Menopausa tos si o no?
Gentili Medici, sono una donna di 48 anni, in menopausa da quasi due. non ho mai partorito, né mai concepito. Ho goduto sempre di discreta salute, l’unico problema degno di nota è stato una forma di cefalea a grappolo molto dolorosa dai miei 16 ai 32 anni: Poi il problema è scomparso da solo. il valore PTH, è a volte leggermente più elevato della norma. Più di recente ho sviluppato una “tiroidite cronica linfocitaria eutiroidea” con valori variabili ma elevati di ANTI TPO, anche 180 su 0-30.
Dopo che il ciclo è scomparso a maggio 2012, è cominciato tutto il “repertorio” dei problemi di menopausa: irritabilità, vampate, tachicardia notturna, secchezza vaginale e cutanea, sonno irregolare. Ho fatto fatica ad accettare psicologicamente il fatto in sé di andare in menopausa ,non ho comportamenti a rischio (non fumo, no pillola, no alcol, vita piuttosto regolata). mia madre e le mie sorelle sono entrate in menopausa a oltre 50 anni .Mi sono recata da una ginecologa per chiedere se fosse il caso di avviare una terapia sostitutiva ormonale non solo e non tanto per i problemi accessori( tachicardia, vampate, secchezza, ecc.) ma per rallentare l’invecchiamento delle ossa , la stanchezza, a volte confusione mentale e la “decadenza” generale. Essendo buoni i valori della mammografia e normale lo stato dei miei organi (utero e annessi) mi ha prescritto il LIVIAL 2,5, che ho preso per 20 giorni. Al 20 giorno, ho avuto un accenno di crisi dell’antica cefalea. Nel dubbio che fosse o no una coincidenza, ho smesso immediatamente il Livial, e ho deviato verso dei blandi integratori consigliata dal mio medico di base (SOYMEN, ESTROMINERAL SERENA), che assumo tutt’ora . comunque quell’inizio di mal di testa in quella forma non è più tornato. Anche le vampate e le tachicardie sono meno frequenti ora.
ho cominciato da mesi ad accusare dolori alla zona lombare e dorsale della colonna vertebrale, e per completare gli accertamenti, ho fatto anche la DEXA: Scansione lombare: classificazione CHI: Osteoporosi rischio frattura ALTO. Totale T-SCORE: -3.1. Analisi femore: classificazione CHI: Osteopenia rischio frattura AUMENTATO. Totale t-score: -2.4Ho fatto una Risonanza Magnetica Nucleare dorsale e cervicale: Spondilosi –ernie discali mediane che comprimono il sacco durale a C3-C4, C4-C5 e C5-C6.Regolare ampiezza del canale vertebrale in esame e segnale del midollo spinale. ll mio endocrinologo ha valutato che per la mia situazione sia sufficiente l’assunzione di DIDROGYL 20 gocce due volte a settimana. Ha escluso per il momento altri farmaci. Di seguito espongo i valori degli ultimi esami ormonali (gennaio 2013): TSH: 1,60 – VIT.D3 :27 – LH: 35 – FSH : 89 – PROGESTERONE :0,2 – 17 BETA ESTRADIOLO : 5,00 – DHEA-S : 70 – TESTOSTERONE: 0,1 – TESTOSTERONE LIBERO :0,08. Mammografia-ecografia mammaria , pap test ed eco pelvica , ri-effettuati a fine 2012 : tutti nei limiti della norma.
per sostenere le ossa e il calo di energia fisica e mentale sarebbe opportuna la TOS, accettando i fattori di rischio connessi (aggiungo che mia madre ha avuto tre ictus cerebrali, il primo a 59 anni; comunque la mia pressione arteriosa è regolare, così come è normale un recentissimo ECG) oppure mi conviene rinunciare ad essa, e tenermi la serie di problemi di cui sopra, TRA CUI IL RISCHIO FRATTURE? Ed è davvero sufficiente per i miei problemi di ossa il solo Didrogyl con quel dosaggio? Per quanto tempo ancora potrei prendere quegli integratori a base di soia? Ringrazio quanti mi vorranno rispondere.
Dopo che il ciclo è scomparso a maggio 2012, è cominciato tutto il “repertorio” dei problemi di menopausa: irritabilità, vampate, tachicardia notturna, secchezza vaginale e cutanea, sonno irregolare. Ho fatto fatica ad accettare psicologicamente il fatto in sé di andare in menopausa ,non ho comportamenti a rischio (non fumo, no pillola, no alcol, vita piuttosto regolata). mia madre e le mie sorelle sono entrate in menopausa a oltre 50 anni .Mi sono recata da una ginecologa per chiedere se fosse il caso di avviare una terapia sostitutiva ormonale non solo e non tanto per i problemi accessori( tachicardia, vampate, secchezza, ecc.) ma per rallentare l’invecchiamento delle ossa , la stanchezza, a volte confusione mentale e la “decadenza” generale. Essendo buoni i valori della mammografia e normale lo stato dei miei organi (utero e annessi) mi ha prescritto il LIVIAL 2,5, che ho preso per 20 giorni. Al 20 giorno, ho avuto un accenno di crisi dell’antica cefalea. Nel dubbio che fosse o no una coincidenza, ho smesso immediatamente il Livial, e ho deviato verso dei blandi integratori consigliata dal mio medico di base (SOYMEN, ESTROMINERAL SERENA), che assumo tutt’ora . comunque quell’inizio di mal di testa in quella forma non è più tornato. Anche le vampate e le tachicardie sono meno frequenti ora.
ho cominciato da mesi ad accusare dolori alla zona lombare e dorsale della colonna vertebrale, e per completare gli accertamenti, ho fatto anche la DEXA: Scansione lombare: classificazione CHI: Osteoporosi rischio frattura ALTO. Totale T-SCORE: -3.1. Analisi femore: classificazione CHI: Osteopenia rischio frattura AUMENTATO. Totale t-score: -2.4Ho fatto una Risonanza Magnetica Nucleare dorsale e cervicale: Spondilosi –ernie discali mediane che comprimono il sacco durale a C3-C4, C4-C5 e C5-C6.Regolare ampiezza del canale vertebrale in esame e segnale del midollo spinale. ll mio endocrinologo ha valutato che per la mia situazione sia sufficiente l’assunzione di DIDROGYL 20 gocce due volte a settimana. Ha escluso per il momento altri farmaci. Di seguito espongo i valori degli ultimi esami ormonali (gennaio 2013): TSH: 1,60 – VIT.D3 :27 – LH: 35 – FSH : 89 – PROGESTERONE :0,2 – 17 BETA ESTRADIOLO : 5,00 – DHEA-S : 70 – TESTOSTERONE: 0,1 – TESTOSTERONE LIBERO :0,08. Mammografia-ecografia mammaria , pap test ed eco pelvica , ri-effettuati a fine 2012 : tutti nei limiti della norma.
per sostenere le ossa e il calo di energia fisica e mentale sarebbe opportuna la TOS, accettando i fattori di rischio connessi (aggiungo che mia madre ha avuto tre ictus cerebrali, il primo a 59 anni; comunque la mia pressione arteriosa è regolare, così come è normale un recentissimo ECG) oppure mi conviene rinunciare ad essa, e tenermi la serie di problemi di cui sopra, TRA CUI IL RISCHIO FRATTURE? Ed è davvero sufficiente per i miei problemi di ossa il solo Didrogyl con quel dosaggio? Per quanto tempo ancora potrei prendere quegli integratori a base di soia? Ringrazio quanti mi vorranno rispondere.
[#1]
L'anamnesi positiva familiare per fenomeni trombofilici e la presenza di cefalea (controindicazione assoluta all'uso degli estrogeni) fanno pendere la bilancia verso l'uso di prodotti senza estrogeni e similari(LIVIAL) .
Per il problema osseo mi orienterei verso il Raloxifene associandolo ad un buon integratore a base di ISOFLAVONI di soia ,che possono essere assunti per molto tempo.
Non le consiglio di accettare il rischio degli estrogeni .
Faccio presente che sono a favore della TOS , ma quando non ci sono controindicazioni.
SALUTI
Per il problema osseo mi orienterei verso il Raloxifene associandolo ad un buon integratore a base di ISOFLAVONI di soia ,che possono essere assunti per molto tempo.
Non le consiglio di accettare il rischio degli estrogeni .
Faccio presente che sono a favore della TOS , ma quando non ci sono controindicazioni.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Intanto ringrazio per la -celere-risposta.
se ho capito bene, se il Livial che è senza estrogeni è responsabile al 99 %di avermi sollecitato la cefalea, non posso prendere nessun altro farmaco?
il raloxifene potrei affiancarlo al Didrogyl oppure deve sostituirlo?
e la tiroidite ha avuto a che fare con l'insorgenza della menopausa a 45-46 anni?
se ho capito bene, se il Livial che è senza estrogeni è responsabile al 99 %di avermi sollecitato la cefalea, non posso prendere nessun altro farmaco?
il raloxifene potrei affiancarlo al Didrogyl oppure deve sostituirlo?
e la tiroidite ha avuto a che fare con l'insorgenza della menopausa a 45-46 anni?
[#4]
gentile signora, cercherei di aggiungere qualche "distinguo", ovvero:
1. Per quanto riguarda l'osteoporosi non credo possa meritare l'aggiunta della TOS all'impiego di Raloxifene e Vit D che già sta facendo.
2. I flavonoidi trovano come principale indicazione i disturbi vasomotori (vampate) e non è mai stata dimostrata una reale efficacia sulla massa ossea. Nel 2013 è stata fatta una revisione da parte di un organismo internazionale (Cochrane), con cui si rileva che tra le utilizzatrici di flavonoidi e le non utilizzatrici non ci sono differenze apprezzabili in termini di vantaggio terapeutico. Riporto il link dell'articolo. http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/14651858.CD001395.pub4/pdf/abstract
3. Ogni cosa ha un suo prezzo. Se non farà terapia sostitutiva pagherà in termini di effetti negativi da menopausa, se invece la farà, pagherà in termini di rischio terapeutico
4. Rischio tromboembolico: per il momento lei presenta unicamente un rischio anamnestico legato ad una problematica familiare. A mio avviso sarebbe opportuno approfondire con gli esami specifici che valutino il suo rischio specifico per tromboembolia. Questa ricerca serbe comunque importante, indipendentemente dal fatto che voglia sottoporsi a TOS oppure no. Una volta completata la valutazione, la sua scelta, sopportata sempre da un suo medico di fiducia, sarebbe sicuramente più ponderata. I migliori saluti, M. Piermatteo
1. Per quanto riguarda l'osteoporosi non credo possa meritare l'aggiunta della TOS all'impiego di Raloxifene e Vit D che già sta facendo.
2. I flavonoidi trovano come principale indicazione i disturbi vasomotori (vampate) e non è mai stata dimostrata una reale efficacia sulla massa ossea. Nel 2013 è stata fatta una revisione da parte di un organismo internazionale (Cochrane), con cui si rileva che tra le utilizzatrici di flavonoidi e le non utilizzatrici non ci sono differenze apprezzabili in termini di vantaggio terapeutico. Riporto il link dell'articolo. http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/14651858.CD001395.pub4/pdf/abstract
3. Ogni cosa ha un suo prezzo. Se non farà terapia sostitutiva pagherà in termini di effetti negativi da menopausa, se invece la farà, pagherà in termini di rischio terapeutico
4. Rischio tromboembolico: per il momento lei presenta unicamente un rischio anamnestico legato ad una problematica familiare. A mio avviso sarebbe opportuno approfondire con gli esami specifici che valutino il suo rischio specifico per tromboembolia. Questa ricerca serbe comunque importante, indipendentemente dal fatto che voglia sottoporsi a TOS oppure no. Una volta completata la valutazione, la sua scelta, sopportata sempre da un suo medico di fiducia, sarebbe sicuramente più ponderata. I migliori saluti, M. Piermatteo
Dr. Marco Piermatteo
Specialista in Ginecologia Ostericia - Fisiopatologia della Riproduzione - LIVORNO
[#5]
Utente
ringrazio ancora i sigg.ri Medici, entrambe le vostre valutazioni mi sono state molto utili.
farò senz'altro il supplemento di indagini auspicato dal Dott. Piermatteo.
ringrazio anche lo strumento Medicitalia che consente tale circolarità di informazioni tra medici e pazienti.
eventualmente in futuro vi chiederò ulteriori pareri.
saluti
farò senz'altro il supplemento di indagini auspicato dal Dott. Piermatteo.
ringrazio anche lo strumento Medicitalia che consente tale circolarità di informazioni tra medici e pazienti.
eventualmente in futuro vi chiederò ulteriori pareri.
saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 11.1k visite dal 14/02/2014.
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