Hpv o non hpv?
Salve, sono una ragazza di 22 anni. Lo scorso anno (febbraio 2007) mi è stato tolto un condiloma perianale, (confermato da esame istologico) durante un'operazione per ragade anale e sfinterotomia.
Il chirurgo che mi ha operato, mi ha consigliato di fare una visita ginecologica, per vedere se poteva esserci qualcosa anche nei genitali.
Così a marzo 2007, ho fatto il primo controllo ginecologico e pap test che non evidenziava alterazioni da HPV. Commento: NOTE DI IPERCHERATOSI – ALCUNI CHERATOCITI.
Ho ripetuto visita ed esame 6 mesi dopo, a settembre 2007. Pap test negativo per alterazioni da HPV. Flogosi lieve. Commento: IPERCHERATOSI – NUMEROSI CHERATOCITI. Consigli colposcopia (non fatta perché il mio ginecologo voleva “traccheggiare”)
Altro controllo dopo altri 6 mesi, quindi ad Aprile 2008. Il ginecologo non appena mi ha guardato esternamente ha detto qualcosa tra se e se, tipo:” e beh… si in effetti qualcosa c’è”, poi mi ha visitato e in fine mi ha detto che a questo punto sarebbe meglio fare la colposcopia. Mi avrebbe richiamato lui per dirmi quando. Mi ha fatto di nuovo il pap test e 10 giorni dopo, quando sono andata a ritirare la risposta, (di nuovo negativo per alterazioni da HPV. Flogosi lieve. Commento: NOTE DI IPERCHERATOSI – RARI CHERATOCITI. Nessun consiglio) mi ha detto che nel frattempo che aspetto di fare la colposcopia, di cominciare a prendere TRANSFACTOR 11 (da prendere 1 la mattina e 1 la sera per 3 mesi), così nel caso fosse HPV, ci avvantaggiamo.
Poi circa una decina di giorni dopo, ha detto a mia madre che era andata da lui per una visita, di dirmi di prendere ugualmente il transfactor 11 e di richiamarlo tra 1 mese (non so per dirgli cosa), perché la colposcopia me la vorrebbe evitare.
Io a questo punto non ci sto capendo più nulla…
Già non capisco come mi sia venuto un condiloma, visto che ho avuto rapporti sempre con lo stesso ragazzo da quando ho avuto il primo, e non ho mai avuto rapporti anali.
In più, ora non so se questo papilloma virus ce l’ho oppure no e soprattutto se posso trasmetterlo al mio fidanzato attuale.
Sarebbe così gentile, da darmi qualche consiglio sul da farsi?
Da quando sono stata operata, ho continuato a perdere sangue dall’ano, che si è fermato per circa un mese (pensavo finalmente di aver risolto i miei problemi di dolore e perdite abbondanti di sangue), poi sono ricominciate e non hanno più smesso e ancora oggi continuano. Al controllo post operatorio il medico mi ha detto che perdo sangue perché ho la pelle intorno all’orifizio, che appena si stende un pochino si rompe e sanguina. Perciò mi ha detto di assumere tante vitamine e di mettere localmente il cicatrene pomata. Ma non è servito a nulla. Quello che mi chiedo, è se tutte queste perdite di sangue, possono essere collegate al condiloma…
Mi scuso se ho scritto un poema, ma non so più cosa pensare e un consiglio lo gradirei davvero molto volentieri!
Ringrazio anticipatamente se vorrà aiutarmi.
Cordiali saluti!
Il chirurgo che mi ha operato, mi ha consigliato di fare una visita ginecologica, per vedere se poteva esserci qualcosa anche nei genitali.
Così a marzo 2007, ho fatto il primo controllo ginecologico e pap test che non evidenziava alterazioni da HPV. Commento: NOTE DI IPERCHERATOSI – ALCUNI CHERATOCITI.
Ho ripetuto visita ed esame 6 mesi dopo, a settembre 2007. Pap test negativo per alterazioni da HPV. Flogosi lieve. Commento: IPERCHERATOSI – NUMEROSI CHERATOCITI. Consigli colposcopia (non fatta perché il mio ginecologo voleva “traccheggiare”)
Altro controllo dopo altri 6 mesi, quindi ad Aprile 2008. Il ginecologo non appena mi ha guardato esternamente ha detto qualcosa tra se e se, tipo:” e beh… si in effetti qualcosa c’è”, poi mi ha visitato e in fine mi ha detto che a questo punto sarebbe meglio fare la colposcopia. Mi avrebbe richiamato lui per dirmi quando. Mi ha fatto di nuovo il pap test e 10 giorni dopo, quando sono andata a ritirare la risposta, (di nuovo negativo per alterazioni da HPV. Flogosi lieve. Commento: NOTE DI IPERCHERATOSI – RARI CHERATOCITI. Nessun consiglio) mi ha detto che nel frattempo che aspetto di fare la colposcopia, di cominciare a prendere TRANSFACTOR 11 (da prendere 1 la mattina e 1 la sera per 3 mesi), così nel caso fosse HPV, ci avvantaggiamo.
Poi circa una decina di giorni dopo, ha detto a mia madre che era andata da lui per una visita, di dirmi di prendere ugualmente il transfactor 11 e di richiamarlo tra 1 mese (non so per dirgli cosa), perché la colposcopia me la vorrebbe evitare.
Io a questo punto non ci sto capendo più nulla…
Già non capisco come mi sia venuto un condiloma, visto che ho avuto rapporti sempre con lo stesso ragazzo da quando ho avuto il primo, e non ho mai avuto rapporti anali.
In più, ora non so se questo papilloma virus ce l’ho oppure no e soprattutto se posso trasmetterlo al mio fidanzato attuale.
Sarebbe così gentile, da darmi qualche consiglio sul da farsi?
Da quando sono stata operata, ho continuato a perdere sangue dall’ano, che si è fermato per circa un mese (pensavo finalmente di aver risolto i miei problemi di dolore e perdite abbondanti di sangue), poi sono ricominciate e non hanno più smesso e ancora oggi continuano. Al controllo post operatorio il medico mi ha detto che perdo sangue perché ho la pelle intorno all’orifizio, che appena si stende un pochino si rompe e sanguina. Perciò mi ha detto di assumere tante vitamine e di mettere localmente il cicatrene pomata. Ma non è servito a nulla. Quello che mi chiedo, è se tutte queste perdite di sangue, possono essere collegate al condiloma…
Mi scuso se ho scritto un poema, ma non so più cosa pensare e un consiglio lo gradirei davvero molto volentieri!
Ringrazio anticipatamente se vorrà aiutarmi.
Cordiali saluti!
[#1]
Partiamo da un punto fermo: la diagnosi istologica di "condiloma" in sede anale (o perianale).
La presenza di un condiloma in quella sede deve indurre a ricercare la presenza di lesioni similari a livello dell'apparato genitale. Ciò può essere fatto con vari metodi:
a) ispezione in corso di visita ginecologica (non sempre conclusiva in tema di diagnosi certa o sospetta)
b) esecuzione di un Pap Test sul collo dell'utero (rileva l'eventuale presenza del virus a quel livello ma solo a quello)
c) Colposcopia/Vulvoscopia.
Nel Suo caso devono essere eseguite TUTTE, senza alcuna esclusione.
Sull'utilizzo, poi, di farmaci quali il Transfactor della Guna (credo), i pareri sono discordanti. C'è chi ritiene che il farmaco abbia davvero capacità incrementanti le difese immunitarie, chi, invece, crede che non servi assolutamente a nulla.
Come sempre, però, ogni valutazione in senso terapeutico deve tener conto della diagnosi iniziale.
Le consiglierei, quindi TUTTE le opzioni cui si faceva sopra riferimento per conoscere davvero se e a quale livello Lei abbia una infezione da parte del virus HPV, prima di intraprendere una qualsivoglia strada sul piano terapeutico.
Cordialmente.
La presenza di un condiloma in quella sede deve indurre a ricercare la presenza di lesioni similari a livello dell'apparato genitale. Ciò può essere fatto con vari metodi:
a) ispezione in corso di visita ginecologica (non sempre conclusiva in tema di diagnosi certa o sospetta)
b) esecuzione di un Pap Test sul collo dell'utero (rileva l'eventuale presenza del virus a quel livello ma solo a quello)
c) Colposcopia/Vulvoscopia.
Nel Suo caso devono essere eseguite TUTTE, senza alcuna esclusione.
Sull'utilizzo, poi, di farmaci quali il Transfactor della Guna (credo), i pareri sono discordanti. C'è chi ritiene che il farmaco abbia davvero capacità incrementanti le difese immunitarie, chi, invece, crede che non servi assolutamente a nulla.
Come sempre, però, ogni valutazione in senso terapeutico deve tener conto della diagnosi iniziale.
Le consiglierei, quindi TUTTE le opzioni cui si faceva sopra riferimento per conoscere davvero se e a quale livello Lei abbia una infezione da parte del virus HPV, prima di intraprendere una qualsivoglia strada sul piano terapeutico.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
Innanzi tutto la ringrazio per avermi risposto.
Quindi... Visto che la visita ginecologica l'ho fatta più volte, ma il medico non mi ha detto nulla di preciso, apparte quel "beh… si in effetti qualcosa sembra esserci” - detto tra se e se -, e ho fatto più volte anche il pap test che non riporta nulla in riferimento all'hpv (a quanto ho capito), non mi rimane che fare la colposcopia.
Tra pochi giorni dovrò chiamarlo (il ginecologo) perchè il primo mese col transfactor 11 (della guna) nel frattempo, l'ho quasi terminato e sento cosa mi dirà. Se magari non mi dirà nulla di preciso, "di nuovo", credo che mi rivolgerò a qualcun'altro, perchè immagino che la colposcopia debba richiederla un ginecologo. Sbaglio? E poi vorrei che mi fosse detto qualcosa di più preciso e non solo supposizioni a mezza bocca. Anche perchè con queste supposizioni, sto spendendo 30€ ogni 10 giorni per il transfactor, e non vorrei prenderlo/acquistarlo per niente, senza contare poi il costo delle visite e dei pap test ogni volta.
Ma se una volta fatta la colposcopia, risultasse un'infezione da parte del virus HPV, lei che tipo di cura consiglierebbe?
E se invece non risultasse nulla, sarebbe sicuro che non ne sono affetta o dovrei fare altri tipi di esami? Ormai è un anno e mezzo che vado avanti con questa storia e vorrei venirne a capo.
La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità e cordialmente la saluto!
Quindi... Visto che la visita ginecologica l'ho fatta più volte, ma il medico non mi ha detto nulla di preciso, apparte quel "beh… si in effetti qualcosa sembra esserci” - detto tra se e se -, e ho fatto più volte anche il pap test che non riporta nulla in riferimento all'hpv (a quanto ho capito), non mi rimane che fare la colposcopia.
Tra pochi giorni dovrò chiamarlo (il ginecologo) perchè il primo mese col transfactor 11 (della guna) nel frattempo, l'ho quasi terminato e sento cosa mi dirà. Se magari non mi dirà nulla di preciso, "di nuovo", credo che mi rivolgerò a qualcun'altro, perchè immagino che la colposcopia debba richiederla un ginecologo. Sbaglio? E poi vorrei che mi fosse detto qualcosa di più preciso e non solo supposizioni a mezza bocca. Anche perchè con queste supposizioni, sto spendendo 30€ ogni 10 giorni per il transfactor, e non vorrei prenderlo/acquistarlo per niente, senza contare poi il costo delle visite e dei pap test ogni volta.
Ma se una volta fatta la colposcopia, risultasse un'infezione da parte del virus HPV, lei che tipo di cura consiglierebbe?
E se invece non risultasse nulla, sarebbe sicuro che non ne sono affetta o dovrei fare altri tipi di esami? Ormai è un anno e mezzo che vado avanti con questa storia e vorrei venirne a capo.
La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità e cordialmente la saluto!
[#3]
In genere la Colposcopia/Vulvoscopia è appannaggio del Ginecologo. Alcuni Ginecologi non la praticano, altri sì.
Ritorno a consigliarla.
Se neanche dopo questo esame Le si dovessero riscontrare lesioni correlate alla presenza del virus (eventualmente anche con riscontro bioptico), allora è chiaro: Lei NON ha infezione da parte di questo microorganismo.
Se, invece, dovessero comparire lesioni HPV-correlate e testate come tali anche da biopsia (eventualmente), allora la terapia sarà diversa a seconda di:
a) estensione delle lesioni
b) tipologia delle lesioni
c) presenza o meno di alterazioni cellulari (alla biopsia)
d) tipologia delle alterazioni cellulari medesime
e) sede delle lesioni
In genere si predilige la terapia fisica con Laser a CO2 o ad infrarossi o con l'Azoto liquido o col Diatermocoagulatore. Dopo la distruzione fisica delle lesioni visibili, in genere si esegue una terapia di prevenzione delle recidive sia secondaria (che interessa l'igiene del soggetto in senso lato) sia primaria, attraverso l'applicazione locale di preparati immunomodulanti che stimolano localmente le reazioni immunitarie nei confronti del virus.
Ovviamente la strategia va concordata caso per caso.
Le ho riportato alcune generalizzazioni.
Cordialmente.
Ritorno a consigliarla.
Se neanche dopo questo esame Le si dovessero riscontrare lesioni correlate alla presenza del virus (eventualmente anche con riscontro bioptico), allora è chiaro: Lei NON ha infezione da parte di questo microorganismo.
Se, invece, dovessero comparire lesioni HPV-correlate e testate come tali anche da biopsia (eventualmente), allora la terapia sarà diversa a seconda di:
a) estensione delle lesioni
b) tipologia delle lesioni
c) presenza o meno di alterazioni cellulari (alla biopsia)
d) tipologia delle alterazioni cellulari medesime
e) sede delle lesioni
In genere si predilige la terapia fisica con Laser a CO2 o ad infrarossi o con l'Azoto liquido o col Diatermocoagulatore. Dopo la distruzione fisica delle lesioni visibili, in genere si esegue una terapia di prevenzione delle recidive sia secondaria (che interessa l'igiene del soggetto in senso lato) sia primaria, attraverso l'applicazione locale di preparati immunomodulanti che stimolano localmente le reazioni immunitarie nei confronti del virus.
Ovviamente la strategia va concordata caso per caso.
Le ho riportato alcune generalizzazioni.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.9k visite dal 21/06/2008.
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