Conizzazione o no?!
Buongiorno,
in data 12/9/2013 mi sono sottoposta al normale PAP TEST biennale risultandomi una lesione di grado CIN 1 da HPV; dopodiche ad un PAP CHECK positivo al 56 (alto rischio).
Dopo aver fatto colposcopia e biopsia che hanno confermato il tutto mi hanno messo davanti a due strade: o intervenire con una piccola conizzazione o aspettare 4-6 mesi e ripetere gli esami.
Parlando con il mio colposcopista e con il mio medico di base eravamo tutti d' accordo nell' effettuare il piccolo intervento.
Quando, però, ho consultato il mio ginecologo,sono uscita molto confusa e giù di morale: vengo a sapere che con l' intervento tolgo sì la lesione ma non l' HPV che in alcuni casi va da solo e in altri può rimanere per tutta la vita..
Data la mia giovane età (20 anni) il Dottore ritiene più adatto rifare gli esami e nel caso aumentasse la lesione intervenire, secondo il suo parere è inutile togliere un pezzettino, anche se piccolo, di utero se poi in futuro potrebbe ripresentarsi e rifare quindi un altro intervento così da avere poi conseguenze in una futura gravidanza.
Ora mi ha lasciato degli ovuli che dovrebbero aiutare il mio apparato genitale a "combattere" contro il virus in attesa del prossimo PAP TEST.
Mi ritrovo veramente confusa, credevo di poter fare l' intervento così da togliere al 100% l' infezione, d' accordo con gli altri Dottori, e mi si è rivolto tutto.
Cosa è meglio fare?
Grazie per la disponibilità!
in data 12/9/2013 mi sono sottoposta al normale PAP TEST biennale risultandomi una lesione di grado CIN 1 da HPV; dopodiche ad un PAP CHECK positivo al 56 (alto rischio).
Dopo aver fatto colposcopia e biopsia che hanno confermato il tutto mi hanno messo davanti a due strade: o intervenire con una piccola conizzazione o aspettare 4-6 mesi e ripetere gli esami.
Parlando con il mio colposcopista e con il mio medico di base eravamo tutti d' accordo nell' effettuare il piccolo intervento.
Quando, però, ho consultato il mio ginecologo,sono uscita molto confusa e giù di morale: vengo a sapere che con l' intervento tolgo sì la lesione ma non l' HPV che in alcuni casi va da solo e in altri può rimanere per tutta la vita..
Data la mia giovane età (20 anni) il Dottore ritiene più adatto rifare gli esami e nel caso aumentasse la lesione intervenire, secondo il suo parere è inutile togliere un pezzettino, anche se piccolo, di utero se poi in futuro potrebbe ripresentarsi e rifare quindi un altro intervento così da avere poi conseguenze in una futura gravidanza.
Ora mi ha lasciato degli ovuli che dovrebbero aiutare il mio apparato genitale a "combattere" contro il virus in attesa del prossimo PAP TEST.
Mi ritrovo veramente confusa, credevo di poter fare l' intervento così da togliere al 100% l' infezione, d' accordo con gli altri Dottori, e mi si è rivolto tutto.
Cosa è meglio fare?
Grazie per la disponibilità!
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Secondo le linee guida della Società di Colposcopia :
Rifare il PAPtest a 6 mesi con eventuale COLPOSCOPIA , perchè ci troviamo di fronte ad una donna con un sistema immunitario adeguato , che può quindi eliminare il virus e quindi la L.Sil ( lesione intraepiteliale di basso grado = infezione da HPV) .
Alternativa è il trattamento con ANSA a radiofrequenza (non si tratta di una conizzazione ,) che elimina la zona e si fa esaminare istologicamente per un adeguato follow-up-
SALUTI
Rifare il PAPtest a 6 mesi con eventuale COLPOSCOPIA , perchè ci troviamo di fronte ad una donna con un sistema immunitario adeguato , che può quindi eliminare il virus e quindi la L.Sil ( lesione intraepiteliale di basso grado = infezione da HPV) .
Alternativa è il trattamento con ANSA a radiofrequenza (non si tratta di una conizzazione ,) che elimina la zona e si fa esaminare istologicamente per un adeguato follow-up-
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 25/11/2013.
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