Cervicite?
Gentili medici,
è dall'ottobre scorso che combatto con dei forti bruciori durante i rapporti. Da un primo tampone (ricerca di: chlamydia, ureaplasmi/micoplasmi, gardnerella, candida) risultò la presenza di gardnerella e ureaplasma uralyticum, curati con azitromicina e cure locali. I bruciori non sono spariti e ho rieseguito il tampone, aggiungendo di mia iniziativa la ricerca di trichomonas, risultata positiva (solo questa). Curata con farmaci per bocca e locali. I bruciori continuano e ho rieseguito il tampone, ma stavolta è tutto negativo (è stata aggiunta anche la ricerca di streptococchi). Sono disperata e non so davvero più che fare, tutto questo mi sta creando gravi problemi con il mio partner. Ho bisogno di trovare una soluzione definitiva al più presto. L'unica indicazione che ho è che durante l'ultimo tampone la ginecologa che lo ha eseguito mi ha detto che avevo una brutta cervicite, infatti è uscito anche del sangue durante il prelievo.
Come mi consigliate di procedere? Cosa può essere?
è dall'ottobre scorso che combatto con dei forti bruciori durante i rapporti. Da un primo tampone (ricerca di: chlamydia, ureaplasmi/micoplasmi, gardnerella, candida) risultò la presenza di gardnerella e ureaplasma uralyticum, curati con azitromicina e cure locali. I bruciori non sono spariti e ho rieseguito il tampone, aggiungendo di mia iniziativa la ricerca di trichomonas, risultata positiva (solo questa). Curata con farmaci per bocca e locali. I bruciori continuano e ho rieseguito il tampone, ma stavolta è tutto negativo (è stata aggiunta anche la ricerca di streptococchi). Sono disperata e non so davvero più che fare, tutto questo mi sta creando gravi problemi con il mio partner. Ho bisogno di trovare una soluzione definitiva al più presto. L'unica indicazione che ho è che durante l'ultimo tampone la ginecologa che lo ha eseguito mi ha detto che avevo una brutta cervicite, infatti è uscito anche del sangue durante il prelievo.
Come mi consigliate di procedere? Cosa può essere?
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Gentilissima, naturalmente le terapie sono state effettuate anche dal suo partner. In ogni modo, una valutazione della sua cervicite, può essere affidata ad un esame colposcopico, effettuato da un ginecologo esperto di patologia cervico-vaginale, che saprà anche guidarla nel ripristino della normale flora vaginale e consigliarla nel trattamento della cervicite
Saluti cordiali
Paolo Visci
Saluti cordiali
Paolo Visci
Dr. Paolo Visci
[#2]
Utente
Sì, le cure sono state effettuate anche dal partner. Ho chiamato la ginecologa e mi ha detto che, escluse le infezioni batteriche, ora basta un cicatrizzante preso per tre settimane per risolvere tutto.
Mi sorgono 2 dubbi: La visita dunque non è necessaria? Gli esami non potrebbero anche essere un falso negativo?
Grazie
Mi sorgono 2 dubbi: La visita dunque non è necessaria? Gli esami non potrebbero anche essere un falso negativo?
Grazie
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Gentilissima, la cervicite è nella quasi totalità dei casi di origine batterica. Gli esami microbiologici vaginali possono presentare una falsa negatività. Penso che sia necessaria una visita con "esame colposcopico", come dicevo nella risposta precedente.
Saluti
Saluti
[#4]
Utente
Per evitare di perdere ulteriore tempo tempo posso chiederle se mi consiglia di fare anche un pap-test? Visita, pap-test e esame colposcopico possono essere fatti durante la stessa visita nel pubblico? Mi consiglia di rieffettuare il tampone? Oltretutto in quest'ultimo non è mai stata fatta una ricerca di gonococchi. Può essere utile?
Scusi l'ulteriore domanda, ma vado avanti così da ottobre e vorrei sbrigarmi per evitare complicazioni.
Scusi l'ulteriore domanda, ma vado avanti così da ottobre e vorrei sbrigarmi per evitare complicazioni.
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Gentilissima, mi scusi per il ritardo nel risponderle. Le invio in copia risposta inviata ad altra utente nella quale le consiglio di effettuare nel corso della visita un esame microbiologico a fresco. Nel corso della stessa visita può essere effettuato anche l'esame colposcopico per l'opportuno inquadramento della cervicite. Di solito nel "pubblico" l'esame colposcopico viene eseguito dopo un pap test anormale. Rimane sempre però l'utilità dell'esame colposcopico anche per situazioni diverse da quelle per la prevenzione dei tumori del collo uterino (cerviciti, ectropion o altro).
L'esame batteriologico a fresco consiste nell'esaminare subito al microscopio, strumento presente nell'ambulatorio ginecologico che si occupa di patologia ervico-vaginale, il secreto prelevato nel corso dell'esame ginecologico e deposto su un vetrino, e cercare di individuare i germi o i miceti o i protozoi responsabili dell'infezione, la presenza o assenza di lattobacilli.e valutare anche aspetti caratteristici delle cellule epiteliali, come le Clue-cells, che appaiono ricoperte di batteri. Insieme all'esame microscopico a fresco si effettua una valutazione dell'acidità vaginale, per mezzo della misurazione del ph. Opportunamente si esegue il cosiddetto Whiff test, cioè la percezione del caratteristico odore di pesce avariato quando al secreto vaginale raccolto su di un vetrino vengono aggiunte alcune gocce di una sostanza alcalinizzante ( KOH al 10%). I dati raccolti da questi esami indirizzano il clinico, nella maggior parte dei casi verso una diagnosi di vaginite specifica, cioè da Trichomonas Vaginalis e da Candida, oppure verso una vaginosi batterica caratterizzata da un’eziologia polimicrobica. Lo striscio a fresco, indirizza la diagnosi anche verso un'altra forma di vaginite, attualmente definita vaginite aerobia. Credo che tutti questi dati possano indirizzare il collega a definire una diagnosi ed una appropriata terapia (le lavande al bicarbonato per esempio non sono utili, anzi inadatte se il ph del suo ambiente vaginale è elevato).
L’esame colturale - il tampone - – purtroppo in molti casi può non aiutare alla diagnosi: e andrebbe limitato in genere ai casi recidivanti o resistenti alla terapia o ai casi in cui la clinica contrasti inspiegabilmente con la negatività dell’esame microscopico a fresco. La valutazione clinica resta la via per arrivare alla diagnosi e quindi alla terapia. Nella valutazione di una cervico-vaginite naturalmente andranno indagati altri possibili fattori implicati: per esempio il tipo di alimentazione, lo stato glicemico, eventuali infezioni del partner, lo stato delle difese immunitarie, uso di altri farmaci, igiene intima e abitudini di vita (palestra, piscina, jogging, vestiario, ambiente di lavoro, ecc..).ed altro ancora.
Saluti. Resto disponibile
L'esame batteriologico a fresco consiste nell'esaminare subito al microscopio, strumento presente nell'ambulatorio ginecologico che si occupa di patologia ervico-vaginale, il secreto prelevato nel corso dell'esame ginecologico e deposto su un vetrino, e cercare di individuare i germi o i miceti o i protozoi responsabili dell'infezione, la presenza o assenza di lattobacilli.e valutare anche aspetti caratteristici delle cellule epiteliali, come le Clue-cells, che appaiono ricoperte di batteri. Insieme all'esame microscopico a fresco si effettua una valutazione dell'acidità vaginale, per mezzo della misurazione del ph. Opportunamente si esegue il cosiddetto Whiff test, cioè la percezione del caratteristico odore di pesce avariato quando al secreto vaginale raccolto su di un vetrino vengono aggiunte alcune gocce di una sostanza alcalinizzante ( KOH al 10%). I dati raccolti da questi esami indirizzano il clinico, nella maggior parte dei casi verso una diagnosi di vaginite specifica, cioè da Trichomonas Vaginalis e da Candida, oppure verso una vaginosi batterica caratterizzata da un’eziologia polimicrobica. Lo striscio a fresco, indirizza la diagnosi anche verso un'altra forma di vaginite, attualmente definita vaginite aerobia. Credo che tutti questi dati possano indirizzare il collega a definire una diagnosi ed una appropriata terapia (le lavande al bicarbonato per esempio non sono utili, anzi inadatte se il ph del suo ambiente vaginale è elevato).
L’esame colturale - il tampone - – purtroppo in molti casi può non aiutare alla diagnosi: e andrebbe limitato in genere ai casi recidivanti o resistenti alla terapia o ai casi in cui la clinica contrasti inspiegabilmente con la negatività dell’esame microscopico a fresco. La valutazione clinica resta la via per arrivare alla diagnosi e quindi alla terapia. Nella valutazione di una cervico-vaginite naturalmente andranno indagati altri possibili fattori implicati: per esempio il tipo di alimentazione, lo stato glicemico, eventuali infezioni del partner, lo stato delle difese immunitarie, uso di altri farmaci, igiene intima e abitudini di vita (palestra, piscina, jogging, vestiario, ambiente di lavoro, ecc..).ed altro ancora.
Saluti. Resto disponibile
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Non credo e non so se esista un codice per la misurazione del ph vaginale o per il Whiff test e per l'esame microscopico a fresco. Questa problematica , assolutamente non banalizzabile, è affrontata da un ginecologo esperto di patologia cervico-vaginale o appunto in un ambulatorio ginecologico che si occupa di patologia cervico-vaginale.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6.5k visite dal 02/07/2013.
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