Candida vulvo/vaginale e inguinale: nessun antimicotico?

Gentilissimi medici, ringraziando anticipatamente per la cortese attenzione ci terrei a sottoporvi un quesito. Sono una ragazza di 28 anni con problemi di obesita', policistosi ovarica fin dall' adolescenza ("sedata" con pillola Diane), lieve carenza di ferro e sospetto ipotiroidismo in fase di approfondimento. L' anno scorso ho sofferto di un ascesso in zona ghiandole di Skene il cui primo sintomo fu un insopportabile gonfiore e prurito al clitoride. Recandomi al pronto soccorso mi furono consigliati antibiotico, lavande con Euclorina e crema Sertaderm e in pochi giorni tutto si risolse, ma fui avvertita del rischio di recidive. Circa tre settimane fa, in seguito a un fortissimo periodo di stress e un lutto in famiglia iniziai ad avvertire nuovamente il prurito e gonfiore del clitoride. Purtroppo, convinta fosse lo stesso episodio dell' anno precedente, ho eseguito lavande con Euclorina e mi sono fatta prescrivere un antibiotico. Sono conscia dell' imprudenza nell' aver aggravato la situazione diagnosticatami in visita ginecologica in data 28 gennaio: candida vulvare e batteri aspecifici in vagina. La terapia prescrittami e' stata di Monuril per il principio di cistite, fermenti lattici Astarte, Mitolene latte spray e Versus pasta cutanea. La dottoressa mi e' parsa molto competente, brava e umanamente disponibile, avvertendomi che la guarigione sarebbe state lunga. Dopo quasi due settimane pero', i pruriti e i bruciori in certi momenti della giornata sono ancora molto forti (anche in zona perianale), le grandi labbra presentano ancora gonfiori, e la zona inguinale e' ancora leggermente desquamata e alterata. Ho il forte desiderio di un sollievo immediato e vi chiedo se non mi consigliereste un trattamento piu d urto per questa fase acuta, fermo restando la mia intenzione di curarmi globalmente e a partire dall intestino. Ringraziandovi infinitamente per la cortese attenzione vi porgo cordiali saluti
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.5k 1.4k
Chiaramente deve sottoporsi ad un controllo per un esame batteriologico a fresco del secreto vaginale per confermare la guarigione, in quanto il prurito ed eritema vulvo-perineale e inguinale fa presupporre una infezione micotica che va confermata .
Non potendo fare diagnosi con sicurezza, è impossibile consigliare una terapia , al massimo non trattandosi di farmaco, può nell'attesa eseguire impacchi di acido borico al 3%.
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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Utente
Utente
La ringrazio di cuore per il suo consiglio, che seguirò!
Cordiali saluti
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