La certezza che l'embrione fosse effettivamente non più
Sono alla terza gravidanza. Oggi ho fatto una ecografia e mi è stato detto che l'embrione è troppo piccolo. Mi è stato detto di fare un ricovero causa aborto interno. Siccome mi è già capitato con le altre gravidanze che erano in ritardo rispetto al tempo stabilito dai conteggi dall'ultima mestruazione (ho cicli molto irregolari), volevo avere la certezza che l'embrione fosse effettivamente non più in crescita prima di procedere ad un raschiamento. Tra l'altro non ho avuto alcun sintomo (perdite, contrazioni...). Volevo sapere se aspettando una settimana per poter fare una ulteriore eco e vedere se l'esito è il medesimo, rischio qualcosa. Grazie
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Il dato riportato è molto vago, andrebbe precisata l'epoca gestazionale, la lunghezza dell'embrione e la presenza/assenza di attività cardiaca.
Infatti solo se l'embrione è di almeno 5mm, e l'attività cardiaca risulta assente, si può far diagnosi di aborto interno.
Infatti solo se l'embrione è di almeno 5mm, e l'attività cardiaca risulta assente, si può far diagnosi di aborto interno.
Dr.ssa Valentina Pontello
Ginecologa Fitoterapeuta Counsellor Consulente in sessualità tipica e atipica
https://linktr.ee/vvpginecologa
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Ex utente
Dal referto dell'eco (tranvaginale)non risulta la lunghezza dell'embrione, ma la lunghezza della camera gestazionale (37 mm). La data ultime mestruazioni è 7/3/2008, ma non è attendibile perchè sono molto irregolare, gli altri due figli erano in ritardo di 1 mese, ad esempio il secondo avrebbe dovuto nascere il 23/5/2000 secondo la data um, ma l'età ecografica era diversa, infatti è nato il 25/06/2000, come valutato tramite ecografia.
E' stato scritto sul referto dell'eco di ieri, epoca gestazionale 13+5, epoca ecografica secondo ecografia 9+2 (forse valutando la lunghezza della camera gestazionale?) e che non è presente battito cardiaco. Comunque il mio quesito non è sulla diagnosi di aborto interno, ma sul fatto che se io aspetto a fare il raschiamento per essere sicura se la diagnosi è giusta, rischio infezioni o altro.
Grazie
E' stato scritto sul referto dell'eco di ieri, epoca gestazionale 13+5, epoca ecografica secondo ecografia 9+2 (forse valutando la lunghezza della camera gestazionale?) e che non è presente battito cardiaco. Comunque il mio quesito non è sulla diagnosi di aborto interno, ma sul fatto che se io aspetto a fare il raschiamento per essere sicura se la diagnosi è giusta, rischio infezioni o altro.
Grazie
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Ex utente
La ringrazio per la tempestiva e gentile risposta che ha dato alle mie precedenti richieste. Le racconto il seguito. Ho fatto una nuova ecografia in un altro centro in data 20 giugno. Non è stato rilevato il battito, però mi è stato detto che per dare un verdetto definitivo di aborto interno dovrò aspettare altri 15 giorni, per vedere se nel frattempo cambia qualcosa, perchè potrebbe essere semplicemente un embrione ancora troppo piccolo. Mi hanno anche detto che non rischio nulla ad aspettare perchè essendo il materiale molto scarso, non rischio forti emorragie in caso di perdita del bambino. Il mio nuovo questito è il seguente, magari lo potrà trovare stupido, abbia pazienza: in caso nel frattempo abbia delle perdite, è consigliabile che vada subito al pronto soccorso per farmi fare un raschiamento, oppure potrebbe essere che venga espulso tutto naturalmente e debba solo fare un controllo per vedere se l'utero è tornato alle sue condizioni originali?
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Questo lo può decidere lei insieme al suo ginecologo, in generale, se la perdite sono abbondanti e ci sono dolori forti è consigliabile farsi valutare in pronto soccorso, e cosa fare viene deciso al momento.
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Ex utente
Le racconto l'epilogo. In effetti mi è successo quanto da lei previsto. Mi sono recata al pronto soccorso sabato mattina perchè mi sono svegliata con forti perdite e poco dopo ho perso il bambino. Ieri, dopo una valutazione ecografica, mi hanno fatto una revisione dell'utero in quanto c'era del materiale residuo. Le chiedo un ultimo parere (naturalmente chiederò consiglio anche al mio medico e al mio ginecologo). La cosa che mi ha lasciata perplessa al momento della dimissione è stata che il medico che mi ha visitata, consegnandomi il foglio in cui erano scritti i farmaci consigliati (tra l'altro firmato da lui mia presenza), mi ha verbalmente sconsigliato di prendere il Methergin gocce, parlandomi della sua tossicità e degli effetti collaterali che darebbe. A questo punto, avendo avuto un messaggio discordante dalla stessa persona, mi trovo a non saper decidere cosa fare. Tra l'altro il medico mi ha spiegato la funzione di questo farmaco, dicendo che aiuterebbe le contrazioni dell'utero per farlo ridurre e per poterlo pulire ulteriormente. Quando mi ha visitato mi ha detto che l'utero è un po' più grande della norma. Non capisco perchè mi abbia detto di non prendere il farmaco, forse pensa che la cosa possa rientrare normalmente?!? Oggi non ho quasi più perdite, e non so se questo è dovuto ad una normale prassi in seguito alla pulizia che mi hanno fatto ieri, oppure al fatto che il mio utero sta trattenendo quanto deve ancora espellere. Aspetto un suo cortese parere. La ringrazio fin d'ora infinitamente.
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Ex utente
Ho già avuto i chiarimenti del caso dal mio medico. Avevo capito l'esatto contrario... ora so che il farmaco in questione inibisce l'ossitocina, l'ormone che fa contrarre l'utero, quindi non aiuta l'utero a contrarsi come avevo capito io, bensì il contrario, ed è da prendere in caso le contrazioni e le perdite siano troppo consistenti, non è assolutamente il mio caso, oggi non ho praticamente perdite. A questo punto penso che attenderò a prendere il farmaco, e probabilmente non lo prenderò mai. Aspetto comunque di sapere cosa ne pensa.
Grazie ancora.
Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.9k visite dal 11/06/2008.
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