6 anni pillola yasmin
Gentilissimi, ho 24 anni e da quasi 6 anni assumo yasmin senza pause e da circa un anno non mi sottopongo a controlli ginecologici, ovviamente prossimamente provvederò a tale controllo. In questi 6 lunghissimi anni, non ci sono mai stati grandissimi problemi, ma ultimamente inizio ad avere dei dubbi, le spiego il perchè:
prima cosa da 4-5 anni, dopo aver effettuato visite, analisi e colonscopia, ho scoperto di soffrire di colite nervosa e in più di avere diverse intolleranze tra cui una delle più alte al latte, che ovviamente mi portano ad avere delle forti scariche e a non aumentare di peso.
Seconda cosa, ho anche dei dubbi dal punto di vista dei problemi che potrebbe causare l'assunzione prolungata del farmaco, tra cui la possibilità di non poter concepire figli in un futuro e la possibilità di ammalarmi di neoplasia mammaria, poichè in famiglia ci sono molti casi di neoplasie tra cui in primis mia madre, ad ottobre operata alla mammella effettuando una mastectomia e poche settimane fa isterectomia.
In conclusione vorrei sapere secondo lei l'uso prolungato della pillola anticoncezionale potrebbe aver causato questi problemi di colite e intolleranze (dato che le pillole contengono lattosio)??? E se l'uso prolungato può portare alle conseguenze sopra descritte??? Mi consiglia di continuare tranquilla o di smettere?? nel caso mi consigliasse di smettere posso farlo tranquillamente alla fine del 21° giorno senza visita ginecologica o dovrei sottopormi comunque a dei controlli???
La ringrazio per la sua disponibilità.
Distinti Saluti.
prima cosa da 4-5 anni, dopo aver effettuato visite, analisi e colonscopia, ho scoperto di soffrire di colite nervosa e in più di avere diverse intolleranze tra cui una delle più alte al latte, che ovviamente mi portano ad avere delle forti scariche e a non aumentare di peso.
Seconda cosa, ho anche dei dubbi dal punto di vista dei problemi che potrebbe causare l'assunzione prolungata del farmaco, tra cui la possibilità di non poter concepire figli in un futuro e la possibilità di ammalarmi di neoplasia mammaria, poichè in famiglia ci sono molti casi di neoplasie tra cui in primis mia madre, ad ottobre operata alla mammella effettuando una mastectomia e poche settimane fa isterectomia.
In conclusione vorrei sapere secondo lei l'uso prolungato della pillola anticoncezionale potrebbe aver causato questi problemi di colite e intolleranze (dato che le pillole contengono lattosio)??? E se l'uso prolungato può portare alle conseguenze sopra descritte??? Mi consiglia di continuare tranquilla o di smettere?? nel caso mi consigliasse di smettere posso farlo tranquillamente alla fine del 21° giorno senza visita ginecologica o dovrei sottopormi comunque a dei controlli???
La ringrazio per la sua disponibilità.
Distinti Saluti.
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1 FERTILITA' : L' 85% delle donne diventano gravide entro sei mesi dalla sospensione della pillola. Un concetto importante da introdurre riguardo all'argomento FERTILITA' e PILLOLA è quello che sono proprio le donne che vogliono una gravidanza che devono assumere la pillola.Essa infatti agisce ponendo l'ovaio in una situazione di riposo preservandolo da ovulazioni "inutili ": quando la donna lo desidera , sospende la pillola, l'ovaio riprende la sua funzione e dopo il riposo, indotto da essa, la gravidanza sarà più facile.
2. Non è stata accertata nessuna relazione tra il rischio di sviluppo di un cancro al seno e la durata dell'assunzione della pillola..E' importante sottolineare che l'uso degli estrprogestinici (pillola, anello e cerotto) aumenterebbe il rischio di cancro in quei gruppi di donne già considerate ad alto rischio : quelle cioè che hanno una displasia maggiore e quelle che hanno una familiarità positiva,
E' evidente che la donna che assume contraccettivi ormonali eseguirà controlli ed eventuali indagini complementari , secondo le necessità del caso.
Saluti
2. Non è stata accertata nessuna relazione tra il rischio di sviluppo di un cancro al seno e la durata dell'assunzione della pillola..E' importante sottolineare che l'uso degli estrprogestinici (pillola, anello e cerotto) aumenterebbe il rischio di cancro in quei gruppi di donne già considerate ad alto rischio : quelle cioè che hanno una displasia maggiore e quelle che hanno una familiarità positiva,
E' evidente che la donna che assume contraccettivi ormonali eseguirà controlli ed eventuali indagini complementari , secondo le necessità del caso.
Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 18/03/2014.
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