Non ne posso più :(
Salve a tutti.sono una ragazza di 24 anni abbastanza afflitta a causa di tutti i problemi ginecologici che ho avuto e continuo ad avere.a distanza di 5,6 mesi di tranquillità,emerge sempre qualcosa.iniziò tutto 5 anni fa con una banale cistite,poi una candida,poi un escherichia coli,poi verruche piane sui genitali esterni e quindi condilomi,poi trichomonas,poi clamydia e ora gardnerella.ogni volta valanghe di farmaci,di ansie,di soldi,pasticche che devo far assumere al partner[sempre lo stesso],ogni volta qualche mese di tranquillità e poi tutto daccapo.non so più che devo fare e la mia ginecologa ha le mani nei capelli...:( in questo momento sto assumendo fasigin,peroxen,mecloderm e intilac gel...perchè ho ripetuto i tamponi nel giro di un mese e non mi passa:( non so davvero cosa fare...le mie misure ignieniche diventano sempre più da ossessiva...sto sempre attenta a tutto...non so più da cosa dipende questo mio "prendermi tutto" e ogni volta che mi diagnosticano qualcosa ci rimango sempre peggio.grazie dei consigli che vorreTe darmi.
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gentile utente,
per prevenire questo tipo di infezioni sicuramente le misure igieniche sono fondamentali, al contempo non si dovrebbe tralasciare uno screening ematochimico completo, cosa che la sua ginecologa le avrà sicuramente già consigliato.
Quello che però tengo a sottolineare con questo mio intervento è la pervasività dell'ansia che accompagna la sua richiesta di aiuto. A mio avviso è molto importante, oltre che il sintomo di cui si soffre, il modo in cui si esperisce quella patologia. Lei sta portando un carico di angoscia tale (..non ho più tranquillità..., sto diventando ossessiva...) che sicuramente non la aiuta nel processo di guarigione e che, anzi, probabilmente contribuisce a peggiorare la sintomatologia in atto.
Può essere di aiuto, in questo senso, parlarne con qualcuno (psicologo, psichiatra) che la aiuti a sopportare il carico di una malattia così recidivante e per questo così opprimente.
per prevenire questo tipo di infezioni sicuramente le misure igieniche sono fondamentali, al contempo non si dovrebbe tralasciare uno screening ematochimico completo, cosa che la sua ginecologa le avrà sicuramente già consigliato.
Quello che però tengo a sottolineare con questo mio intervento è la pervasività dell'ansia che accompagna la sua richiesta di aiuto. A mio avviso è molto importante, oltre che il sintomo di cui si soffre, il modo in cui si esperisce quella patologia. Lei sta portando un carico di angoscia tale (..non ho più tranquillità..., sto diventando ossessiva...) che sicuramente non la aiuta nel processo di guarigione e che, anzi, probabilmente contribuisce a peggiorare la sintomatologia in atto.
Può essere di aiuto, in questo senso, parlarne con qualcuno (psicologo, psichiatra) che la aiuti a sopportare il carico di una malattia così recidivante e per questo così opprimente.
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Ex utente
La ringrazio molto per la sua risposta.in effetti sono una studentessa di psicologia e sono certa che in parte io mi stia causando dei danni da sola,angosciandomi per quello che mi capita e soffrendo ogni volta che mi viene diagnosticata un'infezione.ma a livello di prevenzione,possibile che non ci sia nulla che io possa fare per evitare di beccarmi ogni volta un'infezione diversa,pur non esponendomi a fattori di rischio nè sessuali nè igienici?il mio partner è sempre lo stesso e prendo la pillola anticoncezionale da qualche anno,proprio per evitare il preservativo...in lui non vedo segni di infezione nè lamenta sintomi di nessun tipo.dunque sono predisposta,soggetta a questo tipo di infezioni,e mi devo rassegnare,oppure c'è qualcosa che posso fare,oltre un consulto psicologico e nel caso psicoterapico,a livello fisiologico,per poterle prevenire?grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.7k visite dal 09/11/2005.
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