Polipo endometriale
Buongiorno, sono di nuovo a disturbarla per questo motivo. Dopo l''intervento di ottobre relativo all''isteroscopia e asportazione di un polipo dell''utero, a gennaio 2013 ho iniziato una terapia con Livial 2,5 mg, per sopravvivere alle vampate che effettivamente non mi lasciavano più vivere, sia per la loro intensità sia per il loro numero giornaliero e notturno.
Quindici giorni fa ho fatto una ecografia di controllo, che ha evidenziato ispessimento dell''endometrio di 12 cm e presenza di ulteriore polipo che mi verrà asportato con isteroscopia lunedi 14 ottobre.
La mia domanda è se il mio tessuto può essere la causa della produzione di questi polipi e se può aver influito la terapia con Livial 2,5.
In caso affermativo può suggerire una valida terapia alternativa, considerando che i prodotti naturali li ho provati praticamente tutti......Non vorrei ripiombare nelle vampate, già che ho vissuto questi mesi in serenità, come se fossi uscita da un incubo.
Buon lavoro e grazie per la sua cortesia
Quindici giorni fa ho fatto una ecografia di controllo, che ha evidenziato ispessimento dell''endometrio di 12 cm e presenza di ulteriore polipo che mi verrà asportato con isteroscopia lunedi 14 ottobre.
La mia domanda è se il mio tessuto può essere la causa della produzione di questi polipi e se può aver influito la terapia con Livial 2,5.
In caso affermativo può suggerire una valida terapia alternativa, considerando che i prodotti naturali li ho provati praticamente tutti......Non vorrei ripiombare nelle vampate, già che ho vissuto questi mesi in serenità, come se fossi uscita da un incubo.
Buon lavoro e grazie per la sua cortesia
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Cara signora,
la terapia ormonale da lei assunta può dare problemi di stimolazione endometriale.
Per quanto riguarda le terapie per le vampate alternative a quella ormonale, che comunque resta quella più efficace nei casi in cui la sintomatologia è particolarmente intensa, ce ne sono di vario tipo.
Si va dall’uso di fitoestrogeni (per esempio isoflavoni di soia, cimicifuga racemosa,trifoglio rosso), che credo che siano quelli che lei ha già assunto e che non le hanno dato risultati, a terapie farmacologiche con inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) come la paroxetina a basse dosi recentemente approvata dall’FDA per il trattamento delle vampate:
https://www.medicitalia.it/news/ginecologia-e-ostetricia/3691-vampate-in-menopausa-un-trattamento-non-ormonale-recentemente-approvato-dall-fda.html
la fluoxetina, il citalopram,la venlafaxina.
Altri farmaci impiegati ad esempio, sono gabapentina, pregabalin, clonidina, metildopa, veralipride.
Tutte queste terapie hanno possibili effetti collaterali e controindicazioni che vanno valutate attentamente dal ginecologo curante, tenendo presente anche che l’efficacia è molto variabile da soggetto a soggetto.
I tipi di terapia non farmacologica sono l’agopuntura, le tecniche di rilassamento, recentemente è stato studiato anche l’effetto dell’ipnosi:
https://www.medicitalia.it/news/ginecologia-e-ostetricia/3731-ipnosi-per-sesso-e-vampate-in-menopausa-una-nuova-opzione-terapeutica.html
Non dimentichi che in associazione a tutti i tipi di terapia, sono molto importanti anche lo stile di vita e l’alimentazione.
L’eliminazione del fumo, evitare cibi piccanti, pietanze calde, bevande che contengono caffeina, sono alcuni esempi, ma le allego anche questo link in cui trova una raccolta di vari miei articoli con suggerimenti su come attenuare e ridurre le vampate che potrebbero esserle utili:
http://menopausaserena.altervista.org/vampatemenopausa.html
Un caro saluto
la terapia ormonale da lei assunta può dare problemi di stimolazione endometriale.
Per quanto riguarda le terapie per le vampate alternative a quella ormonale, che comunque resta quella più efficace nei casi in cui la sintomatologia è particolarmente intensa, ce ne sono di vario tipo.
Si va dall’uso di fitoestrogeni (per esempio isoflavoni di soia, cimicifuga racemosa,trifoglio rosso), che credo che siano quelli che lei ha già assunto e che non le hanno dato risultati, a terapie farmacologiche con inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI) come la paroxetina a basse dosi recentemente approvata dall’FDA per il trattamento delle vampate:
https://www.medicitalia.it/news/ginecologia-e-ostetricia/3691-vampate-in-menopausa-un-trattamento-non-ormonale-recentemente-approvato-dall-fda.html
la fluoxetina, il citalopram,la venlafaxina.
Altri farmaci impiegati ad esempio, sono gabapentina, pregabalin, clonidina, metildopa, veralipride.
Tutte queste terapie hanno possibili effetti collaterali e controindicazioni che vanno valutate attentamente dal ginecologo curante, tenendo presente anche che l’efficacia è molto variabile da soggetto a soggetto.
I tipi di terapia non farmacologica sono l’agopuntura, le tecniche di rilassamento, recentemente è stato studiato anche l’effetto dell’ipnosi:
https://www.medicitalia.it/news/ginecologia-e-ostetricia/3731-ipnosi-per-sesso-e-vampate-in-menopausa-una-nuova-opzione-terapeutica.html
Non dimentichi che in associazione a tutti i tipi di terapia, sono molto importanti anche lo stile di vita e l’alimentazione.
L’eliminazione del fumo, evitare cibi piccanti, pietanze calde, bevande che contengono caffeina, sono alcuni esempi, ma le allego anche questo link in cui trova una raccolta di vari miei articoli con suggerimenti su come attenuare e ridurre le vampate che potrebbero esserle utili:
http://menopausaserena.altervista.org/vampatemenopausa.html
Un caro saluto
Dott.ssa Vincenza De Falco, Ginecologa, Roma
www.menopausaserena.org
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 12.6k visite dal 09/10/2013.
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