Fecondità

Salve ho 31 anni e 7 anni fa ho avuto la mia prima figlia. In quella occasione anche a causa della perdita di liquido amniotico i medici hanno deciso di praticare un parto cesareo.
Successivamente dopo 4 anni ho avuto una seconda gravidanza. Al 41° giorno sono stata ricoverata d’urgenza a causa di una gravidanza extrauterina che aveva causato una emorragia interna. Durante l’intervento i medici hanno dovuto “togliere” la tuba sinistra perchè lacerata dal feto.
Da qualche anno ho deciso di volere un secondo bambino, ma senza esito positivo, per cui mi sono rivolta al mio ginecologo, il quale mi ha sottoposto ad una serie di accertamenti.
Da questi è emerso che la ovulazione avviene regolarmente. Successivamente è stato eseguita una “isterosalpingografia” dalla quale risulta:
• regolare dimensione e profilo della cavità endometriale,
• pervio il lume tubarico a destra con modico ispessimento del disegno plicare
• loculato lo spandimento peritoneale del mdc, omolaterale
• opacizzato il solo segmento prossimale del tratto istmico della tuba sinistra.

Dopo questo esame mi sono state proposte due soluzioni:
1. fecondazione in vitro
2. intervento al fine di “aprire” la parte finale della tuba destra.

In entrambi i casi non mi è stato garantito il buon fine.
A questo punto mi rivolgo agli illustri professionisti del sito al fine di avere maggiori e più dettagliate informazioni soprattutto avrei necessità di sapere (nonostante le poche informazione che ho fornito) quali alternative si possano scegliere per i casi come i miei, delle controindicazioni e di eventuali centri specializzati della mia regione (Campania) a cui io possa rivolgermi per avere un quadro completo ed esaustivo del problema.
Ringrazio anticipatamente per qualsiasi informazione possiate darmi.

[#1]
Dr.ssa Monica Calcagni Ginecologo, Medico di base, Medico estetico 448 7
CARA SIGNORA,
DA QUANTO MI SCRIVE NON E' MOLTO CHIARA LA CONDIZIONE ANATOMICA E FUNZIONALE DELLA SUA TUBA DESTRA. LE CONSIGLIO DI SOTTOPORSI AD UNA LAPOAROSCOPIA DIAGNOSTICA O AD UNA FERTILOSCOPIA (ENTRAMBE ESAMI CHE PERMETTONO DI VEDERE DIRETTAMENTE LA TUBA ATTRAVERSO UN'OTTICA CHE VIENE INTRODOTTA NELL'ADDOME). IN BASE ALL'ESITO DI QUESTO ESAME SI POTRA' DECIDERE IL DA FARSI.
MI DISPIACE MA NON SONO A CONOSCENZA DI CENTRI IN CAMPANIA CHE SI OCCUPANO DI QUESTO, LE CONSIGLIO PERO' DI RIVOLGERSI AI POLI UNIVERSITARI DOVE SICURAMENTE TROVERA' AIUTO A TAL PROPOSITO.
CORDIALI SALUTI

Cordiali saluti
Dott.ssa Monica Calcagni

[#2]
Utente
Utente
Ringrazio per l'attenzione che ha prestato al mio problema. Sono disponibile a fornire eventuali dettagli che potessero essere necessari per una migliore diagnosi.
Nel ringraziarVi nuovamente vi prego di indicare quali informazioni necessitate.
Cordiali Saluti
[#3]
Utente
Utente
gentili dottori vi ringrazio per l'interessamento. A presto farò gli esami che mi avete suggerito.
Volevo aggiungere che tra le soluzioni che mi hanno prospettato c' anche la laporoscopia (non diagnostica) al fine (scusate l'inesattezza dei termini) "allargare la tuba" togliere le eventuali aderenze o postumi dei precedenti interventi e ripristinare la normale funzione. In questo caso mi hanno detto che non certa l'esito dell'intervento.
In particolare vorrei sapere in che modo si interviene con questa tecnica e quali rischi vi sono (se vi sono)?
Grazie anticipatamente
Cordiali saluti e buon ferragosto!
[#4]
Utente
Utente
Ringrazio per la risposta (e sopratutto per la pazienza mostrata) che però mi ha fatto venire dei dubbi. Quali sarebbero le altre possibilità in questo caso?
Ringrazio anticipatamente e porgo sentiti saluti e riconoscenza.


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