Ricerca gravidanza con tiroidite hashimoto
Buongiorno,
ho 30 anni e a gennaio 2007 ho iniziato ad eseguire degli esami per verificare eventuali problemi ostativi ad una eventuale gravidanza. Ho iniziato con delle analisi del sangue di immunometria da cui si rivelavano i segg. Valori al 13° giorno del ciclo mestruale:
- FSH 8.4
- LH 15.2
- PRL 35.3
- Testosterone totale 65
gli altri valori (glucosio, proteina c reattiva ed emocromo completo) erano tutti nella norma.
A metà gennaio il ginecologo rilevava utero normale, ovaio dx microcistico, ovaio sx sede di follicoli.
Rilevava anche problemi alla tiroide e rimandava all’endocrinologo.
A febbraio ripetevo le analisi del sangue al 1° giorno del ciclo da cui risultava:
- TSH 8.16
- FT3 2.14
- FT4 0.9
- PRL 35.8
- AB antitireoglobulina 900.91
- AB antitireoperossidasi 486.13
Eseguivo anche eco alla tiroide dalla quale risultava: tiroide globalmente aumentata di volume con struttura diffusamente alterata per presenza di numerosissime piccole immagini nodulari tra loro confluenti, tutte ipoecogene prive di calcificazioni o micro calcificazioni di pochi millimetri di diametro. Soprattutto a destra la confluenza di tali piccole immagini nodulari determina la presenza di aree ipoecogene di morfologia irregolare interessante prevalentemente la porzione più anteriore della ghiandola. La valutazione con color doppler evidenzia la complessiva accentuazione della vascolarità come si evidenzia sia nell’iper che nell’ipo funzione, come nel caso in esame. Presenza di iperplasia reattiva dei linfonodi in zona 3 bilaterale, con caratteri francamente infiammatori. Il quadro complessivo orienta verso una tiroidite cronica probabilmente linfocitaria ancora in fase ipertrofica senza evidenti componenti cicatriziali fibrose.
A marzo l’endocrinologo evidenziava una condizione di ipotiroidismo subclinico da tiroidite cronica autoimmune e faceva iniziare la cura con eutirox 25 per 14 gg aumentando il 15° giorno a 50.
Rieseguivo a maggio le analisi del sangue al 24° giorno del ciclo come da richiesta dell’endocrinologo e risultavano:
- PRL 39.5
- 17 beta estradiolo 194
- Progesterone 25.1
- Testosterone tot. 114.4
- DHEA Solfato 165
- Delta 4 Androstenedione 4.46
Lo stesso giorno iniziavo ad assumere mezza cpr di dostinex alla settimana.
A settembre eseguivo nuovamente le analisi del sangue per verificare gli effetti della cura in corso:
- TSH 2.53
- FT3 2.87
- FT4 1.27
- PRL 2.4
- 17Beta estradiolo 175
- Progesterone 10.1
- Ab antitireoglobulina 197
- Ab abtitireoperossidasi 328.39
Ritornavo dal ginecologo il quale riconfermava utero normale, ovaio microcistico uno e con follicoli l’altro. Suggeriva spermiogramma che è risultato nella norma e assunzione di clomid.
L’eventuale assunzione del clomid per 6 gg a partire dal 4° giorno del ciclo potrebbe aiutare ad avere una gravidanza nonostante un assetto ormonale del genere? Quanti cicli di clomid sono necessari pur sapendo da questo forum che vanno eseguiti dei monitoraggi con eco?
Grazie di cuore
ho 30 anni e a gennaio 2007 ho iniziato ad eseguire degli esami per verificare eventuali problemi ostativi ad una eventuale gravidanza. Ho iniziato con delle analisi del sangue di immunometria da cui si rivelavano i segg. Valori al 13° giorno del ciclo mestruale:
- FSH 8.4
- LH 15.2
- PRL 35.3
- Testosterone totale 65
gli altri valori (glucosio, proteina c reattiva ed emocromo completo) erano tutti nella norma.
A metà gennaio il ginecologo rilevava utero normale, ovaio dx microcistico, ovaio sx sede di follicoli.
Rilevava anche problemi alla tiroide e rimandava all’endocrinologo.
A febbraio ripetevo le analisi del sangue al 1° giorno del ciclo da cui risultava:
- TSH 8.16
- FT3 2.14
- FT4 0.9
- PRL 35.8
- AB antitireoglobulina 900.91
- AB antitireoperossidasi 486.13
Eseguivo anche eco alla tiroide dalla quale risultava: tiroide globalmente aumentata di volume con struttura diffusamente alterata per presenza di numerosissime piccole immagini nodulari tra loro confluenti, tutte ipoecogene prive di calcificazioni o micro calcificazioni di pochi millimetri di diametro. Soprattutto a destra la confluenza di tali piccole immagini nodulari determina la presenza di aree ipoecogene di morfologia irregolare interessante prevalentemente la porzione più anteriore della ghiandola. La valutazione con color doppler evidenzia la complessiva accentuazione della vascolarità come si evidenzia sia nell’iper che nell’ipo funzione, come nel caso in esame. Presenza di iperplasia reattiva dei linfonodi in zona 3 bilaterale, con caratteri francamente infiammatori. Il quadro complessivo orienta verso una tiroidite cronica probabilmente linfocitaria ancora in fase ipertrofica senza evidenti componenti cicatriziali fibrose.
A marzo l’endocrinologo evidenziava una condizione di ipotiroidismo subclinico da tiroidite cronica autoimmune e faceva iniziare la cura con eutirox 25 per 14 gg aumentando il 15° giorno a 50.
Rieseguivo a maggio le analisi del sangue al 24° giorno del ciclo come da richiesta dell’endocrinologo e risultavano:
- PRL 39.5
- 17 beta estradiolo 194
- Progesterone 25.1
- Testosterone tot. 114.4
- DHEA Solfato 165
- Delta 4 Androstenedione 4.46
Lo stesso giorno iniziavo ad assumere mezza cpr di dostinex alla settimana.
A settembre eseguivo nuovamente le analisi del sangue per verificare gli effetti della cura in corso:
- TSH 2.53
- FT3 2.87
- FT4 1.27
- PRL 2.4
- 17Beta estradiolo 175
- Progesterone 10.1
- Ab antitireoglobulina 197
- Ab abtitireoperossidasi 328.39
Ritornavo dal ginecologo il quale riconfermava utero normale, ovaio microcistico uno e con follicoli l’altro. Suggeriva spermiogramma che è risultato nella norma e assunzione di clomid.
L’eventuale assunzione del clomid per 6 gg a partire dal 4° giorno del ciclo potrebbe aiutare ad avere una gravidanza nonostante un assetto ormonale del genere? Quanti cicli di clomid sono necessari pur sapendo da questo forum che vanno eseguiti dei monitoraggi con eco?
Grazie di cuore
[#1]
In genere si eseguono dai 4 ai 6 cicli di stimolazione con Clomid, abbinando un monitoraggio ecografico follicolare. La migliore risposta si ottiene, statisticamente fra il 3° ed il 5° ciclo.
Iniziata la gravidanza, sarebbe opportuna una terapia con Prednisone ed Ac. Acetilsalicilico (se non allergiche), secondo parere e schemi posologici stabiliti dal Curante.
Iniziata la gravidanza, sarebbe opportuna una terapia con Prednisone ed Ac. Acetilsalicilico (se non allergiche), secondo parere e schemi posologici stabiliti dal Curante.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la Sua risposta .... purtroppo sono fortemente allergica all'acido acetilsalicilico qiundi è da escludere un suo utilizzo.
Per il clomid inizio oggi il 1° ciclo anche se, leggendo il bugiardino, ho visto che è sconsigliata l'assunzione in soggetti che presentano ovaio cistico. Il 28 di questo mese devo ripetere le analisi dell'assetto ormonale .... spero che tutte le cure diano buoni risultati.
Per il clomid inizio oggi il 1° ciclo anche se, leggendo il bugiardino, ho visto che è sconsigliata l'assunzione in soggetti che presentano ovaio cistico. Il 28 di questo mese devo ripetere le analisi dell'assetto ormonale .... spero che tutte le cure diano buoni risultati.
[#5]
L'acido folico è un cofattore enzimatico che entra nel ciclo biochimico di replicazione degli acidi nucleici, facilitando il meccanismo di trascrizione e di assemblamento delle basi nucleotidiche che formano l'elica del materiale nucleare.
Va iniziato anche prima della gravidanza. la sua assunzione si è dimostrata in grado, statisticamente parlando, di prevenire alcune malformazioni fetali frequenti (es. malformazioni del SNC e dell'apparato cardiovascolare).
L'associazione Prednisone + ASA o + Eparina, invece, si utilizza nelle donne positive agli autoanticorpi antitiroide per il loro possibile effetto bloccante sulle cellule trofoblastiche (placentari) durante il loro fisiologico periodo di "invasione" della parete delle arteriole materne peri-placentari.
Va iniziato anche prima della gravidanza. la sua assunzione si è dimostrata in grado, statisticamente parlando, di prevenire alcune malformazioni fetali frequenti (es. malformazioni del SNC e dell'apparato cardiovascolare).
L'associazione Prednisone + ASA o + Eparina, invece, si utilizza nelle donne positive agli autoanticorpi antitiroide per il loro possibile effetto bloccante sulle cellule trofoblastiche (placentari) durante il loro fisiologico periodo di "invasione" della parete delle arteriole materne peri-placentari.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.1k visite dal 25/05/2008.
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