Endometriosi e disturbi rettali
Egregi Dottori,
da alcuni mesi ho disturbi in zona ano-rettale (sensazione di incompleto svuotamento, sensazione di corpo estraneo/peso al retto, difficoltà di evacuazione, ecc.).
Mi sono sottoposta ad una prima visita proctologica, durante la quale mi è stato diagnosticato un prolasso della mucosa rettale e mi è stato proposto un intervento chirurgico a risoluzione.
Ho voluto poi consultare un altro proctologo il quale, dopo la visita, ha rilevato una piccola emorroide, ma mi ha detto di non vedere il prolasso diagnosticato dal collega.
Da questo ultimo mese, però, mi sembra di notare che i disturbi si presentino con una certa regolarità: iniziano o peggiorano circa una settimana prima del ciclo e se ne vanno al termine del ciclo stesso.
Ho qualche fastidio anche nei giorni dell'ovulazione.
E' possibile che sintomi di questo genere possano dipendere dall'endometriosi?
Ho una ciste all'ovaio sinistro di 3.7 cm e, per ora, non conosco altre localizzazioni in quanto non ho ancora eseguito alcuna laparoscopia.
Per l'endometriosi al momento non sto effettuando alcuna cura perché sono in fase di osservazione, con controllo periodico dal ginecologo, visto che la ciste pare, al momento, stabile.
Grazie mille.
da alcuni mesi ho disturbi in zona ano-rettale (sensazione di incompleto svuotamento, sensazione di corpo estraneo/peso al retto, difficoltà di evacuazione, ecc.).
Mi sono sottoposta ad una prima visita proctologica, durante la quale mi è stato diagnosticato un prolasso della mucosa rettale e mi è stato proposto un intervento chirurgico a risoluzione.
Ho voluto poi consultare un altro proctologo il quale, dopo la visita, ha rilevato una piccola emorroide, ma mi ha detto di non vedere il prolasso diagnosticato dal collega.
Da questo ultimo mese, però, mi sembra di notare che i disturbi si presentino con una certa regolarità: iniziano o peggiorano circa una settimana prima del ciclo e se ne vanno al termine del ciclo stesso.
Ho qualche fastidio anche nei giorni dell'ovulazione.
E' possibile che sintomi di questo genere possano dipendere dall'endometriosi?
Ho una ciste all'ovaio sinistro di 3.7 cm e, per ora, non conosco altre localizzazioni in quanto non ho ancora eseguito alcuna laparoscopia.
Per l'endometriosi al momento non sto effettuando alcuna cura perché sono in fase di osservazione, con controllo periodico dal ginecologo, visto che la ciste pare, al momento, stabile.
Grazie mille.
[#1]
CARA SIGNORA,
I DISTURBI NELLA DEFECAZIONE POSSONO ESSERE CONSEGUENZA DI FOCOLAI ENDOMETRISICI DEL SETTO RETTO-VAGINALE. LE CONSIGLIO DI SOTTOPORSI AD UNA LAPAROSCOPIA ESPLORATIVA PER LA VALUTAZIONE DEL CASO.
CORDIALI SALUTI
I DISTURBI NELLA DEFECAZIONE POSSONO ESSERE CONSEGUENZA DI FOCOLAI ENDOMETRISICI DEL SETTO RETTO-VAGINALE. LE CONSIGLIO DI SOTTOPORSI AD UNA LAPAROSCOPIA ESPLORATIVA PER LA VALUTAZIONE DEL CASO.
CORDIALI SALUTI
Cordiali saluti
Dott.ssa Monica Calcagni
[#2]
La diagnosi differenziale fra le patologie proctologiche e l’endometriosi intestinale può essere difficile. Sinceramente sulla base dei sintomi da lei descritti non le saprei dire di cosa si possa trattare.
Le consiglio in primo luogo una visita ginecologica da un collega della sua zona abituato a gestire casi di dolore pelvico. Se alla visita non si apprezza un nodulo del setto retto-vaginale, è improbabile che ci sia un nodulo intestinale tale da causarle questi sintomi. Tuttavia è fondamentale che la visita sia fatta da un collega che si occupa di endometriosi.
Le indagini radiologiche possono essere di aiuto. Può essere utile uno di questi 3 esami (diversi centri usano per abitudine diversi esami con buoni risultati):
- risonanza magnetica combinata con ecografia transrettale
- clisma TC dell’intestino
- clisma opaco (ma il radiologo deve essere abituato a vedere casi di endometriosi intestinale).
Nella mia esperienza è importante fare una diagnosi dell’endometriosi intestinale prima dell’intervento chirurgico per poter discutere con la paziente l’intervento. La rimozione dei noduli intestinali può essere eseguita con diverse tecniche, ma in presenza di noduli di grosse dimensioni ci possono essere complicanze legate all’intervento di cui la paziente deve essere informata prima di andare in sala.
Le consiglio in primo luogo una visita ginecologica da un collega della sua zona abituato a gestire casi di dolore pelvico. Se alla visita non si apprezza un nodulo del setto retto-vaginale, è improbabile che ci sia un nodulo intestinale tale da causarle questi sintomi. Tuttavia è fondamentale che la visita sia fatta da un collega che si occupa di endometriosi.
Le indagini radiologiche possono essere di aiuto. Può essere utile uno di questi 3 esami (diversi centri usano per abitudine diversi esami con buoni risultati):
- risonanza magnetica combinata con ecografia transrettale
- clisma TC dell’intestino
- clisma opaco (ma il radiologo deve essere abituato a vedere casi di endometriosi intestinale).
Nella mia esperienza è importante fare una diagnosi dell’endometriosi intestinale prima dell’intervento chirurgico per poter discutere con la paziente l’intervento. La rimozione dei noduli intestinali può essere eseguita con diverse tecniche, ma in presenza di noduli di grosse dimensioni ci possono essere complicanze legate all’intervento di cui la paziente deve essere informata prima di andare in sala.
Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
www.piazzadellavittoria14.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 28.5k visite dal 03/11/2005.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Endometriosi
L'endometriosi consiste nella presenza di tessuto simile all'endometrio fuori dalla sua posizione anatomica, provocando forte dolore pelvico: sintomi e cure possibili.