Alla cortese attenzione della Dott.ssa Pontello

Gent. ma Dott.ssa Pontello,
Ho 39 anni e da circa quattro soffro di quella che hanno definito "sindrome uretrale", che mi causa bruciori nel tratto esterno dell'uretra dopo la minzione e, spesso anche indifferentemente durante la giornata.Mi sono sottoposta a svariate cure tra cui: cicli di fermenti lattici e Cranberry, cicli di antibiotici , Urovaxom. E ho fatto i seguenti accertamenti:
- Urino colture, sempre negative (le ho ripetute tante volte in questo lungo periodo, in periodi diversi del ciclo: risultano sempre negative, di solito però riscontrano la presenza di leucociti e un ph un po' elevato 5.5,5.9)
- Esame citologico urine, negativo
- Tampone uretrale, di cui uno con metodo PCR per mycoplasmi , negativo
- Esame urine con ricerca PCR per chlamidya, negativo
- Infine ho effettuato una cistoscopia, la quale risulta negativa ma evidenzia
che la mia uretra e' contratta.
Data la negatività degli accertamentibatteriologici, l'ultimo consiglio dell'urologo è stato di
sospendere la pillola anticoncezionale e di provare delle applicazioni di Estrogyn crema localmente (per 10 giorni al mese) , perchè sostiene che in una donna della mia età questa "sindrome uretrale" è sovente messa in relazione con un lieve calo di estrogeni locali.
Attualmente i miei disturbi consistono in fastidio revalentemente uretrale ( bruciore e qualche fitta dopo la minzione, che si protraggono anche per mezz' ora) e talvolta bisogno frequente di urinaredi solitodisturbi sono presenti fino al momento dell'ovulazione per poi sparire quasi completamente fino all'arrivo delle mestruazioni.
Secondo gli urologi che ho consultato abbiamo tenatato tutto,
Vorrei sapere se ci sono altre terapie e/o accertamenti da
poter fare