Trichomonas non guarisce
Buonasera gentili Dottori, sono una ragazza di 24 anni e da 2 mesi mi ritrovo con un problema che mi sta veramente angosciando. Quest'estate, dopo un paio di giorni dopo un rapporto non protetto mi sono ritrovata ad avere dei fastidi intimi come un lieve bruciore nella minzione, un leggero solletichio, problemi nel tenere pantaloni stretti, a tenere le gambe chiuse o a stare seduta su superfici rigide. Preoccupata, in quanto per me cosa nuova, sono andata a fare una visita ginecologica e il medico mi ha subito diagnosticato la presenza di trichomonas vaginalis. Mi ha prescritto una cura con flagyl, 8 compresse da assumere in due giorni, l'inserimento di un ovulo vagilen ogni sera e una lavanda meclon da fare ogni mattina per 7-10 giorni. Dopo i primi due giorni di terapia mi sono sentita subito meglio, ma l'arrivo del ciclo mestruale mi ha costretta a interrompere ovuli e lavande. Durante il periodo del ciclo non ho avuto particolari fastidi, ma subito dopo la fine, nonostante abbia ripreso la cura, ho ricominciato ad avere problemi, stavolta principalmente di prurito e fastidio a star seduta su superfici rigide a lungo. Porto comunque a termine la cura, ma la situazione non cambia, così ricontatto il medico e lui mi dice di ripetere le compresse flagyl e poi di sostituire gli ovuli con degli altri, fasigin n, le pillole per 2 giorni e gli ovuli per 7. Finisco la seconda cura e il prurito svanisce, ma io inizio ad avere una fastidiosa sensazione come di "bolla d'aria" all'interno della vagina e ancora un certo fastidio a tenere le gambe chiuse camminando. Preciso che nel periodo precedente non avevo avuto problemi particolari di perdite, ma quando ho iniziato ad avvertire questa sensazione di bolla, invece ho cominciato ad avere abbondanti perdite gialline non maleodoranti. Richiamo il medico e mi consiglia di assumere dei fermenti lattici per altri 7 giorni e poi di tornare a fare una visita. Lo faccio ed effettivamente dopo qualche giorno non avverto più fastidi. Vado comunque a fare la visita, effettuo un tampone vaginale e risulta ancora la presenza di trichomonas, così il medico mi prescrive uno scatolo di pillole trimonase e l'assunzione di ovuli fasigin n per altri sette giorni. Anche stavolta vengo interrotta dal ciclo quasi subito e anche stavolta durante il periodo mestruale non avverto nulla. Finisce il ciclo e ricomincio ad avvertire la sensazione di bolla d'aria e anche stavolta porto a termine la cura assegnatami, ma niente, ho ancora questa sensazioni a cui si sono nuovamente aggiunte dopo qualche giorni delle abbondanti perdite giallastre. Purtroppo io non ho più soldi per andare a fare l'ennesima visita e sono veramente disperata. Com'è possibile che questa infezione non mi passi dopo tutte queste cure? E' possibile che le pillole dovessero essere assunte più a lungo? E, se sì, posso ripeterle o visto il breve lasso di tempo trascorso, non farebbero effetto? Tra l'altro in tutto questo periodo mi sono astenuta dai rapporti sessuali, per non rischiare. Cosa devo fare? Aiutatemi per favore... Grazie mille, Serena
[#1]
Prima di tutto è importante stabilire che si tratti di una recidiva da TRICHOMONAS VAGINALIS , con un esame a fresco del secreto vaginale (più rapido) o coltura specifica su tampone vaginale.
Poichè la trichomoniasi è di fatto una MST(malattia sessualmente trasmessa) , la terapia va estesa al partner anche se asintomatico.
Le elenco le cause che possono portare al fallimento terapeutico :
. reinfezione da parte del partner non trattato
. episodi di vomito dopo la assunzione del metronidazolo
. scarso assorbimento del farmaco
.trichomoniasi refrattaria (resistente) al metronidazolo.In questi casi si ricorre al TINIDAZOLO.
SALUTI
Poichè la trichomoniasi è di fatto una MST(malattia sessualmente trasmessa) , la terapia va estesa al partner anche se asintomatico.
Le elenco le cause che possono portare al fallimento terapeutico :
. reinfezione da parte del partner non trattato
. episodi di vomito dopo la assunzione del metronidazolo
. scarso assorbimento del farmaco
.trichomoniasi refrattaria (resistente) al metronidazolo.In questi casi si ricorre al TINIDAZOLO.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la risposta, gentile Dottore.
Essendomi astenuta dai rapporti e non avendo avuto episodi di vomito dopo l'assunzione del farmaco, da cosa può dipendere il suo scarso assorbimento?
Tra l'altro il metranidazolo mi ha provocato una fastidiosa lingua bianca e alterazione del sapore.
Essendomi astenuta dai rapporti e non avendo avuto episodi di vomito dopo l'assunzione del farmaco, da cosa può dipendere il suo scarso assorbimento?
Tra l'altro il metranidazolo mi ha provocato una fastidiosa lingua bianca e alterazione del sapore.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 15.9k visite dal 27/10/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ciclo mestruale
Cos'è il ciclo mestruale? A quale età arriva il menarca? Cosa fare se le mestruazioni sono irregolari? Tutto quello che devi sapere sulle fasi del ciclo.