Neo formazione annessiale sinistra
Mia madre di 82 anni fu operata cinque anni fa di carcinoma sigma-retto, tutti gli esami praticati tac, colonscopia, ecografie e markers fatti tutti gli anni sono sempre stati negativi. A novembre ha avuto delle perdite ematiche,portata in ospedale le hanno praticato un'isteroscopia operativa, l'esame istologico è stato negativo, con l'eco transvaginale le avevano trovato una neo formazione annessiale sinistra. Una prima RMN fatta a dicembre 2012 con contrasto ha dato questo risultato:
Utero di dimensioni regolari,AVF,con segnale miometriale disomogeneo per riievo di multiple formazioni relativamente ipointense a sede intramurale, di circa 2 cm max,riferibili in prima ipotesi ad espansi miometriali,con buona evidenza e regolare segnale della linea giunzionale.
A sede annessiale sinistra e parasigmoidea,rilievo di formazione polilobata,finemente settata,di tipo complex(circa 7 cm max), a tratti apparentemente tubuliforme,a prevalente segnale di tipo idrico,ma con componente sovraidrica nodulare di circa 3 cm,che presenta discreto enhancement post- contrastografico,come le pareti della cisti stessa. Tale formazione,inferiormente,giunge fino alla fascia mesorettale sinistra appena ispessita da esiti chirurgici. Reperto non univoco,anche compatibile con recidiva annessiale sinistra anche in virtù dell'anamnesi e della negatività dell'indagine TC di marzo 2012.
Un’altra RMN senza contraso effettuata la settimana scorsa ha dato questo esito:
Linfonodi :Non linfoadenopatie addominali superiori. Pericentimetrici elementi linfodonali a sede inguinale bilateralmente (11 mm)
Peritoneo: Non si apprezzano falde liquide nell'addome superiore né nello scavo pelvico.
Pelvi: utero di dimensioni regolari per l'età(DL 45 mm)a intensità di segnale inomogenea per evidenza di alcune formazioni miomatose intramurali, di cui la maggiore a corpo (15 mm) a sede paramediana sx. A sede annessiale sx ,si apprezza formazione cistica complessa delle dimensioni di circa 40x52x42 mm(APxLLxCC) che mostra setti interni ed irregolare componente solida parietale. Formazione cistica a sede annessiale dx (18mm). La cisti, considerando le due RMN dove si trova , vicino all'ovaio o all'intestino? L'oncologo che segue mamma vedendo la prima RMN ha detto che si deve operare al più presto.Il ginecologo ha detto che al momento dell'operazione dovrà essere presente anche un chirurgo perché la cisti potrebbe essere attaccata all'intestino. Cosa ne pensate? Ma è davvero così rischioso operare una persona di 82 anni anche se non ha problemi di cuore o diabete? Se non operassimo mamma che potrebbe succedere? Noi figli siamo molto preoccupati e confusi perché non sappiamo cosa è meglio per nostra madre, non vorremmo che succedesse qualcosa sottoponendola all'operazione, d'altra parte se non la facessimo operare non sappiamo cosa potrebbe poi succedere. Vi prego di rispondermi al più presto.
Grazie e cordiali saluti
Utero di dimensioni regolari,AVF,con segnale miometriale disomogeneo per riievo di multiple formazioni relativamente ipointense a sede intramurale, di circa 2 cm max,riferibili in prima ipotesi ad espansi miometriali,con buona evidenza e regolare segnale della linea giunzionale.
A sede annessiale sinistra e parasigmoidea,rilievo di formazione polilobata,finemente settata,di tipo complex(circa 7 cm max), a tratti apparentemente tubuliforme,a prevalente segnale di tipo idrico,ma con componente sovraidrica nodulare di circa 3 cm,che presenta discreto enhancement post- contrastografico,come le pareti della cisti stessa. Tale formazione,inferiormente,giunge fino alla fascia mesorettale sinistra appena ispessita da esiti chirurgici. Reperto non univoco,anche compatibile con recidiva annessiale sinistra anche in virtù dell'anamnesi e della negatività dell'indagine TC di marzo 2012.
Un’altra RMN senza contraso effettuata la settimana scorsa ha dato questo esito:
Linfonodi :Non linfoadenopatie addominali superiori. Pericentimetrici elementi linfodonali a sede inguinale bilateralmente (11 mm)
Peritoneo: Non si apprezzano falde liquide nell'addome superiore né nello scavo pelvico.
Pelvi: utero di dimensioni regolari per l'età(DL 45 mm)a intensità di segnale inomogenea per evidenza di alcune formazioni miomatose intramurali, di cui la maggiore a corpo (15 mm) a sede paramediana sx. A sede annessiale sx ,si apprezza formazione cistica complessa delle dimensioni di circa 40x52x42 mm(APxLLxCC) che mostra setti interni ed irregolare componente solida parietale. Formazione cistica a sede annessiale dx (18mm). La cisti, considerando le due RMN dove si trova , vicino all'ovaio o all'intestino? L'oncologo che segue mamma vedendo la prima RMN ha detto che si deve operare al più presto.Il ginecologo ha detto che al momento dell'operazione dovrà essere presente anche un chirurgo perché la cisti potrebbe essere attaccata all'intestino. Cosa ne pensate? Ma è davvero così rischioso operare una persona di 82 anni anche se non ha problemi di cuore o diabete? Se non operassimo mamma che potrebbe succedere? Noi figli siamo molto preoccupati e confusi perché non sappiamo cosa è meglio per nostra madre, non vorremmo che succedesse qualcosa sottoponendola all'operazione, d'altra parte se non la facessimo operare non sappiamo cosa potrebbe poi succedere. Vi prego di rispondermi al più presto.
Grazie e cordiali saluti
[#1]
Dalla descrizione accurata , penserei ad una recidiva localizzata in sede ovarica o paraovarica, del carcinoma del sigma -retto .
La valutazione clinica in previsione di una anestesia per un eventuale intervento chirurgico , è compito del COLLEGA Anestesista.
E' molto difficile esprimere un consiglio non conoscendo le condizioni cliniche della paziente, le eventuali difficoltà chirurgiche che potrebbero insorgere in una paziente già trattata per neoplasia intestinale.
In questi casi si potrebbe prendere in considerazione , se possibile, un ciclo di chemioterapia neo adiuvante.
SALUTI
La valutazione clinica in previsione di una anestesia per un eventuale intervento chirurgico , è compito del COLLEGA Anestesista.
E' molto difficile esprimere un consiglio non conoscendo le condizioni cliniche della paziente, le eventuali difficoltà chirurgiche che potrebbero insorgere in una paziente già trattata per neoplasia intestinale.
In questi casi si potrebbe prendere in considerazione , se possibile, un ciclo di chemioterapia neo adiuvante.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Grazie per la risposta ,l'oncologo che la segue non ha fatto menzione di sottoporla a chemio, ma è orientato all'intervento chirurgico .I l fatto che è già stata operata aumenta i rischi? Scusi per le tante domande, ma siamo molto preoccupati che possa succedere qualcosa a mamma in seguito all'intervento, anche perché lei in questo momento non ha dolori ha solo delle perdite bianche molto abbondanti, mica sono collegabili a questa formazione annessiale?
grazie
grazie
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 12.7k visite dal 05/05/2013.
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