Menopausa?
Gentilissimo dottore ho effettuato esami del sangue:
T3. 2.75
T4 1.19
TSH. 4.3
FSH. 114
LH. 66.1
Prolattina 22.46
17-Beta estradiolo. 5
Progesterone. 0,26
Testosterone. 0,06
Non avendo il ciclo da 3 mesi ho effettuato visita ginecologica. È tutto nella norma ( muco filante)
Come mai dagli esami risulta che sono in menopausa mentre invece è tutto a posto? Perchè ho il ciclo bloccato? Grazie
T3. 2.75
T4 1.19
TSH. 4.3
FSH. 114
LH. 66.1
Prolattina 22.46
17-Beta estradiolo. 5
Progesterone. 0,26
Testosterone. 0,06
Non avendo il ciclo da 3 mesi ho effettuato visita ginecologica. È tutto nella norma ( muco filante)
Come mai dagli esami risulta che sono in menopausa mentre invece è tutto a posto? Perchè ho il ciclo bloccato? Grazie
[#1]
Il suo ciclo è bloccato da tre mesi perchè i suoi valori ormonali sono alterati: FSH (alto) e 17 beta estradiolo (basso) e nel suo caso indicano che si sta avviando verso la menopausa.
Sottolineo si sta avviando, perchè sono solo tre mesi che le manca il ciclo, e per poter stabilie che una donna è andata definitivamente in menopausa devono passare almeno 12 mesi consecutivi senza le mestruazioni.
Un singolo dosaggio ormonale non può essere preso in considerazione per stabilire che si è andate in menopausa,
E' solo una "fotografia" di quell'istante in cui ha eseguto il prelievo e finchè non si è verificata anche la mancanza del ciclo per un anno consecutivo, non si può parlare di menopausa, perchè improvvisamente i livelli ormonali possono variare e il ciclo si può ripresentare.
Per cui lei in base a quello che ha riportato, si dovrebbe trovare in una fase premenopausale e la presenza del muco filante che riferisce, potrebbe stare ad indicare che le ritornerà il ciclo.
Un cordiale saluto
Sottolineo si sta avviando, perchè sono solo tre mesi che le manca il ciclo, e per poter stabilie che una donna è andata definitivamente in menopausa devono passare almeno 12 mesi consecutivi senza le mestruazioni.
Un singolo dosaggio ormonale non può essere preso in considerazione per stabilire che si è andate in menopausa,
E' solo una "fotografia" di quell'istante in cui ha eseguto il prelievo e finchè non si è verificata anche la mancanza del ciclo per un anno consecutivo, non si può parlare di menopausa, perchè improvvisamente i livelli ormonali possono variare e il ciclo si può ripresentare.
Per cui lei in base a quello che ha riportato, si dovrebbe trovare in una fase premenopausale e la presenza del muco filante che riferisce, potrebbe stare ad indicare che le ritornerà il ciclo.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Vincenza De Falco, Ginecologa, Roma
www.menopausaserena.org
[#3]
Se il ginecologo o lei stessa ha osservato la presenza di muco filante e trasparente cioè il muco ovulatorio, e magari avverte anche dei sintomi come se stesse per ritornare la mestruazione,il ciclo potrebbe ripresentarsi dopo un paio di settimane.
Quindi si può anche aspettare se si è vista la presenza del muco ovulatorio, ma chieda comunque conferma a questo proposito al suo ginecologo.
Quindi si può anche aspettare se si è vista la presenza del muco ovulatorio, ma chieda comunque conferma a questo proposito al suo ginecologo.
[#4]
Ex utente
Si, il ginecologo mi ha detto che mi dovrebbero ritornare però mi fa fare il test of map ( farlutal). Mi ha anche detto che se nel frattempo mi dovessero tornare di sospendere immediatamente il medicinale.
Adesso io però ho dei dubbi in quanto sento come se mi dovessero tornare e non vorrei prendere il medicinale per niente. Cosa mi consiglia? Grazie.
Adesso io però ho dei dubbi in quanto sento come se mi dovessero tornare e non vorrei prendere il medicinale per niente. Cosa mi consiglia? Grazie.
[#5]
Potrebbe aspettare qualche altro giorno per vedere se il ciclo torna spontaneamente.
Comunichi comunque questi suoi dubbi anche al suo ginecologo, noi attraverso un consulto on line non possiamo dare suggerimenti o consigli volti a sostituire o cambiare le decisioni del suo medico curante, per il suo bene, in quanto non conosciamo nei dettagli la sua storia personale e non abbiamo avuto la possibilità di visitarla.
Un cordiale saluto.
Comunichi comunque questi suoi dubbi anche al suo ginecologo, noi attraverso un consulto on line non possiamo dare suggerimenti o consigli volti a sostituire o cambiare le decisioni del suo medico curante, per il suo bene, in quanto non conosciamo nei dettagli la sua storia personale e non abbiamo avuto la possibilità di visitarla.
Un cordiale saluto.
[#10]
Allora potrà leggere gli effetti indesiderati che potrebbe provocare questo farmaco facendo una ricerca su internet.
Basta digitare il nome del farmaco e potrà trovare la scheda tecnica con tutte le informazioni.
TUTTI i farmaci hanno dei potenziali effetti indesiderati.
E lei lo sa.
Immagino che avrà già preso in vita sua almeno un farmaco.....che cosa teme in questo caso?
Basta digitare il nome del farmaco e potrà trovare la scheda tecnica con tutte le informazioni.
TUTTI i farmaci hanno dei potenziali effetti indesiderati.
E lei lo sa.
Immagino che avrà già preso in vita sua almeno un farmaco.....che cosa teme in questo caso?
[#11]
Ex utente
Soffro di mal di testa con aura. Mi sono capitati due episodi importanti nel corso di anni. Una volta per un secondo non ho visto più niente, un'altra volta per circa venti minuti vedovo luci con girandole....
Ai tempi prendevo la pillola, dopo il secondo episodio il ginecologo me l'ha fatta sospendere. Adesso mi dice che posso prendere questo farmaco e di stare tranquilla che non porta mal di testa...Io non mi preoccupo del mal di testa , se mi dovesse venire pazienza sopporto, ma della vista , ho paura di provare ancora questi sintomi.
Ai tempi prendevo la pillola, dopo il secondo episodio il ginecologo me l'ha fatta sospendere. Adesso mi dice che posso prendere questo farmaco e di stare tranquilla che non porta mal di testa...Io non mi preoccupo del mal di testa , se mi dovesse venire pazienza sopporto, ma della vista , ho paura di provare ancora questi sintomi.
[#12]
Cara signora,
i progestinici in generale, come quello che le ha consigliato di assumere il suo ginecologo per farle ritornare la mestruazione, hanno come potenziale effetto indesiderato quello di poter far comparire l’emicrania
.
Nel suo caso è possibile che si ripresentino gli stessi sintomi dell’emicrania con aura, ma questo non è possibile prevederlo e comunque non è detto che si verifichino.
Il suo ginecologo sicuramente conoscendola, avendole fatto fare degli esami specifici, ed essendo al corrente della sua storia passata, avrà valutato nel suo caso i rischi e i benefici di questa terapia, comunque adeguata qualora il ciclo non si dovesse ripresentare spontaneamente.
Per cui si rassereni, si affidi con fiducia al suo ginecologo, e non esiti a contattarlo se dovesse avere ancora dei dubbi.
i progestinici in generale, come quello che le ha consigliato di assumere il suo ginecologo per farle ritornare la mestruazione, hanno come potenziale effetto indesiderato quello di poter far comparire l’emicrania
.
Nel suo caso è possibile che si ripresentino gli stessi sintomi dell’emicrania con aura, ma questo non è possibile prevederlo e comunque non è detto che si verifichino.
Il suo ginecologo sicuramente conoscendola, avendole fatto fare degli esami specifici, ed essendo al corrente della sua storia passata, avrà valutato nel suo caso i rischi e i benefici di questa terapia, comunque adeguata qualora il ciclo non si dovesse ripresentare spontaneamente.
Per cui si rassereni, si affidi con fiducia al suo ginecologo, e non esiti a contattarlo se dovesse avere ancora dei dubbi.
[#15]
Ex utente
Perché dice che si possono riavere questi attacchi di mal di testa con aura. Nel 2008 dopo il secondo episodio importante di mal di testa( girandole con luci) ho effettuato TC Celebrale questo l'esito:
l'esame TC celebrale , eseguito in scansioni di base e dopo iniezione e.v. di m.d.c. organo-iodato idrosolubile (100 ml di Ioversolo 300 mg/ ml), attualmente non evidenzia significative alterazioni tomodensitometriche focali a carico delle strutture nervose sotto- e sopra- tentoriali.
Le strutture anatomiche della linea mediana sono in asse.
La morfo-volumetria del sistema ventricolare appare nei limiti della norma,pur rilevandosi minima asimmetria dei corni frontali dei ventricoli laterali.
Si segnala modesta ectasia dell'arteria vertebrale sn, che sembra improntare ventralmente il tronco encefalico.
Cosa ne pensa di questo referto?
A quale dottore devo dare retta?
Sono confusa.
l'esame TC celebrale , eseguito in scansioni di base e dopo iniezione e.v. di m.d.c. organo-iodato idrosolubile (100 ml di Ioversolo 300 mg/ ml), attualmente non evidenzia significative alterazioni tomodensitometriche focali a carico delle strutture nervose sotto- e sopra- tentoriali.
Le strutture anatomiche della linea mediana sono in asse.
La morfo-volumetria del sistema ventricolare appare nei limiti della norma,pur rilevandosi minima asimmetria dei corni frontali dei ventricoli laterali.
Si segnala modesta ectasia dell'arteria vertebrale sn, che sembra improntare ventralmente il tronco encefalico.
Cosa ne pensa di questo referto?
A quale dottore devo dare retta?
Sono confusa.
[#16]
Cara signora,
indipendentemente dal referto della TAC che riporta io credo che i motivi dei suoi dubbi siano sostanzialmente questi:
il problema dell’emicrania con aura e la somministrazione di estro progestinici (pillola, cerotto, anello contraccettivo, o terapia ormonale sostitutiva per la menopausa) è legato all’aumento del rischio tromboembolico oltre al fatto che chi soffre di questa patologia può facilmente avere, se li assume, un’esacerbazione dei sintomi di questa malattia, e per questi motivi gli estro progestinici sono controindicati nelle donne che soffrono di emicrania con aura.
I progestinici invece (quindi senza estrogeni) sono maggiormente tollerati da chi è affetto da questa patologia, esiste lo stesso un aumento del rischio di tromboembolico, e vengono consigliati sia come forma di contraccezione (minipillola, IUD medicato al progesterone) o come terapia in caso di cicli irregolari, e/o abbondanti che si possono verificare nel periodo premenopausale ad esempio, o anche per far ritornare il ciclo nel momento in cui questo non compare, come nel suo caso.
Il MAP test, cioè la somministrazione del medrossiprogesterone acetato che le ha prescritto il suo ginecologo, in genere fa tornare il ciclo qualora esiste un sufficiente livello di estrogeni, poi una volta tornate le mestruazioni il passo successivo è in genere quello di prescrivere ad esempio una pillola o sempre un progestinico a cicli per alcuni giorni al mese per regolarizzare le mestruazioni.
Le linee guida internazionali hanno stabilito una controindicazione assoluta per gli estro progestinici e una controindicazione relativa per i progestinici (senza estrogeni) nei soggetti affetti da emicrania con aura, in relazione all’aumento del rischio di eventi trombo embolici.
Tutti i tipi di terapie che contengono estrogeni come la pillola o la terapia ormonale sostitutiva della menopausa sono quindi assolutamente controindicate.
Se lei avrà dei disturbi legati alla menopausa come vampate, alterazioni dell’umore, secchezza vaginale, osteoporosi, si potrà pensare eventualmente a tipi di terapie alternative che non contengano estrogeni.
Ora io non conosco nei dettagli la sua storia, e non so quali sono le prospettive terapeutiche che ha deciso per lei il suo ginecologo, quindi non posso fornirle una soluzione ai dubbi che ha attraverso questo consulto on line ovviamente, ma posso darle un suggerimento, oltre a tutte le informazioni che le ho già fornito:
in questi casi il ginecologo e il medico curante ma anche il neurologo, devono comunicare tra loro e confrontarsi per decidere cosa è meglio fare nel suo caso specifico, tenendo presenti i rischi e i benefici di eventuali terapie, valutando attraverso opportune analisi il suo personale rischio di malattie tromboemboliche, valutando le sue eventuali abitudini e stili di vita errati come fumo, sovrappeso, alimentazione scorretta, sedentarietà,ecc., familiarità per rischio di episodi trombo embolici o altro, eventuali patologie associate, e altro ancora.
Tutto questo lo devono fare i vari medici che la stanno seguendo, che dopo essersi confrontati e aver stabilito quale è la decisione migliore, potranno dirle se può o non può fare un tipo di terapia, e se la può fare quale tipo può fare.
Solo così la situazione potrà essere chiara e si eviteranno tutte queste contraddizioni che hanno come unico risultato quello di crearle tutti questi dubbi e incertezze.
Suggerisca quindi al suo medico curante, al suo ginecologo, al suo neurologo di confrontarsi tra loro, per aiutarla a capire cosa deve e cosa è meglio fare, senza crearle paure, confusione o timori che derivano dai loro vari e contraddittori suggerimenti.
Sperando di esserle stata in qualche modo di aiuto, nonostante i limiti del consulto on line le invio un caro saluto.
indipendentemente dal referto della TAC che riporta io credo che i motivi dei suoi dubbi siano sostanzialmente questi:
il problema dell’emicrania con aura e la somministrazione di estro progestinici (pillola, cerotto, anello contraccettivo, o terapia ormonale sostitutiva per la menopausa) è legato all’aumento del rischio tromboembolico oltre al fatto che chi soffre di questa patologia può facilmente avere, se li assume, un’esacerbazione dei sintomi di questa malattia, e per questi motivi gli estro progestinici sono controindicati nelle donne che soffrono di emicrania con aura.
I progestinici invece (quindi senza estrogeni) sono maggiormente tollerati da chi è affetto da questa patologia, esiste lo stesso un aumento del rischio di tromboembolico, e vengono consigliati sia come forma di contraccezione (minipillola, IUD medicato al progesterone) o come terapia in caso di cicli irregolari, e/o abbondanti che si possono verificare nel periodo premenopausale ad esempio, o anche per far ritornare il ciclo nel momento in cui questo non compare, come nel suo caso.
Il MAP test, cioè la somministrazione del medrossiprogesterone acetato che le ha prescritto il suo ginecologo, in genere fa tornare il ciclo qualora esiste un sufficiente livello di estrogeni, poi una volta tornate le mestruazioni il passo successivo è in genere quello di prescrivere ad esempio una pillola o sempre un progestinico a cicli per alcuni giorni al mese per regolarizzare le mestruazioni.
Le linee guida internazionali hanno stabilito una controindicazione assoluta per gli estro progestinici e una controindicazione relativa per i progestinici (senza estrogeni) nei soggetti affetti da emicrania con aura, in relazione all’aumento del rischio di eventi trombo embolici.
Tutti i tipi di terapie che contengono estrogeni come la pillola o la terapia ormonale sostitutiva della menopausa sono quindi assolutamente controindicate.
Se lei avrà dei disturbi legati alla menopausa come vampate, alterazioni dell’umore, secchezza vaginale, osteoporosi, si potrà pensare eventualmente a tipi di terapie alternative che non contengano estrogeni.
Ora io non conosco nei dettagli la sua storia, e non so quali sono le prospettive terapeutiche che ha deciso per lei il suo ginecologo, quindi non posso fornirle una soluzione ai dubbi che ha attraverso questo consulto on line ovviamente, ma posso darle un suggerimento, oltre a tutte le informazioni che le ho già fornito:
in questi casi il ginecologo e il medico curante ma anche il neurologo, devono comunicare tra loro e confrontarsi per decidere cosa è meglio fare nel suo caso specifico, tenendo presenti i rischi e i benefici di eventuali terapie, valutando attraverso opportune analisi il suo personale rischio di malattie tromboemboliche, valutando le sue eventuali abitudini e stili di vita errati come fumo, sovrappeso, alimentazione scorretta, sedentarietà,ecc., familiarità per rischio di episodi trombo embolici o altro, eventuali patologie associate, e altro ancora.
Tutto questo lo devono fare i vari medici che la stanno seguendo, che dopo essersi confrontati e aver stabilito quale è la decisione migliore, potranno dirle se può o non può fare un tipo di terapia, e se la può fare quale tipo può fare.
Solo così la situazione potrà essere chiara e si eviteranno tutte queste contraddizioni che hanno come unico risultato quello di crearle tutti questi dubbi e incertezze.
Suggerisca quindi al suo medico curante, al suo ginecologo, al suo neurologo di confrontarsi tra loro, per aiutarla a capire cosa deve e cosa è meglio fare, senza crearle paure, confusione o timori che derivano dai loro vari e contraddittori suggerimenti.
Sperando di esserle stata in qualche modo di aiuto, nonostante i limiti del consulto on line le invio un caro saluto.
[#17]
Ex utente
Gentilissima dottoressa grazie per la sua risposta.
1) Per il momento essendo confusa ho deciso di aspettare fino a metà maggio con la speranza che il ciclo mi torni da solo, se non sarà così prenderò il farlutal che ne pensa?
2) Ci sono altri esami che mi consiglia di fare per rischio di malattie tromboemboliche?
3) Non mi dica di mettere a confronto i vari medici in quanto il medico di base si offenderebbe. Pensi che non si fida del mio ginecologo di lunga data, allora per farlo contento sono andata da un altro ginecologo da lui consigliato. È proprio questo ginecologo che mi ha dato il farlutal.
Quando sono ritornata da lui, come al solito era contrario, mi disse che la decisione era mia. È per questo che sono confusa.....se non mi diceva niente avrei subito iniziato la cura del ginecologo....
4) il ginecologo di lunga data già 2 anni fa mi aveva consigliato la cerazette che io non presi per confusione.....
Molte grazie per la sua comprensione.
1) Per il momento essendo confusa ho deciso di aspettare fino a metà maggio con la speranza che il ciclo mi torni da solo, se non sarà così prenderò il farlutal che ne pensa?
2) Ci sono altri esami che mi consiglia di fare per rischio di malattie tromboemboliche?
3) Non mi dica di mettere a confronto i vari medici in quanto il medico di base si offenderebbe. Pensi che non si fida del mio ginecologo di lunga data, allora per farlo contento sono andata da un altro ginecologo da lui consigliato. È proprio questo ginecologo che mi ha dato il farlutal.
Quando sono ritornata da lui, come al solito era contrario, mi disse che la decisione era mia. È per questo che sono confusa.....se non mi diceva niente avrei subito iniziato la cura del ginecologo....
4) il ginecologo di lunga data già 2 anni fa mi aveva consigliato la cerazette che io non presi per confusione.....
Molte grazie per la sua comprensione.
[#18]
Carissima,
si rilegga con attenzione tutte le risposte che ho già dato alle sue domande e si accorgerà che ho già risposto a quello che continua a chiedermi.
Voglio comunque continuare ad aiutarla e le riassumo io, per facilitarle il compito tutto quello che le ho già detto.
Lei chiede:
<<<1) Per il momento essendo confusa ho deciso di aspettare fino a metà maggio con la speranza che il ciclo mi torni da solo, se non sarà così prenderò il farlutal che ne pensa?<<
Ho già risposto:
in replica # 3 :
<<<<Se il ginecologo o lei stessa ha osservato la presenza di muco filante e trasparente cioè il muco ovulatorio, e magari avverte anche dei sintomi come se stesse per ritornare la mestruazione,il ciclo potrebbe ripresentarsi dopo un paio di settimane.
Quindi si può anche aspettare se si è vista la presenza del muco ovulatorio, ma chieda comunque conferma a questo proposito al suo ginecologo<<<<.
In replica # 5:
<<<Potrebbe aspettare qualche altro giorno per vedere se il ciclo torna spontaneamente.
Comunichi comunque questi suoi dubbi anche al suo ginecologo, noi attraverso un consulto on line non possiamo dare suggerimenti o consigli volti a sostituire o cambiare le decisioni del suo medico curante, per il suo bene, in quanto non conosciamo nei dettagli la sua storia personale e non abbiamo avuto la possibilità di visitarla.<<<<
E in replica # 16
<<< Il MAP test, cioè la somministrazione del medrossiprogesterone acetato che le ha prescritto il suo ginecologo, in genere fa tornare il ciclo qualora esiste un sufficiente livello di estrogeni, poi una volta tornate le mestruazioni il passo successivo è in genere quello di prescrivere ad esempio una pillola o sempre un progestinico a cicli per alcuni giorni al mese per regolarizzare le mestruazioni.
Le linee guida internazionali hanno stabilito una controindicazione assoluta per gli estro progestinici e una controindicazione relativa per i progestinici (senza estrogeni) nei soggetti affetti da emicrania con aura, in relazione all’aumento del rischio di eventi trombo embolici.
Tutti i tipi di terapie che contengono estrogeni come la pillola o la terapia ormonale sostitutiva della menopausa sono quindi assolutamente controindicate.
Se lei avrà dei disturbi legati alla menopausa come vampate, alterazioni dell’umore, secchezza vaginale, osteoporosi, si potrà pensare eventualmente a tipi di terapie alternative che non contengano estrogeni.
Ora io non conosco nei dettagli la sua storia, e non so quali sono le prospettive terapeutiche che ha deciso per lei il suo ginecologo, quindi non posso fornirle una soluzione ai dubbi che ha attraverso questo consulto on line ovviamente<<<<
Aggiungo ora: il suo ginecologo le ha detto che cosa intende fare dopo che avrà fatto il MAP test con il Farlutal ?
Le ho già detto nelle repliche precedenti che: 1) gli estrogeni sono controindicati assolutamente secondo le linee guida in chi soffre di emicrania con aura, 2) quello che si potrebbe fare dopo aver fatto il MAP test, 3) ed eventualmente quello che si potrebbe fare una volta andate in menopausa qualora ci fossero sintomi importanti (terapie senza estrogeni)
Se il suo ginecologo non le ha detto nulla, gli chieda perché le fa fare il MAP test, cosa intende farle fare dopo e perchè.
Poi lei aggiunge:
<<<2) Ci sono altri esami che mi consiglia di fare per rischio di malattie tromboemboliche?<<<
Ho già risposto:
in replica # 12:
<<<Il suo ginecologo sicuramente conoscendola, avendole fatto fare degli esami specifici, ed essendo al corrente della sua storia passata, avrà valutato nel suo caso i rischi e i benefici di questa terapia, comunque adeguata qualora il ciclo non si dovesse ripresentare spontaneamente.<<<
Aggiungo ora, che prima di tutto - non so se ne rende conto - io non so quali esami ha già fatto, in ogni caso NON posso suggerirle io, quali esami deve fare attraverso il consulto on line, questo lo deve fare il suo medico curante o il suo ginecologo o il suo neurologo.
In linea generale posso solo dirle che ci sono delle analisi del sangue che valutano l’assetto emocoagulativo come ad es PT,PTT, fibrinogeno, antitrombina III, proteina C, proteina S, omocisteina ed altre ancora, che ripeto deve valutare e prescrivere il suo medico, e comunque la sua eventuale predisposizione ai fenomeni di tromboembolismo va valutata non solo attraverso le analisi, ma anche attraverso l’anamnesi e altro, che deve fare, ripeto ancora una volta, il suo medico curante.
Poi lei aggiunge ancora:
<<<3) Non mi dica di mettere a confronto i vari medici in quanto il medico di base si offenderebbe. Pensi che non si fida del mio ginecologo di lunga data, allora per farlo contento sono andata da un altro ginecologo da lui consigliato. È proprio questo ginecologo che mi ha dato il farlutal.
Quando sono ritornata da lui, come al solito era contrario, mi disse che la decisione era mia. È per questo che sono confusa.....se non mi diceva niente avrei subito iniziato la cura del ginecologo....<<<
<<<4) il ginecologo di lunga data già 2 anni fa mi aveva consigliato la cerazette che io non presi per confusione.....<<<
Cara signora, io le ho consigliato di suggerire al suo medico la cosa più ragionevole e corretta da fare e che normalmente dovrebbe accadere fra i vari medici che hanno in cura una persona, spiegandole dettagliatamente i motivi per cui devono farla, per cui l’ho detto e lo RIBADISCO ancora, quello che ho scritto in replica 16:
<<<< il ginecologo e il medico curante ma anche il neurologo, devono comunicare tra loro e confrontarsi per decidere cosa è meglio fare nel suo caso specifico, tenendo presenti i rischi e i benefici di eventuali terapie, valutando attraverso opportune analisi il suo personale rischio di malattie tromboemboliche, valutando le sue eventuali abitudini e stili di vita errati come fumo, sovrappeso, alimentazione scorretta, sedentarietà,ecc., familiarità per rischio di episodi trombo embolici o altro, eventuali patologie associate, e altro ancora.
Tutto questo lo devono fare i vari medici che la stanno seguendo, che dopo essersi confrontati e aver stabilito quale è la decisione migliore, potranno dirle se può o non può fare un tipo di terapia, e se la può fare quale tipo può fare.
Solo così la situazione potrà essere chiara e si eviteranno tutte queste contraddizioni che hanno come unico risultato quello di crearle tutti questi dubbi e incertezze.
Suggerisca quindi al suo medico curante, al suo ginecologo, al suo neurologo di confrontarsi tra loro, per aiutarla a capire cosa deve e cosa è meglio fare, senza crearle paure, confusione o timori che derivano dai loro vari e contraddittori suggerimenti.<<<
Carissima signora, il confronto fra i vari medici è fondamentale, si possono avere opinioni diverse ovviamente, che vanno risolte attenendosi alle linee guida e traendo delle conclusioni comuni per l’orientamento terapeutico migliore per la paziente in base alle sue caratteristiche specifiche, o per decidere che magari non è indicato nessun tipo di terapia.
Il consulto tra medici per discutere su un caso di una paziente è un'usanza molto antica e molto praticata nei tempi passati.
Si usa comunque consultarsi fra medici anche adesso, ai nostri giorni.
Richiedere, o meglio ricordare se preferisce, al suo medico curante di confrontarsi con il ginecologo, quindi secondo me non può essere considerata un’offesa, e mi meraviglio che il suo medico curante, non si sia già confrontato di sua iniziativa con questo Collega che conosce ed è da lui stesso stato consigliato.
Comunque lei è ovviamente liberissima di fare quello che crede
Ho risposto alla sua richiesta di consulto iniziale e anche a tutte le sue successive domande, non ho altro da aggiungere in proposito, le invio un cordialissimo saluto e, visto che oggi è sabato, le auguro un buon fine settimana:-)
si rilegga con attenzione tutte le risposte che ho già dato alle sue domande e si accorgerà che ho già risposto a quello che continua a chiedermi.
Voglio comunque continuare ad aiutarla e le riassumo io, per facilitarle il compito tutto quello che le ho già detto.
Lei chiede:
<<<1) Per il momento essendo confusa ho deciso di aspettare fino a metà maggio con la speranza che il ciclo mi torni da solo, se non sarà così prenderò il farlutal che ne pensa?<<
Ho già risposto:
in replica # 3 :
<<<<Se il ginecologo o lei stessa ha osservato la presenza di muco filante e trasparente cioè il muco ovulatorio, e magari avverte anche dei sintomi come se stesse per ritornare la mestruazione,il ciclo potrebbe ripresentarsi dopo un paio di settimane.
Quindi si può anche aspettare se si è vista la presenza del muco ovulatorio, ma chieda comunque conferma a questo proposito al suo ginecologo<<<<.
In replica # 5:
<<<Potrebbe aspettare qualche altro giorno per vedere se il ciclo torna spontaneamente.
Comunichi comunque questi suoi dubbi anche al suo ginecologo, noi attraverso un consulto on line non possiamo dare suggerimenti o consigli volti a sostituire o cambiare le decisioni del suo medico curante, per il suo bene, in quanto non conosciamo nei dettagli la sua storia personale e non abbiamo avuto la possibilità di visitarla.<<<<
E in replica # 16
<<< Il MAP test, cioè la somministrazione del medrossiprogesterone acetato che le ha prescritto il suo ginecologo, in genere fa tornare il ciclo qualora esiste un sufficiente livello di estrogeni, poi una volta tornate le mestruazioni il passo successivo è in genere quello di prescrivere ad esempio una pillola o sempre un progestinico a cicli per alcuni giorni al mese per regolarizzare le mestruazioni.
Le linee guida internazionali hanno stabilito una controindicazione assoluta per gli estro progestinici e una controindicazione relativa per i progestinici (senza estrogeni) nei soggetti affetti da emicrania con aura, in relazione all’aumento del rischio di eventi trombo embolici.
Tutti i tipi di terapie che contengono estrogeni come la pillola o la terapia ormonale sostitutiva della menopausa sono quindi assolutamente controindicate.
Se lei avrà dei disturbi legati alla menopausa come vampate, alterazioni dell’umore, secchezza vaginale, osteoporosi, si potrà pensare eventualmente a tipi di terapie alternative che non contengano estrogeni.
Ora io non conosco nei dettagli la sua storia, e non so quali sono le prospettive terapeutiche che ha deciso per lei il suo ginecologo, quindi non posso fornirle una soluzione ai dubbi che ha attraverso questo consulto on line ovviamente<<<<
Aggiungo ora: il suo ginecologo le ha detto che cosa intende fare dopo che avrà fatto il MAP test con il Farlutal ?
Le ho già detto nelle repliche precedenti che: 1) gli estrogeni sono controindicati assolutamente secondo le linee guida in chi soffre di emicrania con aura, 2) quello che si potrebbe fare dopo aver fatto il MAP test, 3) ed eventualmente quello che si potrebbe fare una volta andate in menopausa qualora ci fossero sintomi importanti (terapie senza estrogeni)
Se il suo ginecologo non le ha detto nulla, gli chieda perché le fa fare il MAP test, cosa intende farle fare dopo e perchè.
Poi lei aggiunge:
<<<2) Ci sono altri esami che mi consiglia di fare per rischio di malattie tromboemboliche?<<<
Ho già risposto:
in replica # 12:
<<<Il suo ginecologo sicuramente conoscendola, avendole fatto fare degli esami specifici, ed essendo al corrente della sua storia passata, avrà valutato nel suo caso i rischi e i benefici di questa terapia, comunque adeguata qualora il ciclo non si dovesse ripresentare spontaneamente.<<<
Aggiungo ora, che prima di tutto - non so se ne rende conto - io non so quali esami ha già fatto, in ogni caso NON posso suggerirle io, quali esami deve fare attraverso il consulto on line, questo lo deve fare il suo medico curante o il suo ginecologo o il suo neurologo.
In linea generale posso solo dirle che ci sono delle analisi del sangue che valutano l’assetto emocoagulativo come ad es PT,PTT, fibrinogeno, antitrombina III, proteina C, proteina S, omocisteina ed altre ancora, che ripeto deve valutare e prescrivere il suo medico, e comunque la sua eventuale predisposizione ai fenomeni di tromboembolismo va valutata non solo attraverso le analisi, ma anche attraverso l’anamnesi e altro, che deve fare, ripeto ancora una volta, il suo medico curante.
Poi lei aggiunge ancora:
<<<3) Non mi dica di mettere a confronto i vari medici in quanto il medico di base si offenderebbe. Pensi che non si fida del mio ginecologo di lunga data, allora per farlo contento sono andata da un altro ginecologo da lui consigliato. È proprio questo ginecologo che mi ha dato il farlutal.
Quando sono ritornata da lui, come al solito era contrario, mi disse che la decisione era mia. È per questo che sono confusa.....se non mi diceva niente avrei subito iniziato la cura del ginecologo....<<<
<<<4) il ginecologo di lunga data già 2 anni fa mi aveva consigliato la cerazette che io non presi per confusione.....<<<
Cara signora, io le ho consigliato di suggerire al suo medico la cosa più ragionevole e corretta da fare e che normalmente dovrebbe accadere fra i vari medici che hanno in cura una persona, spiegandole dettagliatamente i motivi per cui devono farla, per cui l’ho detto e lo RIBADISCO ancora, quello che ho scritto in replica 16:
<<<< il ginecologo e il medico curante ma anche il neurologo, devono comunicare tra loro e confrontarsi per decidere cosa è meglio fare nel suo caso specifico, tenendo presenti i rischi e i benefici di eventuali terapie, valutando attraverso opportune analisi il suo personale rischio di malattie tromboemboliche, valutando le sue eventuali abitudini e stili di vita errati come fumo, sovrappeso, alimentazione scorretta, sedentarietà,ecc., familiarità per rischio di episodi trombo embolici o altro, eventuali patologie associate, e altro ancora.
Tutto questo lo devono fare i vari medici che la stanno seguendo, che dopo essersi confrontati e aver stabilito quale è la decisione migliore, potranno dirle se può o non può fare un tipo di terapia, e se la può fare quale tipo può fare.
Solo così la situazione potrà essere chiara e si eviteranno tutte queste contraddizioni che hanno come unico risultato quello di crearle tutti questi dubbi e incertezze.
Suggerisca quindi al suo medico curante, al suo ginecologo, al suo neurologo di confrontarsi tra loro, per aiutarla a capire cosa deve e cosa è meglio fare, senza crearle paure, confusione o timori che derivano dai loro vari e contraddittori suggerimenti.<<<
Carissima signora, il confronto fra i vari medici è fondamentale, si possono avere opinioni diverse ovviamente, che vanno risolte attenendosi alle linee guida e traendo delle conclusioni comuni per l’orientamento terapeutico migliore per la paziente in base alle sue caratteristiche specifiche, o per decidere che magari non è indicato nessun tipo di terapia.
Il consulto tra medici per discutere su un caso di una paziente è un'usanza molto antica e molto praticata nei tempi passati.
Si usa comunque consultarsi fra medici anche adesso, ai nostri giorni.
Richiedere, o meglio ricordare se preferisce, al suo medico curante di confrontarsi con il ginecologo, quindi secondo me non può essere considerata un’offesa, e mi meraviglio che il suo medico curante, non si sia già confrontato di sua iniziativa con questo Collega che conosce ed è da lui stesso stato consigliato.
Comunque lei è ovviamente liberissima di fare quello che crede
Ho risposto alla sua richiesta di consulto iniziale e anche a tutte le sue successive domande, non ho altro da aggiungere in proposito, le invio un cordialissimo saluto e, visto che oggi è sabato, le auguro un buon fine settimana:-)
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 35.6k visite dal 19/04/2013.
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