Oligoamnios in gravidanza a rischio
Cortesi dottori,
sono alla 29+3 sett di una gravidanza a rischio per malformazione fetale (megavescica, con probabile ostruzione incompleta delle basse vie urinarie).
Vengo sottoposta settimanalmente a controlli per verificare la crescita della vescica (che resta però sostanzialmente stabile da quando è stata diagnosticata, cioè durante la morfologica della 21esima sett) e la quantità di liquido amniotico. Proprio riguardo a questo vorrei porvi il mio quesito: quando si parla di oligoamnios? E quando di liquido ai limiti inferiori?
La "mia" tasca massima si aggira sempre intorno ai 35 mm... il mio ginecologo dice che il liquido è sufficiente ma sul referto di un'eco eseguita presso un altro ospedale tale tasca è indicata come "oligoamnios"; ovviamente la cosa mi ha preoccupata...
Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro buon lavoro
sono alla 29+3 sett di una gravidanza a rischio per malformazione fetale (megavescica, con probabile ostruzione incompleta delle basse vie urinarie).
Vengo sottoposta settimanalmente a controlli per verificare la crescita della vescica (che resta però sostanzialmente stabile da quando è stata diagnosticata, cioè durante la morfologica della 21esima sett) e la quantità di liquido amniotico. Proprio riguardo a questo vorrei porvi il mio quesito: quando si parla di oligoamnios? E quando di liquido ai limiti inferiori?
La "mia" tasca massima si aggira sempre intorno ai 35 mm... il mio ginecologo dice che il liquido è sufficiente ma sul referto di un'eco eseguita presso un altro ospedale tale tasca è indicata come "oligoamnios"; ovviamente la cosa mi ha preoccupata...
Vi ringrazio per l'attenzione e vi auguro buon lavoro
[#1]
Prima di risponderle desidererei conoscere alcuni dati.
In particolare:
a) sesso del feto (probabilmente maschio?)
b) ecorifrangenza intestinale fetale
c) presenza o meno di dilatazioni delle vie urinarie superiori (uretere, pelvi renale)
d) presenza o meno di addome fetale disteso.
Per la valutazione della quantità del liquido amniotico (che per le sue settimane si dovrebbe aggirare fra i 400 ed i 500 ml), in genere, le diagnosi si possono basare su metodi "quantitativi" o "qualitativi". Fra i metodi quantitativi:
a) valutazione del diametro maggiore della massima tasca (metodo di Chamberlain)
b) valutazione del diametro verticale della tasca maggiore (sec. Manning)
c) valutazione del diametro maggiore delle tasche del liquido misurate in 4 quadranti convenzionali, adottando, però, particolari accorgimenti (sec. Phelan).
I metodi qualitativi, invece, comprendono soltanto una valutazione "di massima" da parte dell'operatore della quantità di liquido. Occorrono, ovviamente, operatori esperti, ma si può dire (e vi sono studi eseguiti sull'argomento) che quando un operatore con esperienza almeno decennale in ecografia ostetrica Le dice che il liquido gli sembra normale, in realtà normale lo è davvero ed i metodi quantitativi gli danno sempre ragione.
Il metodo seguito dal Collega, è, quindi, un metodo quantitativo.
Il risultato è normale se riferito alla massima tasca misurabile (il che vuol dire che ve ne sono altre di diametro minore, ovviamente).
Il limite per l'oligoamnios per i metodi quantitativi con singola misurazione è di 15 - 20 mm per il metodo di Chamberlain e Manning (secondo alcuni il limite per tale diagnosi sarebbe addirittura di 10 mm), mentre per l'AFI di Phelan, a 21 settimane ci si dovrebbe riferire ad un totale di meno di 88.
Cordialmente.
In particolare:
a) sesso del feto (probabilmente maschio?)
b) ecorifrangenza intestinale fetale
c) presenza o meno di dilatazioni delle vie urinarie superiori (uretere, pelvi renale)
d) presenza o meno di addome fetale disteso.
Per la valutazione della quantità del liquido amniotico (che per le sue settimane si dovrebbe aggirare fra i 400 ed i 500 ml), in genere, le diagnosi si possono basare su metodi "quantitativi" o "qualitativi". Fra i metodi quantitativi:
a) valutazione del diametro maggiore della massima tasca (metodo di Chamberlain)
b) valutazione del diametro verticale della tasca maggiore (sec. Manning)
c) valutazione del diametro maggiore delle tasche del liquido misurate in 4 quadranti convenzionali, adottando, però, particolari accorgimenti (sec. Phelan).
I metodi qualitativi, invece, comprendono soltanto una valutazione "di massima" da parte dell'operatore della quantità di liquido. Occorrono, ovviamente, operatori esperti, ma si può dire (e vi sono studi eseguiti sull'argomento) che quando un operatore con esperienza almeno decennale in ecografia ostetrica Le dice che il liquido gli sembra normale, in realtà normale lo è davvero ed i metodi quantitativi gli danno sempre ragione.
Il metodo seguito dal Collega, è, quindi, un metodo quantitativo.
Il risultato è normale se riferito alla massima tasca misurabile (il che vuol dire che ve ne sono altre di diametro minore, ovviamente).
Il limite per l'oligoamnios per i metodi quantitativi con singola misurazione è di 15 - 20 mm per il metodo di Chamberlain e Manning (secondo alcuni il limite per tale diagnosi sarebbe addirittura di 10 mm), mentre per l'AFI di Phelan, a 21 settimane ci si dovrebbe riferire ad un totale di meno di 88.
Cordialmente.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
Grazie per la cortese risposta. Non so se sono in grado di chiarire i suoi quesiti ma proverò riportando i referti medici:
- feto di sesso maschile
Secondo il referto dell'eco effettuata a 25+3 presso l'ospedale Buzzi (Mi) per valutazione di un'eventuale procedura intrauterina:
Ao velocimetria Doppler regolare
Crescita fetale regolare
Liquido amniotico nei limiti inferiori (falda massima 3,5 cm)
Regolari per l'età gestazionale: ventricoli laterali, cervelletto, corpo calloso, arti ed estremità, colonna vertebrale, stomaco.
Situs solitus. Normali connessioni AV e VA.
Apparato urinario: vescica dilatata, a pareti ispessite. calico-pielectasia bilaterale, lieve aumento dell'ecogenità del parenchima renale, con dilatazione uretrale bilaterale. Il quadro ecografico depone per un'ostruzione uretrale incompleta.
Secondo l'esame effettuato a Torino a 28+3:
valori biometrici nella norma per l'età gestazionale
Dopplerflussimetria: valori nella norma a livello delle arterie ombelicali
Si conferma presenza di megavescica. Si segnala inoltre le presenza di pielectasia bilaterale; i reni hanno parenchima lievemente iperecogeno.
Oligoamnios (falda massima 32 mm)
Vedendo le ecografie, per quanto concerne il liquido amniotico mi sembra che sia nei vari ospedali sia presso il mio ginecologo questo sia stato misurato secondo Manning... ma è una valutazione da profana!
Spero di essere stata esaustiva e non logorroica,e La ringrazio per la disponibilità. So che la situazione del bambino non è delle migliori ma andiamo avanti...
- feto di sesso maschile
Secondo il referto dell'eco effettuata a 25+3 presso l'ospedale Buzzi (Mi) per valutazione di un'eventuale procedura intrauterina:
Ao velocimetria Doppler regolare
Crescita fetale regolare
Liquido amniotico nei limiti inferiori (falda massima 3,5 cm)
Regolari per l'età gestazionale: ventricoli laterali, cervelletto, corpo calloso, arti ed estremità, colonna vertebrale, stomaco.
Situs solitus. Normali connessioni AV e VA.
Apparato urinario: vescica dilatata, a pareti ispessite. calico-pielectasia bilaterale, lieve aumento dell'ecogenità del parenchima renale, con dilatazione uretrale bilaterale. Il quadro ecografico depone per un'ostruzione uretrale incompleta.
Secondo l'esame effettuato a Torino a 28+3:
valori biometrici nella norma per l'età gestazionale
Dopplerflussimetria: valori nella norma a livello delle arterie ombelicali
Si conferma presenza di megavescica. Si segnala inoltre le presenza di pielectasia bilaterale; i reni hanno parenchima lievemente iperecogeno.
Oligoamnios (falda massima 32 mm)
Vedendo le ecografie, per quanto concerne il liquido amniotico mi sembra che sia nei vari ospedali sia presso il mio ginecologo questo sia stato misurato secondo Manning... ma è una valutazione da profana!
Spero di essere stata esaustiva e non logorroica,e La ringrazio per la disponibilità. So che la situazione del bambino non è delle migliori ma andiamo avanti...
[#3]
Probabilmente la causa più probabile della serie di situazioni negative che presenta il suo bimbo è una piccola valvola dell'uretra posteriore. L'ostruzione, in questi casi, è quasi sempre incompleta e non si giunge, fortunatamente a quadri come la "prune belly syndrome", situazione spesso rovinosa.
La quantità del liquido amniotico, anche se ai limiti inferiori, è pur sempre nella norma e ciò dev'esserLe di aiuto e conforto.
Come Le ho scritto, la diagnosi di oligoamnios scatta per valori della massima tasca misurabile inferiori ai 15 - 20 mm. Da qui emerge che 35 è un valore nella norma.
Importante è il monitoraggio ogni 7 - 14 giorni dei seguenti parametri ecografici:
- Liquido amniotico (valutazione di Phelan, se possibile)
- Entità della dilatazione delle pelvi renali (pielectasia)
- Dimensioni dei reni fetali e loro ecogenicità
- Dopplerflussimetria delle arterie renali fetali se la pielectasia dovesse superare livelli di guardia.
Utile è anche una terapia prenatale di accellerazione della maturità polmonare del feto con prodotti attivanti la produzione di surfattante in vista di una eventuale nascita in periodo pretermine, associata ad altri presìdi terapeutici per prevenire complicanze infettive, oculari e coagulatorie in primis.
La quantità del liquido amniotico, anche se ai limiti inferiori, è pur sempre nella norma e ciò dev'esserLe di aiuto e conforto.
Come Le ho scritto, la diagnosi di oligoamnios scatta per valori della massima tasca misurabile inferiori ai 15 - 20 mm. Da qui emerge che 35 è un valore nella norma.
Importante è il monitoraggio ogni 7 - 14 giorni dei seguenti parametri ecografici:
- Liquido amniotico (valutazione di Phelan, se possibile)
- Entità della dilatazione delle pelvi renali (pielectasia)
- Dimensioni dei reni fetali e loro ecogenicità
- Dopplerflussimetria delle arterie renali fetali se la pielectasia dovesse superare livelli di guardia.
Utile è anche una terapia prenatale di accellerazione della maturità polmonare del feto con prodotti attivanti la produzione di surfattante in vista di una eventuale nascita in periodo pretermine, associata ad altri presìdi terapeutici per prevenire complicanze infettive, oculari e coagulatorie in primis.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 19.2k visite dal 14/04/2008.
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