Ureaplasma urealyticum in gravidanza
Buongiorno, sono incinta alla settimana 20+6 della mia seconda gravidanza.
A 18+1 settimane di gestazione ho effettuato i tamponi e sono risultata positiva ad i micoplasmi, in particolar modo all'ureaplasma urealyticum con carica batterica <10.000 UCC/ml (del tutto asintomatico).
Il mio ginecologo dice che i micoplasmi possono essere preoccupanti in gravidanza e quindi, anche se avevo una carica bassa, mi ha prescritto zitromax 500mg al giorno per 5 giorni (l'antibiogramma dava sensibilità all'azitromicina) e da una decina di giorni ho finito la cura.
La prossima settimana dovrò ripetere il tampone e, se il tampone risulterà nuovamente positivo, dovrò prendere nuovamente l'antibiotico (mi ha detto che lo dovrò prendere fino a che non si negativizzerà).
Da allora assumo anche probiotici e bevo almeno due litri di acqua per migliorare la flora batterica e, di conseguenza, spero, quella vaginale.
Si può comunque trascorrere una gravidanza tranquilla con questo problema? Le cure antibiotiche, anche se non assicurano la negativizzazione dell'ureaplasma per lo meno permettono che questo non proliferi e porti gravi danni?
So di essere troppo ansiosa, ma dopo aver trascorso due mesi a letto per un distacco di oltre 5 cm ad inizio gravidanza con continue perdite di sangue (per fortuna ora risolto) speravo di poter finalmente trascorrere una gravidanza serenza.
Grazie
A 18+1 settimane di gestazione ho effettuato i tamponi e sono risultata positiva ad i micoplasmi, in particolar modo all'ureaplasma urealyticum con carica batterica <10.000 UCC/ml (del tutto asintomatico).
Il mio ginecologo dice che i micoplasmi possono essere preoccupanti in gravidanza e quindi, anche se avevo una carica bassa, mi ha prescritto zitromax 500mg al giorno per 5 giorni (l'antibiogramma dava sensibilità all'azitromicina) e da una decina di giorni ho finito la cura.
La prossima settimana dovrò ripetere il tampone e, se il tampone risulterà nuovamente positivo, dovrò prendere nuovamente l'antibiotico (mi ha detto che lo dovrò prendere fino a che non si negativizzerà).
Da allora assumo anche probiotici e bevo almeno due litri di acqua per migliorare la flora batterica e, di conseguenza, spero, quella vaginale.
Si può comunque trascorrere una gravidanza tranquilla con questo problema? Le cure antibiotiche, anche se non assicurano la negativizzazione dell'ureaplasma per lo meno permettono che questo non proliferi e porti gravi danni?
So di essere troppo ansiosa, ma dopo aver trascorso due mesi a letto per un distacco di oltre 5 cm ad inizio gravidanza con continue perdite di sangue (per fortuna ora risolto) speravo di poter finalmente trascorrere una gravidanza serenza.
Grazie
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A maggior ragione proprio perché ha trascorso momenti difficili deve curare anche questa infezione che seppur banale potrebbe portarle altri disturbi inutili ed inoltre non c'è motivo di temere che la cura sia inefficace poiché immagino che l' antibiogramma ne abbia indicato la sensibilità specifica
Dr. Silvia Lovergine
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa,
la ringrazio per la sua risposta.
Ho ritirato oggi i risultati del tampone e purtroppo la carica è aumentata ed è >10000 UFC/ml nonostante l'ureaplasma risultasse sensibile allo zitromax dall'antibiogramma.
Ora dovrò fare per una settimana un'altra cura con Eritrocina 1000 mg 2 volte al giorno.
L'aver fatto l'esame in un altro laboratorio può aver influito sul risultato?
Con cariche batteriche simili si corrono rischi di parti prematuri o rottura prematura delle membrane?
Grazie per la disponibilità
la ringrazio per la sua risposta.
Ho ritirato oggi i risultati del tampone e purtroppo la carica è aumentata ed è >10000 UFC/ml nonostante l'ureaplasma risultasse sensibile allo zitromax dall'antibiogramma.
Ora dovrò fare per una settimana un'altra cura con Eritrocina 1000 mg 2 volte al giorno.
L'aver fatto l'esame in un altro laboratorio può aver influito sul risultato?
Con cariche batteriche simili si corrono rischi di parti prematuri o rottura prematura delle membrane?
Grazie per la disponibilità
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Non penso che o risultati tra laboratori diversi possano discostarsi di tanto e non ritengo che la carica possa influire su livello di rischio. È importante comunque però eseguire la terapia per prevenire le problematiche a lei ben note durante il corso della gravidanza
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 35.1k visite dal 29/03/2014.
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