Cotomegalovirus in gravidanza
Salve, scrivo a nome di mia moglie per avere dei chiarimenti riguardo le ultime analisi del sangue.
Nelle ultime analisi effettuate il 28/11 risulta una positività al citomagalovirus, negativa in tutte la analisi precedenti. In questo momento siamo alla 26esima settimana. I possibili effetti del virus sul feto prospettati ieri dalla nostra ginecologa, sono parecchio gravi.
Non ci è chiaro però, quante siano le possibilità che, in questa fase della gravidanza, il virus superi la placenta e raggiunga il feto, e quante invece che il feto sviluppi dei problemi encefalici.
Altra cosa non chiara, e come possa essere venuta in contatto con il virus, una coppia di nostri amici ha un bimbo di circa 6 mesi. Dalle informazioni indicative che ho trovato online sembra la più probabile fonte di infezione, sarebbe il caso di avvisare i genitori di questa possibilità?
Ringrazio anticipatamente per la vostra, spero rapida, risposta.
Nelle ultime analisi effettuate il 28/11 risulta una positività al citomagalovirus, negativa in tutte la analisi precedenti. In questo momento siamo alla 26esima settimana. I possibili effetti del virus sul feto prospettati ieri dalla nostra ginecologa, sono parecchio gravi.
Non ci è chiaro però, quante siano le possibilità che, in questa fase della gravidanza, il virus superi la placenta e raggiunga il feto, e quante invece che il feto sviluppi dei problemi encefalici.
Altra cosa non chiara, e come possa essere venuta in contatto con il virus, una coppia di nostri amici ha un bimbo di circa 6 mesi. Dalle informazioni indicative che ho trovato online sembra la più probabile fonte di infezione, sarebbe il caso di avvisare i genitori di questa possibilità?
Ringrazio anticipatamente per la vostra, spero rapida, risposta.
[#1]
La trasmissione transplacentare dell'infezione dalla madre al feto (trasmissione verticale) del CMV (citomegalovirus umano) può fare seguito sia ad una infezione primaria che riattivata nella gestante..
L'incidenza dell'infezione contratta in utero (infezione congenita) è stimata intorno allo 0,2 - 2,2 % fra tutti i nati vivi .
L'infezione da CMV viene trasmessa da persona a persona per contatto diretto o indiretto attraverso le secrezioni oro-faringee, il secreto cervicale e vaginale,lo sperma, il latte, le lacrime, il sangue e i suoi derivati , gli espianti d'organo.
Il CMV non è molto contagioso , poichè è necessario un contatto stretto o intimo con le secrezioni infette per acquisire l'infezione.
Saluti
L'incidenza dell'infezione contratta in utero (infezione congenita) è stimata intorno allo 0,2 - 2,2 % fra tutti i nati vivi .
L'infezione da CMV viene trasmessa da persona a persona per contatto diretto o indiretto attraverso le secrezioni oro-faringee, il secreto cervicale e vaginale,lo sperma, il latte, le lacrime, il sangue e i suoi derivati , gli espianti d'organo.
Il CMV non è molto contagioso , poichè è necessario un contatto stretto o intimo con le secrezioni infette per acquisire l'infezione.
Saluti
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Salve dottore,
Innazitutto la ringrazio per la risposta, il valore di incidenza che lei ha riportato è indipendente dall'epoca gestazionale?
Con quel dato intende la possibiltà che il feto risulti infettato dal visur o che sviluppo efettivamente dei problemi? Visto la gravità degli ipotetici problemi che si sono stati descritti siamo comprensibilmente parecchio preoccupati..
Rigrazio
Innazitutto la ringrazio per la risposta, il valore di incidenza che lei ha riportato è indipendente dall'epoca gestazionale?
Con quel dato intende la possibiltà che il feto risulti infettato dal visur o che sviluppo efettivamente dei problemi? Visto la gravità degli ipotetici problemi che si sono stati descritti siamo comprensibilmente parecchio preoccupati..
Rigrazio
[#6]
Utente
Salve,
A due settimane di distanza sono arrivate le risposte delle ulteriori analisi richieste dalla nostra ginecologa, che però è in ferie fino a gennaio e non può quindi spiegarcele.
Igm : positivo
Igg: 0,5
< 0,4 = negativo
0,4 - 0,5 = dubbio
> a 0,5 = positivo
Avidità : 45%
< di 30 = bassa
30 - 50 = media
> di 50 = alta
Virus presente in saliva ed urine, ma negativo nel sangue.
Se ho compreso bene la cosa, dovrebbe trattarsi di un infezione primaria quindi il peggiore dei casi.
Dovremmo preoccuparci?
Cosa comporta la pisitività in salive e urine ma non nel sangue?
Al momento siamo all 28' settimana, virus riscontrato alla 26' settimana
Ringrazio anticipatamente per le risposte
A due settimane di distanza sono arrivate le risposte delle ulteriori analisi richieste dalla nostra ginecologa, che però è in ferie fino a gennaio e non può quindi spiegarcele.
Igm : positivo
Igg: 0,5
< 0,4 = negativo
0,4 - 0,5 = dubbio
> a 0,5 = positivo
Avidità : 45%
< di 30 = bassa
30 - 50 = media
> di 50 = alta
Virus presente in saliva ed urine, ma negativo nel sangue.
Se ho compreso bene la cosa, dovrebbe trattarsi di un infezione primaria quindi il peggiore dei casi.
Dovremmo preoccuparci?
Cosa comporta la pisitività in salive e urine ma non nel sangue?
Al momento siamo all 28' settimana, virus riscontrato alla 26' settimana
Ringrazio anticipatamente per le risposte
[#8]
Utente
Salve, rinnovo la richiesta di informazioni riguardo il summenzionato problema.
Le informazioni ottenute qui e quelle ottenute da un familiare anch'esso medico , ma con altra specializzazione pedriatica.
Non combaciano affatto con le informazioni dateci dalla ginecologa che ci segue in privato.
Secondo la nostra dottoressa, le possibilità, che il feto accusi problmeatiche di diversa natura e gravità sono del 40%, specificando che nel 60% dei casi i feti sono sani.
La sua opinione e di procedere con un amniocentesi, per ricercare la presenza del virus nel liquido amniotico.
Vorrei chiedere la vostra opinione riguardo, questa differenza sulle percentuali (può essere soltanto una differente interpretazione della letteratura?)
Partendo dal presupposto che non è in ogni caso nostro interesse efettuare un interruzione di gravidanza ne qui ne all'estero, e che in ognii caso non esiste una terapia, è secondo voi sensato esporre il feto ai rischi che un amniocentesi comporta?
Aggiungo che da tutte le ecografie, l'ultima efettuata ieri sera, tutto risulta nella norma.
La crescia è perfetta
La vitalità del fato anche
I cristallini risultano apposto
e anche lo sviluppo cranico
Ringrazio anticipatamente
Le informazioni ottenute qui e quelle ottenute da un familiare anch'esso medico , ma con altra specializzazione pedriatica.
Non combaciano affatto con le informazioni dateci dalla ginecologa che ci segue in privato.
Secondo la nostra dottoressa, le possibilità, che il feto accusi problmeatiche di diversa natura e gravità sono del 40%, specificando che nel 60% dei casi i feti sono sani.
La sua opinione e di procedere con un amniocentesi, per ricercare la presenza del virus nel liquido amniotico.
Vorrei chiedere la vostra opinione riguardo, questa differenza sulle percentuali (può essere soltanto una differente interpretazione della letteratura?)
Partendo dal presupposto che non è in ogni caso nostro interesse efettuare un interruzione di gravidanza ne qui ne all'estero, e che in ognii caso non esiste una terapia, è secondo voi sensato esporre il feto ai rischi che un amniocentesi comporta?
Aggiungo che da tutte le ecografie, l'ultima efettuata ieri sera, tutto risulta nella norma.
La crescia è perfetta
La vitalità del fato anche
I cristallini risultano apposto
e anche lo sviluppo cranico
Ringrazio anticipatamente
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.2k visite dal 06/12/2012.
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