Fivet, ciclo spontaneo, utero unicorne
Salve, Ho 39 anni ed un figlio di tre.
L'anno scorso, all'esito di una gravidanza extrauterina ho subito l'asportazione della tuba sx.
Volendo tentare una nuova gravidanza, a seguito di isterosapingografia mi è stato diagnosticato "Utero unicorne a dx", senza ulteriore visualizzazione.
La laparoscopia effettuata in occasione dell'intervento di sapingectomia aveva invece evidenziato "tuba dx nella norma".
Una ulteriore ecografia in 3DE ha confermato l'utero unicorne e la presenza della tuba che, secondo il ginecologo, non comunica in cavità
Mi è stato quindi consigliato di procedere con una fivet.
Gli esami miei e di mio marito sono risultati ottimi.
Il mio AMH è pari a 3,18, l'estradiolo in 3 gg. 34, l'LH 9.1, l'FSH 7.7.
Ho sempre avuto ciclo regolare di 28 gg. ed in entrambe le precedenti gravidanze non ho avuto alcuna difficoltà a rimanere incinta.
Il medico del centro a cui mi sono rivolta, pur prospettandomi la possibilità di una FIVET SU CICLO SPONTANEO, mi ha suggerito di effettuare una stimolazione, a suo dire blanda, per produrre più ovociti.
Io vorrei tentare la fecondazione su ciclo spontaneo, anche perchè, per motivi personali, non ho intenzione di consentire la fecondazione di più di un ovocita.
Inoltre, ,per la malformazione uterina, sarebbe controindicato il trasfer di più di un embrione e quindi non mi pare ci sia molta differenza con quella su stimolazione.
Purtroppo però non ho i mezzi tecnici per capire in termini pratici le diffferenze tra i due metodi (i costi sono gli stessi) ed, in concreto, quale sia più adatta a me, dati i miei valori e le mie precedenti gravidanze.
Cari saluti e grazie.
L'anno scorso, all'esito di una gravidanza extrauterina ho subito l'asportazione della tuba sx.
Volendo tentare una nuova gravidanza, a seguito di isterosapingografia mi è stato diagnosticato "Utero unicorne a dx", senza ulteriore visualizzazione.
La laparoscopia effettuata in occasione dell'intervento di sapingectomia aveva invece evidenziato "tuba dx nella norma".
Una ulteriore ecografia in 3DE ha confermato l'utero unicorne e la presenza della tuba che, secondo il ginecologo, non comunica in cavità
Mi è stato quindi consigliato di procedere con una fivet.
Gli esami miei e di mio marito sono risultati ottimi.
Il mio AMH è pari a 3,18, l'estradiolo in 3 gg. 34, l'LH 9.1, l'FSH 7.7.
Ho sempre avuto ciclo regolare di 28 gg. ed in entrambe le precedenti gravidanze non ho avuto alcuna difficoltà a rimanere incinta.
Il medico del centro a cui mi sono rivolta, pur prospettandomi la possibilità di una FIVET SU CICLO SPONTANEO, mi ha suggerito di effettuare una stimolazione, a suo dire blanda, per produrre più ovociti.
Io vorrei tentare la fecondazione su ciclo spontaneo, anche perchè, per motivi personali, non ho intenzione di consentire la fecondazione di più di un ovocita.
Inoltre, ,per la malformazione uterina, sarebbe controindicato il trasfer di più di un embrione e quindi non mi pare ci sia molta differenza con quella su stimolazione.
Purtroppo però non ho i mezzi tecnici per capire in termini pratici le diffferenze tra i due metodi (i costi sono gli stessi) ed, in concreto, quale sia più adatta a me, dati i miei valori e le mie precedenti gravidanze.
Cari saluti e grazie.
[#1]
Gentile signora,
mi sembra di aver capito che lei abbia già un bambino: se il suo utero è stato in grado di portare a termine una gravidanza non mi preoccuperei della cavità uterina. La fecondazione in vitro su ciclo naturale ha sicuramente risultati molto inferiori in termini di gravidanze, si evita la stimolazione, ma non la tappa "chirurgica" .
Non posso , senza elementi clinici, consigliarla . L'inseminazione di un solo ovocita comporta un forte rischio di non potere trasferire nulla perchè molti sono gli ostacoli ; per questo si tende ad inseminare più ovociti , il numero degli embrioni vitali ottenuto èsempre minore degli ovociti inseminati. Con una stimolazione dell'ovulazione lei potrebbe almeno crioconservare gli ovociti che non vengono inseminati, anche se è sua intenzione inseminarne un piccolo numero. Sono meccanismi complessi e non è facile spiegarsi in poche righe, spero che abbia compresa.
Un saluto cordiale
mi sembra di aver capito che lei abbia già un bambino: se il suo utero è stato in grado di portare a termine una gravidanza non mi preoccuperei della cavità uterina. La fecondazione in vitro su ciclo naturale ha sicuramente risultati molto inferiori in termini di gravidanze, si evita la stimolazione, ma non la tappa "chirurgica" .
Non posso , senza elementi clinici, consigliarla . L'inseminazione di un solo ovocita comporta un forte rischio di non potere trasferire nulla perchè molti sono gli ostacoli ; per questo si tende ad inseminare più ovociti , il numero degli embrioni vitali ottenuto èsempre minore degli ovociti inseminati. Con una stimolazione dell'ovulazione lei potrebbe almeno crioconservare gli ovociti che non vengono inseminati, anche se è sua intenzione inseminarne un piccolo numero. Sono meccanismi complessi e non è facile spiegarsi in poche righe, spero che abbia compresa.
Un saluto cordiale
[#2]
Ex utente
gentile dottoressa,
la ringrazio per l'esauriente risposta.
Pensavo che avendo unadiscreta capacità fecondativa (in entrambe le gravidanze sono rimasta incinta al primo tentativo, pur avendo una sola tuba ed il valore dell'AMH è 3,18) e consetendo il transfer di un solo embrione (secondo il ginecologo il mio utero unicorne non "reggeree" due embrioni) la percentuale di successo tra le due procedure fosse alla fine la stessa.
Cari saluti
la ringrazio per l'esauriente risposta.
Pensavo che avendo unadiscreta capacità fecondativa (in entrambe le gravidanze sono rimasta incinta al primo tentativo, pur avendo una sola tuba ed il valore dell'AMH è 3,18) e consetendo il transfer di un solo embrione (secondo il ginecologo il mio utero unicorne non "reggeree" due embrioni) la percentuale di successo tra le due procedure fosse alla fine la stessa.
Cari saluti
[#3]
Cara signora,
Condivido la sua scelta di trasferire preferibilmente un solo embrione, ma questo non significa necessariamente inseminare solo un ovocita ; se sceglie di eseguire una Fivet potrebbe far inseminare un numero adeguato di ovociti ( in base alla sua eta' e alla qualita' ovocitaria) e, se otterra' più embrioni potra' crioconservare quelli vitali, in modo da non dover ripetere il prelievo ovocitario se il primo ciclo non avesse successo.
Un saluto cordiale
Condivido la sua scelta di trasferire preferibilmente un solo embrione, ma questo non significa necessariamente inseminare solo un ovocita ; se sceglie di eseguire una Fivet potrebbe far inseminare un numero adeguato di ovociti ( in base alla sua eta' e alla qualita' ovocitaria) e, se otterra' più embrioni potra' crioconservare quelli vitali, in modo da non dover ripetere il prelievo ovocitario se il primo ciclo non avesse successo.
Un saluto cordiale
[#4]
Ex utente
Grazie.
Rifletterò su quanto mi ha suggerito.
Per miei convincimenti non sono favorevole a crioconservare degli embrioni vitali.
Mi pare però di aver capito che potrei crioconservare gli ovociti ed effettuare un ulteriore tentativo nel caso di fallimento del primo ed evitare così un nuovo prelievo.
E' corretto?
grazie dell'aiuto prezioso.
La terrò aggiornata.
buona domenica.
Rifletterò su quanto mi ha suggerito.
Per miei convincimenti non sono favorevole a crioconservare degli embrioni vitali.
Mi pare però di aver capito che potrei crioconservare gli ovociti ed effettuare un ulteriore tentativo nel caso di fallimento del primo ed evitare così un nuovo prelievo.
E' corretto?
grazie dell'aiuto prezioso.
La terrò aggiornata.
buona domenica.
[#5]
Gentile signora, si e' corretto. Si possono crioconservare sia gli ovociti non fecondati che gli embrioni e , in questo caso, per un eventuale secondo tentativo non sara' necessario ripetere la stimolazione.
Un saluto cordiale
Un saluto cordiale
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.3k visite dal 02/01/2013.
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Approfondimento su Ovulazione
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