Asportazione granuloma regione perineale
Salve, ho 23 anni e circa un mese e mezzo fa ho subito un piccolo intervento. Mi è stato asportato un granuloma in regione perineale( praticamente sotto le labbra sulla sinistra distante almeno tre centimetri dall'ano e due dalla vagina) formatosi a causa di punti di vycril (interni riassorbibili) dovuti a una precedente operazione per asportare sempre un granuloma dovuto però a bulbo pilifero incistato e ascesualizzato. Quando la dottoressa mi ha tolto i punti la ferita non era guarita e così ha provveduto a "zaffare" lasciando la ferita aperta e in via di guarigione per seconda intenzione. Ora la ferita (larga più o meno un centimetro e mezzo)si è cicatrizzata ma nel punto in cui era più profonda è ancora aperta in superficie,come una semplce e piccola lesione,grande come una gocciolina d'acqua per intenderci,da cui esce una sostanza verdastra inodore,un pò di liquido esce anche se la premo con le dita ( e trovo sempre la garza che applico sporca di questa secrezione)la zona non è calda ne particolarmente arrossata e questo liquido mano mano sta diminuendo e ieri sera al suo posto ho trovato un pò di sangue. Premetto che sto applicando acqua ossigenata e del gentalyn beta e che la dottoressa che mi ha operata mi ha già detto che è normale, e che non si è riformato nulla. Ma mi e vi chiedo comunque è davvero normale che a distanza di quasi due mesi questa ferita si debba ancora chiudere? è davvero normale che trovi in continuazione questo siero verdastro anche se diminuito? di cosa si tratta? Soffro di ansia e attacchi di panico e ho davvero il terrore di un altro intervento in una zona così delicata. Accetto qualsiasi idea abbiate. Grazie mille
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Il processo di guarigione per seconda intenzione è sicuramente più lento e inoltre c'è da considerare che la zona non è sterile pertanto è presente un minimo di contaminazione Batterica che ne rallenta ulteriormente la guarigione. Stia serena e vedrà che con un altro poco di pazienza tutto terminerà nel migliore dei modi
Dr. Silvia Lovergine
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Utente
Salve,mi scuso per il ritardo ma ho avuto un pò di problemo,le spiego.
Circa una settimana fa mi sono recata dal chirurgo che mi ha operata per un controllo e ha subito constato che la ferita aveva inglobato i peli circostanti,ha così provveduto tramite l'ausilio di bisturi e cucchiaio alla pulizia della ferita eliminando i peli che si erano fistolizzati,il tutto a crudo senza anestesia e non le sto a dire il dolore. Ora a distanza di una settimana il "fossicino" che si era venuto nuovamente a creare si è chiuso ma permane un puntino di carne ancora vivo dal quale fuoriesce essudato sempre di color giallo/verde . Stamani mi sono recata all'ennesimo controllo dove mi è stato detto che la ferita è quasi chiusa e procede bene ma c'è ancora un pelo in superficie che verrà fuori,mi ha assicurato,tramite l'applicazione del gentalyn beta che utilizzo ormai tre volte al giorno da due mesi. Ora vi chiedo gentilmente,secondo voi è corretta questa procedura? Posso sperare così in una definitiva guarigione? Inoltre sempre la dottoressa mi sta curando una vaginite,a suo dire esterna,tramite l'utilizzo del pevaryl schiuma ma continuo ad avere perdite bianche e talvolta giallo-verdastre... A luglio avevo già curato una vaginite con ovuli e lavande interne,pensavo di eseguire un tampone vaginale,potrebbe essere utile? La ringrazio di cuore
Circa una settimana fa mi sono recata dal chirurgo che mi ha operata per un controllo e ha subito constato che la ferita aveva inglobato i peli circostanti,ha così provveduto tramite l'ausilio di bisturi e cucchiaio alla pulizia della ferita eliminando i peli che si erano fistolizzati,il tutto a crudo senza anestesia e non le sto a dire il dolore. Ora a distanza di una settimana il "fossicino" che si era venuto nuovamente a creare si è chiuso ma permane un puntino di carne ancora vivo dal quale fuoriesce essudato sempre di color giallo/verde . Stamani mi sono recata all'ennesimo controllo dove mi è stato detto che la ferita è quasi chiusa e procede bene ma c'è ancora un pelo in superficie che verrà fuori,mi ha assicurato,tramite l'applicazione del gentalyn beta che utilizzo ormai tre volte al giorno da due mesi. Ora vi chiedo gentilmente,secondo voi è corretta questa procedura? Posso sperare così in una definitiva guarigione? Inoltre sempre la dottoressa mi sta curando una vaginite,a suo dire esterna,tramite l'utilizzo del pevaryl schiuma ma continuo ad avere perdite bianche e talvolta giallo-verdastre... A luglio avevo già curato una vaginite con ovuli e lavande interne,pensavo di eseguire un tampone vaginale,potrebbe essere utile? La ringrazio di cuore
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La procedura è corretta ci vuole solo pazienza perché la guarigione in quella zona è un processo più lento in quanto è umida e non sterile. Ripetere subito i tamponi non è opportuno dopo tutta la terapia che ha fatto aspetterei di terminare le cure e poi attendere almeno 10 -15 giorni eventualmente
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Utente
Mi stupisce davvero in positivo la prontezza che ha nel rispondere in maniera così accurata e la ringrazio nuovamente. Torno ora dal medico curante e sono alquanto perplessa e preoccupata in quanto mi ha detto che secondo lui si tratta di una ciste pilonidale creatasi però in quella zona,mi ha consigliato di aspettare altri quindici giorni per vedere se si risolve (secondo lui guarirà da sola al 90%) diversamente mi ha parlato di un terzo intervento,approfitto della sua disponibilità e professionalità per chiederle è plausibile questa nuova teoria? E se così fosse non si è chiusa in quattro mesi può davvero cicatrizzare in due settimane e questo pelo venir fuori da solo?
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Mi dispiace non poterle dare una risposta più corretta e precisa in quanto purtroppo non l ho visitata e non posso sbilanciarsi ritengo però a questo punto ormai di attendere fiduciosa e se sarà necessario poiché non guarirà per seconda intenzione reintervenire chirurgicamente. Immagino si senta demiralizzata e stanca ma tenga duro ancora un poco e vedrà che tutto si risolverà
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 10.4k visite dal 12/03/2014.
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