Hpv 16 (cin ii-ciniii) e gardasil a 30 anni

Salve,
espongo velocemente il problema. Ho quasi 30 anni e a Maggio 2012 eseguo il mio primo hpv test in cui si rileva l'esito positivo per hpv a rischio oncogeno con diagnosi: "negativo per lesioni intrepiteliali o malignità. Presenza di alterazioni cellulari reattive associate con infiammazione. L'indagine per la valutazione del CINtec Citology Dual Stain Kit (Mtm Laboratoires) è risultata negativa. (Assenza iperespressione della proteina p16 e del marcatore di proliferazione ki-67)".
Effettuo una cura a base di ovuli e lavande (virustop) e a settembre ripeto il pap test con questo risultato:
"presenza di componente endocervicale/zona di trasformazione. Lesione intraepiteliale delle cellule squamose di basso grado (LSIL). Si consigliano ulteriori accertamenti. L'analisi qualitativa in biologia molecolare per l'identificazione di 100 genotipi di HPV è risultata positiva per il seguente ceppo: HPV 16 - rischio alto. L'indagine per la valutazione del CINtec Citology Dual Stain Kit (Mtm Laboratoires) è risultata negativa. (Assenza iperespressione della proteina p16 e del marcatore di proliferazione ki-67)"
A dicembre faccio il prelievo e la colposcopia, e l'esame istologico è il seguente:

Sede del prelievo: a) ore 3; b) ore 11
Notizie cliniche: LSIL + HPV 16.
Colp. TA1 (epitelio bianco sottile piatto periorifiziale); giunzione squamocolonnare visibile.
Descrizione macroscopica: a) n.1 frammento maggiore+minuti altri; b) n. 3 frammenti

Diagnosi istopatologica:
a) lembi superficiali di esocervice uterina sede di CIN2-CIN3 ed associata ad infezione da hpv. Le indagini immunoistochimiche e di morfologia molecolare hanno evidenziato ki-67 (clone mib-1) coerente con il quadro istologico ed espressione della P16.
b) Frammenti endocervicali con flogosi cronica e parziali aspetti di iperplasia micropapillare. Le indagini immunoistochimiche e di morfologia molecolare hanno evidenziato ki-67 (clone mib-1) coerente con il quadro istologico ed espressione focale della p16.

A seguito di questo esame, la mia ginecologa mi ha consigliato di effettuare la conizzazione dicendomi che non c'è alcun pericolo per eventuali future gravidanze e che il tessuto si rigenera. Mi ha anche detto che pur essendo il quadro abbastanza serio, il problema è risolvibilissimo. Nel frattempo mi ha anche prescritto un integratore alimentare, il Glucobetan, per stimolare le difese immunitarie.
Il fatto è che per avere un ulteriore parere, ho consultato un altro ginecoloco che prima ha avanzato dei dubbi sull'esito delle analisi (ha notato un aggravamento troppo repentino rispetto al primo esame di maggio) e poi mi ha consigliato di sottopormi a nuovi test, affermando che sono troppo giovane per un intervento di conizzazione e che sarebbe più opportuno procedere con il laser. La cosa che poi mi ha lasciata perplessa è che mi ha caldamente consigliato di sottopormi al vaccino con il Gardasil! A questo punto, qual è l'iter più corretto da seguire? Grazie.


[#1]
Dr. Marcello Sergio Ginecologo 14.7k 309
Difficile fare una valutazione complessiva on-line, ma nel suo caso potrebbe essere utile procedere con trattamento LEEP (di cui le allego un link che potrà esserle utile)

http://www.marcellosergio.it/news/trattamento-con-leep-non-determina-aumento-di-rischio-abortivo-o-parto-pretermine/

sicuramente meno invasivo della conizzazione e, da come riferisce, ugualmente efficace.
Riguardo la vaccinazione ritengo che non vi siano indicazioni ad eseguirla avendo lei contratto già il virus; il vaccino ha azione preventiva
saluti

Dr. Marcello SERGIO
Specialista in Ginecologia ed Ostetricia
www.marcellosergio.it
"La ginecologia a portata di donna"

[#2]
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
La ringrazio molto.
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