Forte contrazione uterina e dolore al fianco dx con sensazione d'immobilità
ho visto che nel suo consulto precedente, in cui ha formulato una identica richiesta in un'altra area specialistica, alle domande che le ha posto un altro Collega, ha fornito altre informazioni sugli esami e sulle visite che ha già fatto.
In particolare riferisce:
"ho già fatto la visita ginecologica con annessa ecografia pelvica ed endovaginale con esiti negativi.Fermo restando che la ginecologa ha riscontrato dolente la zona pelvica. Sotto consiglio della stessa dottoressa ho fatto una R.M. lombo-sacrale, dove sono state riscontrate delle protrusioni L5-S1 con angioma cavernoso. Per ulteriore precisazione della sintomatologia da me denunciata, aggiungo che questa contrazione si è verificata anche dopo aver salito le scale di casa ( 3° piano ) di corsa."
Potrebbe cortesemente riportare le esatte parole dei referti dell'ecografia pelvica endovaginale e della R.M: che ha effettuato?
Lei riferisce di avere un varicocele pelvico e di essere stata operata alla safena arto destro: quando è stata operata?.
Su questo varicocele pelvico in particolare, può fornirci altre notizie?
E' in menopausa da due anni e il disturbo si è presentato solo da un anno.
Sta assumendo qualche farmaco attualmente?
---- Visita ginecologica: utero antiversoflesso di volume regolare a struttura disomogenea per varicocele ; piccolo fibroma di 15.2 ; AP 24.8 LL 40.7; endometrio regolare; ovaie nella norma; vagina..... segue una parola incomprensibile.
----- R.M.: protrusione circumferenziale mediana dell'anulus fibroso tra L5-S1, senza impronta sul sacco durale. Angioma cavernoso al soma di L1. Nulla da segnalare a carico dei rimanenti spazi discali esaminati. Il canale spinale appare di ampiezza regolare. Non evidenti alterazioni di segnale apprezzabili a carico del cono midollare.
----- L'intervento alla safena arto dx è stato fatto nel 2008.
----- Sul varicocele non ho altre informazione, tranne quelle del referto ginecologico come descritto sopra, però posso aggiungere che il dolore accusato nella parte dx del pube si era già manifestato prima dell'intervento di safenoctomia, e non è andato mai via, anzi, si aggrava se porto pesi (buste di spesa e quant'altro) da quel lato.
------ Attualmente assumo: Eutirox 75 (ipertiroidismo con gozzo plurinodulare), Nexium 20 e Gastrotuss ( incontinenza del cardias). Ancora Grazie per la Sua Attenzione.
mi sembra di capire che l’ecografia è stata fatta dalla sua ginecologa nel corso della visita, ma non appare segnalato uno studio più approfondito del varicocele con eco-color-doppler.
Concentrandoci solo sul disturbo del dolore pelvico legato anche ai rapporti, che noi medici chiamiamo dispareunia profonda, in genere nella maggior parte dei casi le cause sono legate o a un’endometriosi, o alla malattia infiammatoria pelvica (PID) o a un varicocele pelvico.
Le notizie che lei ora ci ha fornito sulle caratteristiche di questo dolore o fastidio che avverte non solo durante i rapporti, ma anche quando fa sforzi o porta pesi, mi porta a pensare, dopo aver escluso le altre eventuali cause, che un approfondimento ulteriore sul suo varicocele pelvico andrebbe fatto, cominciando con l’esecuzione di un approfondito eco-color-doppler trans vaginale, per valutare se è il caso di operarsi.
A questo proposito le allego i link di questi due articoli dove potrà trovare diverse informazioni sul varicocele pelvico:
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/95-varicocele-pelvico-femminile-varici-vulvari-e-insufficienza-venosa-degli-arti-inferiori.html
https://www.medicitalia.it/minforma/radiologia-interventistica/519-trattamento-mediante-scleroembolizzazione-del-varicocele-pelvico-femminile.html
Visto che in origine aveva posto questo quesito in ortopedia, probabilmente perché pensa possa esserci una correlazione con le protrusioni discali e l’angioma, provo a contattare qualche Collega ortopedico che potrà fornirle a sua volta, un parere specialistico mirato.
Ovviamente da questa postazione, non avendo un quadro completo e la possibilità di visitarla, posso solo fornirle ipotesi e informazioni generali, che vanno discusse con la ginecologa e gli altri medici che la seguono personalmente, per capire esattamente da cosa dipendono questi suoi sintomi e per fare una corretta diagnosi.
Il mio consiglio quindi è di parlarne di nuovo intanto con la sua ginecologa e poi mi farebbe piacere avere sue notizie in proposito.
Un cordiale saluto.
Le allego, sempre a scopo informativo, i link di altri tre articoli da leggere per ulteriori informazioni sulle possibili cause, esami diagnostici e cure del dolore pelvico cronico:
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/499-il-dolore-pelvico-cronico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/613-endometriosi-sintomi-diagnosi-e-possibili-terapie.html
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/576-l-endometriosi.html
Buona giornata :-)
è un vero piacere ritrovarla!
Dunque riguardo l’ecografia transvaginale con eco-colordoppler, le ricordo, oltre la lettura di tutti gli articoli che le ho segnalato nelle precedenti mie repliche con links riguardo il varicocele pelvico femminile, l’endometriosi e il dolore pelvico cronico, che spero le siano stati utili, quanto le ho già scritto in replica 3:
<<<mi sembra di capire che l’ecografia è stata fatta dalla sua ginecologa nel corso della visita, ma non appare segnalato uno studio più approfondito del varicocele con eco-color-doppler.
Concentrandoci SOLO sul disturbo del dolore pelvico legato anche ai rapporti, che noi medici chiamiamo dispareunia profonda, in genere nella maggior parte dei casi le cause sono legate o a un’endometriosi, o alla malattia infiammatoria pelvica (PID) o a un varicocele pelvico.>>>
>>> Ovviamente da questa postazione, non avendo un quadro completo e la possibilità di visitarla, posso solo fornirle ipotesi e informazioni generali, che vanno discusse con la ginecologa e gli altri medici che la seguono personalmente, per capire esattamente da cosa dipendono questi suoi sintomi e per fare una corretta diagnosi
l mio consiglio quindi è di parlarne di nuovo intanto con la sua ginecologa >>>
Ci è ritornata quindi anche dalla sua ginecologa per sentire se è il caso di approfondire meglio il discorso del varicocele con l’eco-color-doppler transvaginale e di escludere altre possibili cause riguardo il sintomo: DOLORE AI RAPPORTI ?
Sicuramente il problema delle protrusioni discali va affrontato e risolto con l’ortopedico, ma CONTEMPORANEAMENTE, io mi accerterei bene, con l’aiuto del suo ginecologo che può visitarla e vedere di persona tutti i suoi esami, di aver escluso definitivamente tutte le possibili cause di pertinenza ginecologica del dolore che prova quando ha rapporti.
Le ricordo infine di parlare con la sua ginecologa, visto che è in menopausa, anche dell’opportunità di fare qualcosa per un eventuale problema (se c’è) di secchezza vaginale legato allo stato menopausale, responsabile anch’esso di difficoltà e rapporti dolorosi (il dolore in questo caso compare all’inizio della penetrazione).
Provo a ricontattare comunque qualche Collega ortopedico che potrà aiutarla riguardo il problema della colonna vertebrale e i suoi sintomi.
Augurandole di risolvere definitivamente e quanto prima i suoi disturbi, le invio un affettuoso saluto!
La protrusione discale (non ernia) segnalata dal radiologo puo' essere responsabile di una lombalgia e, a volte, anche di una sciatalgia, se e' presente un contatto tra il margine postero-laterale del disco e la radice S1.
Ma il problema qui, mi sembra di capire, e' il dolore pelvico che nulla ha che vedere con la protrusione discale.
Per completare il quadro diagnostico e' indispensabile, pertanto, che lei esegua l'esame eco-color-doppler gia' consigliatole dalla dr.ssa De Falco.
Infine vorrei tranquillizzarla sul problema dell'angioma, che, in realta', nella grande maggioranza dei casi, e' una diagnosi accessoria che viene fatta dal radiologo in occasione di esami Rx eseguiti per altre ragioni.
Mi resta solo il dubbio sulla sua prima definizione di questo angioma che il radiologo ha definito "cavernoso" .
La definizione di "cavernoso" in radiologia in realta' non esiste, essendo codesta una attribuzione solo ed esclusivamente anatomo patologica di malformazioni vascolari cerebrali (i cosiddetti "cavernomi") o del midollo (emangiomi midollari), definizione utilizzata per traslazione impropria in radiologia.
Inoltre gli angiomi ossei, intesi come angioma vertebrale (e non emangioma midollare), da come mi sembra di intuire in quello che vorrebbe dire il radiologo, sono tipici ed esclusivi dei somi vertebrali (= il corpo vertebrale = la parte anteriore della vertebra). Solo raramente questi angiomi dell'osso si possono collegare al circolo midollare.
In poche parole nel suo caso occorre una accurata diagnosi differenziale tra le possibili diverse cause del suo dolore pelvico e per poter impostare una diagnosi corretta e' indispensabile che lei esegua un ecocolor doppler della pelvi.
Cordialmente
Dott. A. Valassina
Cara signora, sinceramente non posso dirle se questa cura da sola basterà a risolvere i suoi disturbi.
Posso solo dirle che qualora la situazione non dovesse risolversi solo con la terapia farmacologica, nei casi in cui c'è una sintomatologia di questo tipo e il riscontro di un varicocele, dopo aver escluso definitivamente altre possibili cause, si dovrebbe approfondire ulteriormente la diagnosi con un angio RM pelvica ed eventualmente consulterei anche un chirurgo vascolare per valutare se c'è necessità di effettuare un intervento.
In caso di varicocele pelvico, qualora fosse necessario operare, oggi oltre agli interventi classici effettuati per via laparoscopica, c'è la possibilità di effettuare un tipo di intervento mini-invasivo, la scleroembolizzazione, che viene effettuata in genere in collaborazione con radiologi esperti in questo tipo di tecnica.
Le avevo già segnalato nella mia replica 3, due articoli a questo proposito per ulteriori informazioni, li legga, clicchi sui due link qui sotto
https://www.medicitalia.it/minforma/chirurgia-vascolare-e-angiologia/95-varicocele-pelvico-femminile-varici-vulvari-e-insufficienza-venosa-degli-arti-inferiori.html
https://www.medicitalia.it/minforma/radiologia-interventistica/519-trattamento-mediante-scleroembolizzazione-del-varicocele-pelvico-femminile.html
Buona Pasqua!
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