Rimozione cisti ovarica

Buonasera Dottori,
sono una ragazza di 28 anni e 4 giorni fa mi sono sottoposta a un intervento di rimozione di una cisti ovarica di 6 cm per via laparoscopica in un noto ospedale milanese.
mi è stato detto che l'intervento è andato bene, ma tornando a casa e leggendo il verbale vedo la frase:"si è proceduto alla rimozione della cisti con il metodo dello stripping. durante l'operazione è stata provocata la rottura della cisti con fuoriuscita di liquido trasparente lievemente mucinoso."
A parte la delusione per essermi rivolta (pagando fior di quattrini, ahimè) a uno dei massimi esperti italiani e avere la nettissima sensazione di essere invece stata operata dal medico specializzando, mi è salita una certa preoccupazione: se la cisti fosse maligna di sicuro la rottura e fuoriuscita del liquido non migliorerebbe la prognosi. Posso chiedere cosa ne pensate?

è vero che la cisti era nota da sei anni (nei quali è raddoppiata di dimensioni ma in modo molto lento) , è vero che i markers sono sempre stati negativi...ma sono molto spaventata.
inoltre: considerata la fuoriuscita del liquido ci sarà abbastanza "materiale" per l'analisi istologica?
Chiedo scusa per la mia evidente preoccupazione ma in famiglia sono presenti molti casi di cancro e ho perso mia madre sei mesi fa per un cancro all'endometrio.
Grazie infinite per le vostre risposte
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
La rottura della cisti in corso di intervento di asportazione per via laparoscopica , può accadere facilmente , per via della tensione della parete cistica oppure per la estrazione dagli strumenti utilizzati.
Per l'esame istologico è molto importante la parete cistica, trattandosi di una cisti benigna con markers negativi.
Quando si sospetta una neoformazione ovarica con markers positivi , è preferibile la via LAPAROTOMICA anzichè la via laparoscopica.
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

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