Iperprolattinemia.

Salve
Mi chiamo Alfredo ho 37 anni e di professione faccio l'Impiegato mia moglie Angela ha 32 anni ed è casalinga. Sono sposato da 5 anni. A tutt'oggi ancora non abbiamo avuto figli. Ci siamo rivolti dopo qualche mese di matrimonio presso un centro di fertilità di coppia (Struttura Pubblica). Dopo alcuni esami tra cui un ecografia pelvica a mia moglie gli hanno riscontrato una ciste ovarica di 7 cm. PANICO!!! Mia moglie poi si è rivolta ad un chirurgo ginecologo presentato da mia cugina. Il ginecologo dopo esami gli ha diagnosticato una ciste Endometriosa. Ha poi eseguito l'intervento in laparascopia presso una clinica privata costo € 3000,00 + 400,00 spese vitto e alloggio clinica. Dopo l'intervento ed alcuni esami mia moglie veniva informata che aveva un tasso di prolattina superiore alla media, per cui il medico gli ha prescritto il PARLODEL che a tutt'oggi prende quotidianamente. Dopo l'intervento decidemmo di seguire con il sucitato medico un percorso per cercare di avere un figlio. Dopo innumerevoli esami (tranne la TAC o Risonanza all'ipofici)ci veniva prospettato di intraprendere un ciclo di inseminazioni Intrauterine. Dopo un attenta valutazione acconsentiamo a ciò. Costo di ogni Inseminazione 1000,00 €. Il medico ci aveva a suo tempo prospettato una percentuale di riuscita del 70%. Nostro malgrado facemmo tutti e tre i tentativi ma purtroppo non sono andati a buon fine. Il ginecologo in questione allora ci prospetto di continuare con le intrauterine o ci propose anche la fivet. Dopo vari consulti decidemmo di non continuare anche perchè i fondi erano terminati. Di recente (maggio 2008)avendo cambiato medico di base e spiegandogli la situazione e quindi l'iperprolattinemia di mia moglie ci ha consigliato di fare una Risonanza Magnetica all'ipofici. Udite Udite è stata riscontrata un microadenoma all'ipofisi. Dopo tutto questo vi chiedo: 1. Se il Ginecologo in quatione doveva prescriverci la Risonanza magnetica e quindi indagare sulla prolattina senza eseguire i trattamenti di inseminazione?; 2. Se comunque al di la della Prolattina alta potevamo comunque eseguire i trattamenti di inseminazione?
Vi ringrazio anticipatamente e chiedo scusa per gli eventuali errori di forma del testo. Alfredo Iermano
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 283
Caro Alfredo
la possibilità che alla base di una Iperprolattinemia vi sia un adenoma ipofisario è alta per valori di prolattina almeno del doppio rispetto al massimo consentito.
Saperlo in precedenza rispetto all'inizio della terapia ipo-prolattinemizzante non avrebbe comportato una diversa scelta terapeutica.
Se col Parlodel Sua moglie viaggia con valori di Prolattina nella norma, va bene così, anche se ha un microprolattinoma. Non vi sarebbe da cambiare nulla. Eventualmente ci si può rivolgere a farmaci più moderni e selettivi come ad esempio la cabergolina, ma la sostanza non cambia.
La terapia è sempre e solo medica, a meno che il prolattinoma non dia, crescendo, segni di ipertensione endocranica, caso in cui si può ricorrere ad una terapia neurochirurgica, in genere trans-sfenoidale.
Sull'opportunità di ricorrere ad una metodica di fertilizzazione assistita, ovviamente, non si può discutere, dal momento che le valutazioni in merito possono essere fatte solo dal Ginecologo curante al termine di una serie di esami specifici che Lei non riporta.
Sarebbe, invece, importante conoscere qualcosa in più in merito alla situazione di Sua moglie rispetto alla malattia endometriosica che Lei ha riportato; in particolare:
a) ha eseguito delle successive ecografie pelviche per il monitoraggio della malattia?
b) esegue periodicamente il dosaggio del CA 125? e se sì, quali sono i suoi risultati?


Cordialmente.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli