Cin 2 e iperespressione proteina p16

Buongiorno a tutti i medici che vorranno leggermi.

Sono molto preoccupata in quanto, in seguito ad un pap test positivo (risultato ASCUS) ho eseguito colposcopia con biopsia (mosaico h 12 e puntato h 9). Proprio due giorni fa ho ricevuto i risultati della biopsia: CIN 2 su puntato ore 9 e iperespressione proteina p 16.
Ho portato i risultati al mio ginecologo che mi ha liquidato dicendomi che dovrò fare conizzazione e che i risultati della biopsia non sono preoccupanti. Ora io, pur non sapendo "nè leggere nè scrivere", non credo che a 27 un risultato del genere sia "niente di preoccupante". Capisco che il mio medico tende a tranquillizzarmi però ci sono tante domande che avrei voluto fargli (ad esempio non ho figli e ne vorrei avere al più presto, il mio compagno si deve far controllare? l'intervento può avere impatto su eventuale fertilità? possiamo avere rapporti al momento? esiste la possibilità di recidive? quanto mi devo preoccupare? cosa significa proteina p 16? che tipo di conizzazione dovrò subire?).

Poi mi chiedo: il mio medico dice che ho papilloma virus, ma come fa a vederlo? P 16 significa che ho il ceppo 16 hpv?

C'è tanta disinformazione sull'argomento e io mi sento un pò in balia delle onde...Ho quindi deciso di prendere un appuntamento da un altro specialista consigliato da un amico di famiglia.

Nel frattempo posso chiedervi di chiarirmi un pò le idee?

Grazie mille a tutti i professionisti che si adoperano regalandoci prezios e informazioni, sempre con rispetto ed attenzione!

Sandra

[#1]
Dr. Marcello Sergio Ginecologo 14.7k 309

Il CIN 2 ha come base verosimilmente sempre un'infezione da HPV, così come la positività alla proteina p16, la quale indica una maggiore "aggressività" del virus (ceppo più a rischio). Non vuol dire che è positiva al ceppo 16 dell'HPV, però.

Il partner dovrebbe sempre in questi casi eseguire una genitoscopia. Il suo problema potrebbe essere risolto con trattamento laser con ansa diatermica (LEEP), che non asporta un "cono" della cervice (conizzazione), ma solo una porzione (quindi meno aggressiva, ai fini di future gravidanze per il problema di "tenuta" del collo dell'utero).

Saluti

Dr. Marcello SERGIO
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
www.marcellosergio.it
"La ginecologia a portata di donna"

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dottore,

Grazie mille per la risposta che ha gentilmente scritto a seguito del mio consulto.

Mi ha chiarito molte cose!

Approfitto della sua gentilezza per chiederLe un altro parere: come anche Lei scriveva nella risposta al consulto, mi dovrò sottoporre a conizzazione.

Il mio medico utilizza il metodo con ansa diatermica (credo sia lo stesso di cui parlava lei) ma, dopo un'attenta ricerca (da ignorante in materia) ho appreso che ci sarebbe anche un altro metodo per eseguire la conizzazione: il laser (diverso dall'ansa diatermica). Ho letto che con il laser, grazie alla precisione del "taglio", il cono che si andrà a prelevare per l'esame istologico rimarrà integro e con i bordi delineati (facilitando così la lettura al microscopio in sede istologica). Con l'ansa diatermica invece, nonostante anche qui si preservi l'integrità del cono, c'è il rischio di danneggiarne i margini con conseguente difficoltà di "lettura" istologica.

Ora mi chiedo: Lei conferma quanto ho scritto? Sarebbe preferibile sottoporsi ad intervento laser piuttosto che ansa diatermica?

Posso stare tranquilla sottoponendomi ad intervento con ansa diatermica presso il mio ginecologo curante (di cui mi fido)? Grazie mille in anticipo
[#3]
Dr. Marcello Sergio Ginecologo 14.7k 309
Si affidi ai consigli del suo ginecologo
Saluti
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