Inoltre questo intervento è una routine per qualsiasi struttura o dovremmo rivolgerci a
Gent.mi, a mia sorella, 35 anni, nubile, senza figli, è stata appena diagnosticata una ciste ovarica endometriosica cm 7x5. Dal controllo dello CA 125=351 e CA 19-9=<3, il ginecologo vuole operare immediatamente. Ora siamo in attesa di una tac e nel frattempo Vi chiedevo statisticamente a cosa si va incontro, dobbiamo forse aspettarci il peggio e cioè tumore maligno? Quante sono le probabilità che questa ciste sia veramente pericolosa? Inoltre questo intervento è una routine per qualsiasi struttura o dovremmo rivolgerci a specialisti? Chiedo urgente consiglio. Grazie
[#1]
Il valore del CA 125 è elevato.
In primis, ritengo utile una sua ripetizione presso un secondo Laboratorio.
Nel caso i valori siano confermati, posso consigliarLe l'esecuzione di una RMN con mezzo di contrasto dell'addome, della pelvi e del torace, associata ad un'ecografia epatobiliare.
L'intervento, ovviamente, cambia di difficoltà tecnica e di "ampiezza" se la diagnosi presuntiva pre-operatoria resta quella di una endometriosi (semmai diffusa, tale cioè da giustificare livelli così elevati del marcatore biologico) o assume di più i connotati di un sospetto di natura oncologica, sulla base della risultanza degli esami strumentali di cui sopra.
Cordialità ed auguri.
In primis, ritengo utile una sua ripetizione presso un secondo Laboratorio.
Nel caso i valori siano confermati, posso consigliarLe l'esecuzione di una RMN con mezzo di contrasto dell'addome, della pelvi e del torace, associata ad un'ecografia epatobiliare.
L'intervento, ovviamente, cambia di difficoltà tecnica e di "ampiezza" se la diagnosi presuntiva pre-operatoria resta quella di una endometriosi (semmai diffusa, tale cioè da giustificare livelli così elevati del marcatore biologico) o assume di più i connotati di un sospetto di natura oncologica, sulla base della risultanza degli esami strumentali di cui sopra.
Cordialità ed auguri.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Utente
Oggi il suo ginecologo non ha fatto più eseguire la tac, accellerando la data dell'intervento e proseguendo con la preparazione pre-operatoria. Non capisco il perchè. E' forse causa della gravità o al contrario é fin troppo semplice. Lei si affida completamente senza batter ciglio, ma io non dormo più per la preoccupazione. Il ginecoloco dice che durante l'operazione se il tumore è benigno, verrà asportato solo l'ovaio interessato, se maligno asporteranno tutto. Credo che voglia solo tranquillizzarla vista la sua disperata reazione iniziale. Cosa ne pensate? Infinite grazie per la sua chiara risposta.
[#3]
Ovviamente penso ciò che le ho postato precedentemente, ma, altrettanto ovviamente, non posso e non voglio insinuarle dei dubbi o delle incertezze sul da farsi.
Anche un atteggiamento interventista (credo con diagnosi intraoperatoria estemporanea) può essere giustificato in questi casi.
Cordialità ed auguri vivissimi per Sua sorella.
Le sarò grato se m'informerà sul caso.
Anche un atteggiamento interventista (credo con diagnosi intraoperatoria estemporanea) può essere giustificato in questi casi.
Cordialità ed auguri vivissimi per Sua sorella.
Le sarò grato se m'informerà sul caso.
[#5]
Utente
Mi scuso per non averlo fatto prima, causa impedimento a connessione interenet, ma volevo informarLa che l'intervento ha confermato che la ciste era puramente endometriosica scongiurando l'altra temuta ipotesi. Quindi dopo l'asportazione, salvando quasi totalmente le ovaie e l'utero, la cura messa in pratica è quella di messa a riposo delle ovaie, tramite iniezioni, per un periodo di circa sei mesi. Esistono ulteriori indicazioni o alternative alla cura di questa malattia? Alcuni specialisti naturopati avevano sconsigliato l'asportazione chirurgica. Potevamo optare diversamente se non spinti dalla paurosa fretta in cui ci siamo trovati?
[#6]
La scelta d'intervenire è stata quella giusta con una diagnosi preoperatoria, però, non del tutto chiara.
La terapia medica di castrazione farmacologica mi trova ampiamente d'accordo: ha lo scopo di atrofizzare eventuali focolai non asportati e di minime dimensioni.
Cordialità ed auguri per Sua sorella.
La terapia medica di castrazione farmacologica mi trova ampiamente d'accordo: ha lo scopo di atrofizzare eventuali focolai non asportati e di minime dimensioni.
Cordialità ed auguri per Sua sorella.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.3k visite dal 09/04/2008.
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