Utero fibromatoso in menopausa
Buonasera, ho 54 anni e sono in menopausa da circa due anni. In passato ho subito, a distanza di 11 anni, due interventi per asportazione di miomi uterini. Il referto di una ecografia all'addome completo effettuata il 19/12/2013 a scopo preventivo riporta, relativamente all'utero, quanto segue: "... Utero mediano, normoflesso, di volume ai limiti superiori (DCF cm.9) ad ecostruttura disomogenea per fibromatosi con miomi diffusi ed uno più grande nel fondo di circa 4 cm. Non alterazioni dell'endometrio e degli annessi. Aorta di calibro regolare a pareti regolari."
Dopo circa 1 mese da questo esame ho effettuato una visita specialistica, la ginecologa ha effettuato, in quell'occasione, una nuova ecografia pelvica ed ha confermato quanto descritto in precedenza, purtroppo non ho avuto il referto di questa seconda ecografia, quindi non posso essere più precisa. Su consiglio della dottoressa ho effettuato, dopo qualche giorno, una ecografia transvaginale che riporta quanto segue: "Utero mediano, normoversoflesso, di volume aumentato (DCF mm 87; DAP mm 54; DL mm 96) ad ecostruttura alterata per la presenza di numerose aree nodulari disomogenee, iper o ipoecogene, di diametro dai 2 ai 5 cm riferibili in prima ipotesi a miomi sia sottosierosi che sottomucosi o intramurali in numero di almeno otto. Gli echi endometriali, per quanto riconoscibili, sembrano regolari ma la presenza delle numerose formazioni rende difficile la discriminazione di alcune eventuali ad origine endometriale. Annessi non valutabili. Modesto varicocele bilaterale. Cisti di Naboth paracervicali".
Chiedo, cortesemente, un parere riguardo l'opportunità o meno, di sottopormi ad isterectomia. Il mio dubbio nasce dal fatto che, fermo restando così la situazione, non mi pare che ci sia la possibilità di controllare lo stato dell'endometrio e delle ovaie. Se fosse necessario l'intervento sarebbe possibile, viste le dimensioni dell'utero, pensare ad un'isterectomia vaginale?
Ringrazio moltissimo per la disponibilità e per l'attenzione.
Cordiali saluti
Dopo circa 1 mese da questo esame ho effettuato una visita specialistica, la ginecologa ha effettuato, in quell'occasione, una nuova ecografia pelvica ed ha confermato quanto descritto in precedenza, purtroppo non ho avuto il referto di questa seconda ecografia, quindi non posso essere più precisa. Su consiglio della dottoressa ho effettuato, dopo qualche giorno, una ecografia transvaginale che riporta quanto segue: "Utero mediano, normoversoflesso, di volume aumentato (DCF mm 87; DAP mm 54; DL mm 96) ad ecostruttura alterata per la presenza di numerose aree nodulari disomogenee, iper o ipoecogene, di diametro dai 2 ai 5 cm riferibili in prima ipotesi a miomi sia sottosierosi che sottomucosi o intramurali in numero di almeno otto. Gli echi endometriali, per quanto riconoscibili, sembrano regolari ma la presenza delle numerose formazioni rende difficile la discriminazione di alcune eventuali ad origine endometriale. Annessi non valutabili. Modesto varicocele bilaterale. Cisti di Naboth paracervicali".
Chiedo, cortesemente, un parere riguardo l'opportunità o meno, di sottopormi ad isterectomia. Il mio dubbio nasce dal fatto che, fermo restando così la situazione, non mi pare che ci sia la possibilità di controllare lo stato dell'endometrio e delle ovaie. Se fosse necessario l'intervento sarebbe possibile, viste le dimensioni dell'utero, pensare ad un'isterectomia vaginale?
Ringrazio moltissimo per la disponibilità e per l'attenzione.
Cordiali saluti
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Se l'utero fibromatoso non le crea problemi legati alla compressione su altri organi viciniori e non da sanguinamenti di nessun genere , non vedo perchè debba prendere in considerazione l'Isterectomia .
Oltretutto la fibromatosi (aumento di volume dell'utero ) tende a regredire parzialmente con l'avanzare della menopausa .
SALUTI
Oltretutto la fibromatosi (aumento di volume dell'utero ) tende a regredire parzialmente con l'avanzare della menopausa .
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Buona sera, innanzi tutto La ringrazio per la risposta così celere. Cerco di spiegarmi meglio. I miei dubbi nascono dal fatto che, a parere del radiologo, se le cose restano così ed i fibromi non regrediscono o addirittura aumentano, non è possibile valutare ne' l'endometrio ne' le ovaie al fine di una quanto più precisa possibile prevenzione di carcinoma uterino o ovarico. Io mi auguro, comunque, che tra le mille negatività che accompagnano la menopausa almeno ci sia la buona notizia di una regressione della fibromatosi. A questo proposito mi chiedo fra quanto tempo è corretto ripetere i controlli ecografici. Ringrazio nuovamente il medico che, cortesemente, mi ha risposto ed anche coloro che vorranno aggiungere il proprio parere al mio quesito. Buon lavoro a tutti e saluti cordiali
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13.9k visite dal 24/02/2014.
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