Le ha prescritto degli antinfiammatori
Mia figlia 43 anni celibe soffre da parecchi mesi di questo disturbo al seno:per tutto il mese le fanno molto male i due seni e sono anche molto gonfi.Dosaggio ormonale.nella norma. Mammografia,ecografia e visita dal senologo che le ha prescritto degli antinfiammatori: A marzo e Aprile assunto tra Danzen al di dall'inizio mestruazioni al 10° giorno e Tegens 160 per tutto il mese.Risultato quasi nullo per il seno, aumento del mal di stomaco di cui soffre.Ora la Ginecologa le ha ordinato il Lutenil confetti, 1 al dì dal 16° al 25° giorno. Dato che sono ormoni mia figlia ha paura di assumerli per le controindicazioni. Sarei veramente grato per un vostro consiglio in merito. Ringrazio e porgo cordiali saluti.
[#1]
Gentile utente,
non è possibile rispondere perchè non ci ha trascritto l'esito degli esami che ha eseguito ma in generale la tensione mammaria e la cosiddetta mastodinia (=dolore al seno)
RAPPRESENTA IL SINTOMO MAMMARIO PIU' FREQUENTE NELLE DONNE DALLA PUBERTA' ALLA MENOPAUSA.
Nella maggior parte dei casi è sufficiente spiegare in maniera esauriente e persuasiva che il dolore rappresenta l'esagerazione di un normale processo fisiologico e non di natura neoplastica.
Non sempre, come nel suo caso, ovviamente ciò è sufficiente perchè
l'intensità con cui può presentarsi varia da forme leggere o moderate a forme severe fino a comportare disturbi della vita di relazione con ostacolo alla attività fisica, sessuale e insonnia.
La forma più comune è quella ciclica caratterizzata da uno stretto rapporto con il ciclo mestruale e con le modificazioni endocrine ad esso connesso e che tende a sparire del tutto con la menopausa.
Nel suo caso si tratta di una mastodinia non ciclica e non riconosce cause note (idiopatica) e talvolta è in relazione con una patologia benigna non preoccupante che tuttavia è il caso di escludere con l'esecuzione di indagini, come la ecografia e la mammografia delle quali non abbiamo le conclusioni.
Questa sintomatologia sino alla menopausa non è preoccupante e generalmente regredisce spontaneamente.
Quando invece persiste,(5-10% dei casi) è necessario valutare LA OPPORTUNITA' DI UN TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, dopo avere monitorizzato il dolore per almeno 2 mesi per permettere una identificazione del tipo di dolore e la sua distribuzione eventuale durante il ciclo mestruale.
Intanto l'applicazione di impacchi caldo-umidi localmente possono ridurre la intensità della sintomatologia.
non è possibile rispondere perchè non ci ha trascritto l'esito degli esami che ha eseguito ma in generale la tensione mammaria e la cosiddetta mastodinia (=dolore al seno)
RAPPRESENTA IL SINTOMO MAMMARIO PIU' FREQUENTE NELLE DONNE DALLA PUBERTA' ALLA MENOPAUSA.
Nella maggior parte dei casi è sufficiente spiegare in maniera esauriente e persuasiva che il dolore rappresenta l'esagerazione di un normale processo fisiologico e non di natura neoplastica.
Non sempre, come nel suo caso, ovviamente ciò è sufficiente perchè
l'intensità con cui può presentarsi varia da forme leggere o moderate a forme severe fino a comportare disturbi della vita di relazione con ostacolo alla attività fisica, sessuale e insonnia.
La forma più comune è quella ciclica caratterizzata da uno stretto rapporto con il ciclo mestruale e con le modificazioni endocrine ad esso connesso e che tende a sparire del tutto con la menopausa.
Nel suo caso si tratta di una mastodinia non ciclica e non riconosce cause note (idiopatica) e talvolta è in relazione con una patologia benigna non preoccupante che tuttavia è il caso di escludere con l'esecuzione di indagini, come la ecografia e la mammografia delle quali non abbiamo le conclusioni.
Questa sintomatologia sino alla menopausa non è preoccupante e generalmente regredisce spontaneamente.
Quando invece persiste,(5-10% dei casi) è necessario valutare LA OPPORTUNITA' DI UN TRATTAMENTO FARMACOLOGICO, dopo avere monitorizzato il dolore per almeno 2 mesi per permettere una identificazione del tipo di dolore e la sua distribuzione eventuale durante il ciclo mestruale.
Intanto l'applicazione di impacchi caldo-umidi localmente possono ridurre la intensità della sintomatologia.
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#2]
Utente
Egregio Dr Catania,
le trascrivo i risultati degli esami di mia figlia datati 19/01/2008:
F.S.H. Met:chemiluminescenza per tutti 2,50 mUI/ml
L.H. 1.70 mUI/ml
P.R.L. 12,10 ng/ml
17 Beta Estradiolo 45,00 pg/ml
Progesterone 1,90 ng/ml
*****
Globuli bianchi : 5,37 Globuli rossi: 3,89 Emoglobina 12,70
Ematocrito 38,50 Volume globulare medio: 99,00 Contenuto medio HGB:32,60 Conc.medie H 33,00 Curva distr.EM :50,80 Piastrine: 240,00 Colesterolo totale 139,00 Colesterolo HDL 37,00
Rimango in attesa e ringraziando auguro Buona Giornata
le trascrivo i risultati degli esami di mia figlia datati 19/01/2008:
F.S.H. Met:chemiluminescenza per tutti 2,50 mUI/ml
L.H. 1.70 mUI/ml
P.R.L. 12,10 ng/ml
17 Beta Estradiolo 45,00 pg/ml
Progesterone 1,90 ng/ml
*****
Globuli bianchi : 5,37 Globuli rossi: 3,89 Emoglobina 12,70
Ematocrito 38,50 Volume globulare medio: 99,00 Contenuto medio HGB:32,60 Conc.medie H 33,00 Curva distr.EM :50,80 Piastrine: 240,00 Colesterolo totale 139,00 Colesterolo HDL 37,00
Rimango in attesa e ringraziando auguro Buona Giornata
[#4]
Per correttezza ho lasciato libero spazio ai colleghi ginecologi.
Ha ragione Sua figlia: si tratta di ormoni e per una valutazione
sui rischi/benefici occorre un riscontro diretto con la paziente.
Purtroppo sugli ormoni e rischio teorico di tumore del seno si potrebbero scrivere tanti volumi.
Non è il caso però di esagerare in preoccupazioni e affiderei al Suo ginecologo il compito di una decisione.
Se ha fatto questa prescrizione suppongo che abbia fatto questo tipo di valutazione e pertanto state tranquille.
Su questo argomento potrà trovare qualche riferimento su
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/82-prevenzione-la-vita-moderna-nemica-del-seno.html
Cordiali saluti
Ha ragione Sua figlia: si tratta di ormoni e per una valutazione
sui rischi/benefici occorre un riscontro diretto con la paziente.
Purtroppo sugli ormoni e rischio teorico di tumore del seno si potrebbero scrivere tanti volumi.
Non è il caso però di esagerare in preoccupazioni e affiderei al Suo ginecologo il compito di una decisione.
Se ha fatto questa prescrizione suppongo che abbia fatto questo tipo di valutazione e pertanto state tranquille.
Su questo argomento potrà trovare qualche riferimento su
https://www.medicitalia.it/minforma/senologia/82-prevenzione-la-vita-moderna-nemica-del-seno.html
Cordiali saluti
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