Verità su frequenza rapporti in fase fertile
Salve,
io e mio marito (31 anni entrambi) vorremmo avere un figlio. Abbiamo avuto rapporti non protetti per due mesi, ma senza risultato . So benissimo che prima di parlare di problemi di sterilità devono trascorrere almeno 8-12 mesi ed infatti non siamo preoccupati né ansiosi, attendiamo con speranza e fiducia. Avrei però una curiosità da chiedere. Ho letto molto in questi mesi (mi piace sempre documentarmi, sono un tipo molto curioso) ed ho trovato pareri discordanti (dati dai medici) sulla frequenza dei rapporti da avere durante la fase fertile. Tendendo presente che io ho un ciclo regolare di 28, 29, 30 giorni (con maggiore frequenza del 29 sul 28 e sul 30), utilizzando il metodo di Ogino Knaus ho calcolato come fase fertile un arco di giorni che va dal decimo al ventesimo, considerando come giorni probabili della ovulazione il quindicesimo ed il sedicesimo. Durante questi giorni io e mio marito abbiamo avuto un rapporto al giorno nei due mesi passati (nei tre giorni precedenti al deciso ci siamo astenuti), rapporti avuti ogni giorno per il desiderio di avere un figlio e per il nostro desiderio di amarci, quindi, avuti con tale frequenza senza alcuna costrizione, anzi, con molto piacere di entrambi. Premesso che durante i giorni esclusi da questo range io e mio marito abbiamo una frequenza di rapporti variabile, in base al nostro desiderio, alla nostra stanchezza, ai nostri impegni, la domanda che vi pongo è:
che frequenza di rapporti è consigliata durante i dieci giorni fertili che ho indicato?
Ho letto, come vi ho detto prima, pareri contrastanti al riguardo. Molti medici sostengono che sarebbe bene avere rapporti a giorni alternati, uno si ed uno no. Così facendo si eviterebbe di ridurre il volume testicolare, gli spermatozoi avrebbero infatti il tempo di aumentare in numero nel giorno di astinenza. Atri invece (meno frequenti, per la verità) sostengono che un rapporto al giorno porta l’uomo ad avere nel proprio eiaculato spermatozoi sempre più giovani, vale a dire, sebbene numericamente minori, con DNA sempre meno danneggiato e quindi meglio utilizzabile durante la fecondazione. Mi pare di avere capito che tutto questo presumibilmente dipende dalla qualità dello sperma maschile (ho letto molto frequentemente queste risposte: “signora, con la qualità ottima dello sperma di suo marito, potete permettervi di avere rapporti anche ogni giorno”).
Ora mi chiedo: non conoscendo la qualità di sperma di mio marito (non ha mai fatto uno spermigramma…e spero che non ce ne sarà bisogno) è possibile che avere rapporti ogni giorno durante la fase fertile possa non essere una scelta giusta? Considerate anche il fatto che nonostante il giorno probabile della mia ovulazione sia il quindicesimo o il sedicesimo, noi cominciamo ad avere rapporti giornalieri già dal decimo giorno, quindi da ben 5 giorni precedenti. Possiamo rischiare, facendo così, di arrivare al giorno ipotetico dell'ovulazione con un seme poco fecondo, non avendo osservato nessun giorno di astinenza? Mi consigliate di applicare la tecnica di avere rapporti a giorni alterni? Ve lo chiedo perché, se fosse un atteggiamento consigliato, io e mio marito potremmo pure prendere in considerazione l’idea di applicarlo, anche se, comportandoci secondo il nostro istinto e procedendo senza calcoli troppo ferrei e forzature noi preferiremmo avere un rapporto al giorno (a volte, addirittura, anche due).
Vi chiedo un consiglio medico spassionato, che sia riferito a dati scientifici appurati e non a considerazioni psicologiche del tipo “è bene fare l’amore quando si desidera”. So che la questione psicologica influisce molto in questi casi, ma io vorrei avere un parere medico che prescinde da essa. E’ naturale che dopo avere letto le vostre risposte, saremo sempre noi a decidere cosa fare, proprio in relazione al nostro desiderio e al nostro stato d’animo. Ma avere un parere medico scevro da questioni psicologiche mi farebbe molto piacere.
Grazie…e spero che rispondere in tanti!
io e mio marito (31 anni entrambi) vorremmo avere un figlio. Abbiamo avuto rapporti non protetti per due mesi, ma senza risultato . So benissimo che prima di parlare di problemi di sterilità devono trascorrere almeno 8-12 mesi ed infatti non siamo preoccupati né ansiosi, attendiamo con speranza e fiducia. Avrei però una curiosità da chiedere. Ho letto molto in questi mesi (mi piace sempre documentarmi, sono un tipo molto curioso) ed ho trovato pareri discordanti (dati dai medici) sulla frequenza dei rapporti da avere durante la fase fertile. Tendendo presente che io ho un ciclo regolare di 28, 29, 30 giorni (con maggiore frequenza del 29 sul 28 e sul 30), utilizzando il metodo di Ogino Knaus ho calcolato come fase fertile un arco di giorni che va dal decimo al ventesimo, considerando come giorni probabili della ovulazione il quindicesimo ed il sedicesimo. Durante questi giorni io e mio marito abbiamo avuto un rapporto al giorno nei due mesi passati (nei tre giorni precedenti al deciso ci siamo astenuti), rapporti avuti ogni giorno per il desiderio di avere un figlio e per il nostro desiderio di amarci, quindi, avuti con tale frequenza senza alcuna costrizione, anzi, con molto piacere di entrambi. Premesso che durante i giorni esclusi da questo range io e mio marito abbiamo una frequenza di rapporti variabile, in base al nostro desiderio, alla nostra stanchezza, ai nostri impegni, la domanda che vi pongo è:
che frequenza di rapporti è consigliata durante i dieci giorni fertili che ho indicato?
Ho letto, come vi ho detto prima, pareri contrastanti al riguardo. Molti medici sostengono che sarebbe bene avere rapporti a giorni alternati, uno si ed uno no. Così facendo si eviterebbe di ridurre il volume testicolare, gli spermatozoi avrebbero infatti il tempo di aumentare in numero nel giorno di astinenza. Atri invece (meno frequenti, per la verità) sostengono che un rapporto al giorno porta l’uomo ad avere nel proprio eiaculato spermatozoi sempre più giovani, vale a dire, sebbene numericamente minori, con DNA sempre meno danneggiato e quindi meglio utilizzabile durante la fecondazione. Mi pare di avere capito che tutto questo presumibilmente dipende dalla qualità dello sperma maschile (ho letto molto frequentemente queste risposte: “signora, con la qualità ottima dello sperma di suo marito, potete permettervi di avere rapporti anche ogni giorno”).
Ora mi chiedo: non conoscendo la qualità di sperma di mio marito (non ha mai fatto uno spermigramma…e spero che non ce ne sarà bisogno) è possibile che avere rapporti ogni giorno durante la fase fertile possa non essere una scelta giusta? Considerate anche il fatto che nonostante il giorno probabile della mia ovulazione sia il quindicesimo o il sedicesimo, noi cominciamo ad avere rapporti giornalieri già dal decimo giorno, quindi da ben 5 giorni precedenti. Possiamo rischiare, facendo così, di arrivare al giorno ipotetico dell'ovulazione con un seme poco fecondo, non avendo osservato nessun giorno di astinenza? Mi consigliate di applicare la tecnica di avere rapporti a giorni alterni? Ve lo chiedo perché, se fosse un atteggiamento consigliato, io e mio marito potremmo pure prendere in considerazione l’idea di applicarlo, anche se, comportandoci secondo il nostro istinto e procedendo senza calcoli troppo ferrei e forzature noi preferiremmo avere un rapporto al giorno (a volte, addirittura, anche due).
Vi chiedo un consiglio medico spassionato, che sia riferito a dati scientifici appurati e non a considerazioni psicologiche del tipo “è bene fare l’amore quando si desidera”. So che la questione psicologica influisce molto in questi casi, ma io vorrei avere un parere medico che prescinde da essa. E’ naturale che dopo avere letto le vostre risposte, saremo sempre noi a decidere cosa fare, proprio in relazione al nostro desiderio e al nostro stato d’animo. Ma avere un parere medico scevro da questioni psicologiche mi farebbe molto piacere.
Grazie…e spero che rispondere in tanti!
[#1]
Gentile utente, il mio consiglio spassionato è forse quello di alternare i giorni. Rimane il fatto che sono solo due mesi che tenta, e ha già scritto un "libro". Quindi, le confermo i pareri assolutamente discordi,che sono frutto spesso dell'esperienza personale; che in verità, quando si esegue uno spermiogramma, si richiede un'astinenza, che va dai 3 ai 5 giorni,e quindi quello rimane il tempo necessario al ripristino delle condizioni ottimali. Certo che tutto si risolverà al meglio, le faccio tanti auguri e buona domenica
Dr. Maurizio Di Felice
[#2]
Ma..... quando una coppia è fertile non necessita di tecniche particolari e quando non lo non lo diventa di certo riccorrendo a piccoli trucchi o rimedi (e qui chi più ne ha più ne metta)
Tenga solo presente che lo spermatozo sopravvive nelle tube, dove trova un ambiente molto simile a quello naturale, dai 3 ai 5 giorni e forse più. Questo per dirle che molte volte è sufficente anche un solo rapporto a distanza variabile dalla presunta ovulazione.
A maggior ragione almeno teoricamente le possibilità di fecondazione aumentano se lei ha un maggior numero di rapporti nel periodo fecondo
Due mesi, come da lei riconosciuto sono pochi per parlare di problemi di fertilità
Viva la sua sessualità come si sente
Tenga solo presente che lo spermatozo sopravvive nelle tube, dove trova un ambiente molto simile a quello naturale, dai 3 ai 5 giorni e forse più. Questo per dirle che molte volte è sufficente anche un solo rapporto a distanza variabile dalla presunta ovulazione.
A maggior ragione almeno teoricamente le possibilità di fecondazione aumentano se lei ha un maggior numero di rapporti nel periodo fecondo
Due mesi, come da lei riconosciuto sono pochi per parlare di problemi di fertilità
Viva la sua sessualità come si sente
Dr. Cesare Gentili
www.cesaregentili.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 24.6k visite dal 15/06/2008.
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