentesi mi consiglia di fare anche il tritest o a questo punto e' inutile?
Tra la villocentesi e l'amniocentesi quale è più rischiosa? Mi scusi per tutte queste domande ma vorrei fare la scelta giusta e la dottoressa che mi segue pur essendo brava non è molto loquace per cui mi rimane sempre qualche dubbio
Cordiali saluti
Ho effettuato stamattina un ecografia dalla quale si vede un feto di 23 mm e il cuore che pulsa.... Davvero una grande emozione.
Vorrei approfittare della sua gentilezza e disponibilità per porle un'altra domanda. Avevo pensato, d'accordo con la mia dottoressa di effettuare l'amniocentesi, anche se lei sostiene che devo decidere io perché un rischio anche se minimo esiste. In previsione dell'amniocentesi mi consiglia di fare anche il tritest o a questo punto e' inutile?
Tra la villocentesi e l'amniocentesi quale è più rischiosa? Mi scusi per tutte queste domande ma vorrei fare la scelta giusta e la dottoressa che mi segue pur essendo brava non è molto loquace per cui mi rimane sempre qualche dubbio
Cordiali saluti
[#3]
Se non c'è presenza di batteri può stare tranquilla. L'amniocentesi è sicuramente più attendibile del tritest e comunque sia L'amniocentesi che la villocentesi sono entrambe invasive e pertanto rischiose e si differenziano per l'epoca in cui si effettuano. Sono d'accordo con il suo curante poiché la scelta deve essere consapevole ed è la coppia a decidere in base a considerazioni di ordine medico e morale. Tutto dipende dalle eventuali conseguenze e decisioni che si prenderebbero qualora l'esito fosse infausto e valutare se vale la pena correre un rischio seppur minimo ma comunque non inesistente
[#4]
![Utente Utente](https://static.medicitalia.it/public/avatars-ready/donna.webp)
Utente
Gentile dott.ssa Buongiorno.
Le scrivo per dirle che fortunatamente la gravidanza prosegue nornalmente.
l'altro giorno ho scoperto che si tratta di una femminuccia e tra una settimana effettuerò l'amniocentesi.
Tuttavia ho un dubbio al quale non riesco a dare risposta riguardo il gruppo sanguigno:
Nella precedente gravidanza, terminata all'ottava settimana per aborto spontaneo, tra i vari esami avevo effettuato anche quello del gruppo sanguigno, risultato essere RH 0 positivo e il test di Coombs era negativo. La ginecologa che mi segue, che è la stessa della scorsa volta, non so perché non solo non ha chiesto il gruppo sanguigno di mio marito ( al quale non ha fatto fare nessun tipo di analisi) ma non mi ha fatto effettuare neanche il test do Coombs. per cui le chiedo:
se il mio gruppo sanguigno è RH 0 positivo e quello di mio marito RH B positivo, ci può essere rischio di incompatibilità?
Come mai questa volta non mi è stato richiesto il test di Coombs come nella scorsa gravidanza? Premetto che quando effettuai il raschiamento non mi risulta essere stato fatto nessun tipo di profilassi.
Grazie infinite
Le scrivo per dirle che fortunatamente la gravidanza prosegue nornalmente.
l'altro giorno ho scoperto che si tratta di una femminuccia e tra una settimana effettuerò l'amniocentesi.
Tuttavia ho un dubbio al quale non riesco a dare risposta riguardo il gruppo sanguigno:
Nella precedente gravidanza, terminata all'ottava settimana per aborto spontaneo, tra i vari esami avevo effettuato anche quello del gruppo sanguigno, risultato essere RH 0 positivo e il test di Coombs era negativo. La ginecologa che mi segue, che è la stessa della scorsa volta, non so perché non solo non ha chiesto il gruppo sanguigno di mio marito ( al quale non ha fatto fare nessun tipo di analisi) ma non mi ha fatto effettuare neanche il test do Coombs. per cui le chiedo:
se il mio gruppo sanguigno è RH 0 positivo e quello di mio marito RH B positivo, ci può essere rischio di incompatibilità?
Come mai questa volta non mi è stato richiesto il test di Coombs come nella scorsa gravidanza? Premetto che quando effettuai il raschiamento non mi risulta essere stato fatto nessun tipo di profilassi.
Grazie infinite
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.6k visite dal 22/05/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.