Operazione cisti solida 8 cm (sospetto borderline) a 13+3w di gravidanza

Buonasera dott. sono una ragazza di 28 alla prima gravidanza 13+3w. Purtroppo mi hanno riscontrato una cisti solida all'ovaio destro di 8 cm (sospetto borderline e che tra l'altro è proprio dove si è impiantato il feto) e parlando con la ginecologa e con il primario mi consigliano di toglierla, anche perchè non sanno se gia l'avevo prima o si è formata con la gravidanza e non sanno bene di che cisti si tratta (sanno solo che non è liquida) in quanto solo dall'ecografia non si vede bene. Ora io mi chiedo..la mia ginecologa ha detto che rischi per il feto non ce ne sono assolutamente, mentre proprio stamattina parlando con altri medici dell'ospedale mi hanno detto che invece è rischioso per il feto, è sempre un'operazione, c'è un 50 e 50 che il feto non possa farcela, etc. il tutto sarà eseguito in laparoscopia (se necessario anche laparotomia) in anestesia generale e in più mi hanno detto che mi asporteranno anche parte dall'ovaio. Mi è stato detto che o la tolgo ora oppure dopo il parto, con il rischio che in questi rimanenti 5-6 mesi possa succedere il peggio, c'è il rischio di utero in torsione, e quindi taglio d'urgenza con annesso aborto, ma loro consigliano di farlo ora in quanto il feto è ancora piccolo e anke se dovessero toccarlo sarebbe più facile "maneggiarlo" per loro piuttosto che farlo più in la con il feto cresciuto. Io ora non so cosa fare, sono combattuta, questa gravidanza l'abbiamo cercata molto, ed è arrivata dopo 4 anni, causa mie ovaie policistiche diagnosticate dall'età di 13 anni. Lei cosa mi consiglia?E' davvero così rischioso per il feto? Oppure, se non dovessi fare nessuna operazione, c'è la possibilità che vada tutto bene? Non so se possa servire a qualcosa, ma finora l'ovaio non mi ha dato nessun tipo di problema, se non dolore minimo. La ringrazio anticipatamente e mi scuso se mi sono dilungata.
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Dr.ssa Silvia Lovergine Ginecologo 1.7k 37
Io le consiglerei di rivolgersi ad un centro dove vi sono massimi esperti di ginecologia oncologica in quanto avendo una più vasta casistica ed esperienza in merito potranno suggerirle la strategia terapeutica migliore. A cominciare da un' ecografia con flussimetria che non è altro che un' ecografia con associato il colordoppler che studia meglio le caratteristiche della massa e la sua vascolarizzazione. Infine una valutazione chirurgica oncologica appropiata per decidere se opportuno posticipare l'intervento e dare più possibilità al feto senza attendere il termine della gravidanza ma almeno raggiungere un'epoca gestionale tale che se dovesse rendersi necessario farlo nascere avrebbe ottime possibilità di sopravvivere anche se prematuro. Naturalmente in un centro che sia di terzo livello anche per l ostetricia correlato di terapia intensiva neonatale.

Dr. Silvia Lovergine

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