I rischi dell'intervento
35 anni, in seguito ad ipermenorrea ho effettuato una eco transvaginale + isteroscopia dalle quali é emerso un mioma intramurale-sottomucoso 38x42x36, non ci sono segni di tumefazioni annessiali né versamento in sede pelvica, mi consigliano l'asportazione per via laparotomica. Mi chiedo quali siano i rischi dell'intervento e quali le future implicazioni per eventuali gravidanze.
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Senza dubbio le consiglio di asportare il mioma in laparoscopia, la dimensioni consentono ancora di farlo senza particolari problemi. La laparoscopia è associata ad un migliore decorso del postoperatorio, può ridurre le aderenze e quindi aiutare a preservare la fertilità.
Prof. Simone Ferrero
www.simoneferrero.it
www.piazzadellavittoria14.it
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Questo dipende dalle attitudini del suo medico per l'approccio chirurgico classico o endoscopico; le dimensioni le consentirebbero tranquillamente di eseguire l'intervento per via laparoscopica, la localizzazione può creare senz'altro maggiori difficoltà con questo tipo di intervento
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Gentile Utente
Esiste una procedura alternativa all'intervento classico o laparoscopico (meglio) con riferimento all'embolizzazione superselettiva del mioma che si esegue rigorosamente in a locale con 1 solo giorno di ricovero e senza alcun taglio!!.E' una tecnica innovativa che sta dando ottimi risulatati!!.Nel nostro centro, per il momento, abbiamo selezionato solo donne ultraquarantenni sintomatiche e che non desiderano figli, ma questo solo a scopo precauzionale, volendo estendere la procedura a pazienti più giovani.Ovviamente sarà il suo ginegologo di fiducia a consigliarla al meglio e a Torino vi sono ottimi centri!!
Distinti Saluti.
Esiste una procedura alternativa all'intervento classico o laparoscopico (meglio) con riferimento all'embolizzazione superselettiva del mioma che si esegue rigorosamente in a locale con 1 solo giorno di ricovero e senza alcun taglio!!.E' una tecnica innovativa che sta dando ottimi risulatati!!.Nel nostro centro, per il momento, abbiamo selezionato solo donne ultraquarantenni sintomatiche e che non desiderano figli, ma questo solo a scopo precauzionale, volendo estendere la procedura a pazienti più giovani.Ovviamente sarà il suo ginegologo di fiducia a consigliarla al meglio e a Torino vi sono ottimi centri!!
Distinti Saluti.
DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.7k visite dal 31/05/2008.
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