Vaginismo?
Salve. Cercherò di esporre brevemente il mio problema. Già dai primi rapporti sessuali ho riscontrato problemi nella penetrazione. Stando al mio fidanzato di allora, ero davvero "troppo stretta". Provavo più che dolore, un bruciore molto forte. Tuttavia quando la penetrazione avveniva completamente anche il bruciore non era così insopportabile, anzi non lo sentivo quasi (il bruciore c'era più nello sfregamento pre penetrazione).
Poi dopo questi primi "approcci", finita la storia con il mio ex, non ho avuto rapporti per un anno. Quando si è ripresentata l'occasione sono riemersi i problemi. Stavolta però la penetrazione completa non c'è stata ai primi tentativi e abbiamo lasciato stare (con il ragazzo di prima avevamo tentato di più... sicuramente se avessimo pazientato di più anche con il nuovo ragazzo ci saremmo riusciti). Ho deciso quindi di affrontare la cosa. La visita ginecologica non ha riscontrato nulla, ho anche fatto il paptest senza problemi.
Ho deciso quindi di prendermi dei dilatatori vaginali per persone soggette d vaginismo. Effettivamente il dilatatore più grande (3 cm e mezzo abbondante) non è penetrato subito, ma ora entra quasi senza problemi.
Vi chiedo, non avendo ora un partner con cui "testare" ora il lavoro fatto su di me (tutti i giorni da due mesi circa faccio sedute di 10 minuti di autodilatazione)... credete che la mia sia una forma di vaginismo? Anche se la penetrazione è avvenuta a volte con i partner e avviene con i dilatatori? Altrimenti cosa potrebbe essere? Cosa dovrei fare, e spt come potrei lavorare su me stessa in modo più efficace?
Ringraziandovi.
Poi dopo questi primi "approcci", finita la storia con il mio ex, non ho avuto rapporti per un anno. Quando si è ripresentata l'occasione sono riemersi i problemi. Stavolta però la penetrazione completa non c'è stata ai primi tentativi e abbiamo lasciato stare (con il ragazzo di prima avevamo tentato di più... sicuramente se avessimo pazientato di più anche con il nuovo ragazzo ci saremmo riusciti). Ho deciso quindi di affrontare la cosa. La visita ginecologica non ha riscontrato nulla, ho anche fatto il paptest senza problemi.
Ho deciso quindi di prendermi dei dilatatori vaginali per persone soggette d vaginismo. Effettivamente il dilatatore più grande (3 cm e mezzo abbondante) non è penetrato subito, ma ora entra quasi senza problemi.
Vi chiedo, non avendo ora un partner con cui "testare" ora il lavoro fatto su di me (tutti i giorni da due mesi circa faccio sedute di 10 minuti di autodilatazione)... credete che la mia sia una forma di vaginismo? Anche se la penetrazione è avvenuta a volte con i partner e avviene con i dilatatori? Altrimenti cosa potrebbe essere? Cosa dovrei fare, e spt come potrei lavorare su me stessa in modo più efficace?
Ringraziandovi.
[#1]
Buonasera,
In base alla mia esperienza in patologie dolorose della pelvi maschile e femminile, Le consiglierei innanzitutto di chiarire meglio la diagnosi.
I sintomi potrebbero essere compatibili sia con vaginismo che con vulvodinia (o meglio vestibolodinia).
Cerco con un poco di approssimazione ma con termini che spero chiari di indicarLe la differenza.
Il vaginismo è una situazione nella quale al tentativo di penetrazione si accompagna una sensazione di dolore che provoca una contrazione (difensiva) dei muscoli perineali con la conseguenza di restringere l'aditus e rendere la penetrazione difficile se non impossibile.
La vulvodinia è invece la presenza di un dolore, solitamente urente (bruciore) a livello dell'aditus. Il dolore è spontaneo o determinato dal contatto con un oggetto.
Le indico un metodo semplice per valutare la differenza.
Prenda un cotton fioc e lo sfreghi (leggermente) lungo il perimetro dell'aditus se questa manovra provoca un dolore urente o pungente si tratta verosimilmente di vulvodinia (o meglio vestibolodinia).
La differenza è importante per poter impostare la terapia corretta.
Se Lei crede dopo aver eseguito la manovra che le ho indicato può riferirmi il risultato.
Cordiali saluti
In base alla mia esperienza in patologie dolorose della pelvi maschile e femminile, Le consiglierei innanzitutto di chiarire meglio la diagnosi.
I sintomi potrebbero essere compatibili sia con vaginismo che con vulvodinia (o meglio vestibolodinia).
Cerco con un poco di approssimazione ma con termini che spero chiari di indicarLe la differenza.
Il vaginismo è una situazione nella quale al tentativo di penetrazione si accompagna una sensazione di dolore che provoca una contrazione (difensiva) dei muscoli perineali con la conseguenza di restringere l'aditus e rendere la penetrazione difficile se non impossibile.
La vulvodinia è invece la presenza di un dolore, solitamente urente (bruciore) a livello dell'aditus. Il dolore è spontaneo o determinato dal contatto con un oggetto.
Le indico un metodo semplice per valutare la differenza.
Prenda un cotton fioc e lo sfreghi (leggermente) lungo il perimetro dell'aditus se questa manovra provoca un dolore urente o pungente si tratta verosimilmente di vulvodinia (o meglio vestibolodinia).
La differenza è importante per poter impostare la terapia corretta.
Se Lei crede dopo aver eseguito la manovra che le ho indicato può riferirmi il risultato.
Cordiali saluti
Dr. luigi stella
Specialista in Anestesia e Rianimazione - Terapia del dolore.
[#2]
Utente
Buonasera, e grazie della risposta.
Dunque, passando il cotton fioc, sento qualcosa solo nella zona della "forbice". O meglio, nelle altre zone non percepisco quasi il cotton fioc. In quel punto lo percepisco, ma poco più. Non parlerei di dolore, o di dolore pungente. Un lieve, piuttosto lieve, "fastidio".
Se dovesse essere vulvodinia pensa quindi che potrei avere una forma iniziale di tale patologia? Cosa mi consiglia di fare (oltre, credo necessariamente, prenotare una visita dal ginecologo)?
Ancora grazie della risposta,
distinti saluti.
Dunque, passando il cotton fioc, sento qualcosa solo nella zona della "forbice". O meglio, nelle altre zone non percepisco quasi il cotton fioc. In quel punto lo percepisco, ma poco più. Non parlerei di dolore, o di dolore pungente. Un lieve, piuttosto lieve, "fastidio".
Se dovesse essere vulvodinia pensa quindi che potrei avere una forma iniziale di tale patologia? Cosa mi consiglia di fare (oltre, credo necessariamente, prenotare una visita dal ginecologo)?
Ancora grazie della risposta,
distinti saluti.
[#3]
Buonasera,
Direi che da quanto mi riferisce è più probabile si tratti di vaginismo. Il vaginismo è una patologia nella quale concorrono elementi fisici e psicologici: dire quali prevalgano nel suo caso è per me impossibile poichè sarebbe necessario una conoscenza diretta di molti elementi non esegibili a distanza.
Si affidi ad un ginecologo ma resti aperta alla possibilità di consultare uno psicologo con esperienza specifica in problematiche sessuali.
Cordiali saluti.
Direi che da quanto mi riferisce è più probabile si tratti di vaginismo. Il vaginismo è una patologia nella quale concorrono elementi fisici e psicologici: dire quali prevalgano nel suo caso è per me impossibile poichè sarebbe necessario una conoscenza diretta di molti elementi non esegibili a distanza.
Si affidi ad un ginecologo ma resti aperta alla possibilità di consultare uno psicologo con esperienza specifica in problematiche sessuali.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.2k visite dal 25/09/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore della cervice uterina
Tumore del collo dell'utero (o cervice uterina): l'HPV e i fattori di rischio, diagnosi e screening (PAP Test, HPV test, colposcopia, conizzazione).