Ureaplasma isterografia

Gent.mi Dottori,
vi scrivo perché avrei bisogno di un parere. Da circa un anno sto provando ad avere un figlio. A maggio 2013, durante una visita di controllo, il responso del tampone ha segnalato la presenza di ureaplasma. Da allora ho assunto: 6 gg josamicina, poi controllo e ancora positiva; 2 cicli da 3 gg di azitromicina, poi controllo e ancora positiva; 14 gg di bassado (agosto 2013) al termine del quale non ho più ripetuto il tampone. Mio marito ha seguito la cura antibiotica, abbiamo sempre avuto rapporti protetti e i suoi tamponi hanno sempre dato esito negativo. Da circa due mesi si sono manifestati disturbi più evidenti: secchezza vaginale, bruciore, dolore al basso ventre durante i rapporti e perdite di sangue durante il periodo della presunta ovulazione. Due settimane fa mi sono rivolta a un nuovo medico; durante la visita ha evidenziato la presenza di un polipo endometriale e la motilità ridotta dell'ovaia sinistra. Sta facendo ripetere i tamponi a mio marito, mentre per me ancora nulla. Ultimo mio ciclo il 12/10/2013. Ha iniziato il monitoraggio ovulatorio e sabato (15 gg), al termine dell'ultima eco, mi ha detto di provare ad avere un rapporto mirato durante la sera di lunedì e di ripetere l'eco martedì mattina assieme al test per valutare la presenza di sperma nel muco cervicale. Premetto che al 15 gg nessun follicolo superava il diametro di 13 mm. Ha inoltre espresso la necessità di procedere con una isteroscopia. A questo punto ho sollevato un dubbio: posso fare l'istero se non ho certezza di aver sconfitto ureaplasma? Mi è stato risposto di si, che tanto prima dell'istero mi viene chiesto di assumere 3 gg di azitromicina. I miei dubbi sono dunque due: è il caso di avere un rapporto mirato se non ho certezza del mio stato di salute, mettendo così a rischio di contagio anche mio marito? E' possibile eseguire un'isteroscopia con un'infezione in corso?Grazie in anticipo per la vostra cortesia e professionalità. Barbara
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Le infezioni da Micoplasmi (ureaplasma) sono malattie tipiche dell'età riproduttiva. Oltre alla trasmissione per via sessuale l'infezione sembra associarsi anche a fattori che alterano l'ecoambiente vaginale.
I sintomi che riferisce potrebbero essere la conseguenza della terapia antibiotica sull'ambiente vaginale, in cui la flora lattobacillare (fisiologica) è sostituta da microrganismi patogeni.
Quindi prima di un esame invasivo è bene chiarire questo aspetto.
(non mi è chiaro il termine "motilità ridotta dell'ovaia sinistra " in quanto le ovaie non hanno motilità propria.)
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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Utente
Utente
Gent.mo dott. Blasi,
la ringrazio innanzitutto per la solerte risposta. Avevo proprio bisogno di sentirmi dire che non posso fare l'isteroscopia se prima non ho debellato l'ureaplasma.
Per quanto attiene all'ovaio sinistro Le riporto le annotazioni del medico a seguito di ecografia intravaginale: OVAIO SN regolare per sede, ecostruttura multifollicolare, poco mobile sotto la spinta della sonda e di difficile visualizzazione.
Il destro è invece regolare per sede e con ecostruttura multifollicolare.
Oggi, 18 giorno del ciclo, effettuerò un nuovo monitoraggio per vedere se un follicolo è arrivato a maturazione, anche se ho proprio paura che il problema della mia "infertilità" possa essere legato a questo.
Cordiali saluti e buon lavoro!
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