Scelta anticoncezionale
Buongiorno.
Ho 42 anni. 3 gravidanze. 1 unico partner.
Per regolare le nascite ho sempre usato il metodo Billings. Questo ha funzionato egregiamente fino allo scorso anno, quando ho cominciato a notare dei cambiamenti nel muco e anche nella regolarità dei cicli mestruali ( media: 24-26 gg. da sempre, sono cominciati dei cicli più lunghi 30-31 gg.). Questo mi ha motivato a cercare con la mia ginecologa delle soluzioni alternative ai metodi naturali. Mi è stata proposta la pillola Jasminelle, che subito mi ha creato uno "stato ansioso", non so come altro definirlo. Extrasistole, mancanza di respiro, cuore in gola, sensazione di pericolo imminente. Chi mi conosce ha notato un cambiamento del carattere. La ginecologa mi ha rassicurato, imputando al mio vissuto ( evidente e dimostrato dall'uso dei metodi naturali) e al mio inconscio, il rifiuto verso una contraccezione chimica. La mia parte razionale si è impuntata, ritenevo una scelta consapevole e ragionevole quella della pillola, peraltro quella che mi avrebbe lasciato vivere in modo sereno la sessualità in questa fase della vita. Ho allora provato Nuvaring, per non essere legata all'assunzione (ossessione) quotidiana della pillola. Gli effetti non sono cambiati e al termine delle tre settimane ho accantonato anche quello. A sei mesi di distanza, ma con un progresso costante, non ho più i sintomi lamentati, ma ho ancora lo stesso problema. Non desidero altre gravidanze, ma non ne interromperei una accidentale. Ovviamente questo non giova alla sessualità. La ginecologa nuovamente interpellata, mi ha proposto Mirena, forse per rassicurarmi al massimo sulla non abortività del metodo, rispetto alla spirale tradizionale. Non so cosa fare e cosa scegliere. Mi chiedo anche se è possibile una reazione fisica così esagerata come quella che ho avuto, e quanta parte abbia il mio inconscio in tutto questo, al punto che prima di provare una spirale vorrei quasi quasi riprovare il Nuvaring. Mi aiutate? Grazie.
Ho 42 anni. 3 gravidanze. 1 unico partner.
Per regolare le nascite ho sempre usato il metodo Billings. Questo ha funzionato egregiamente fino allo scorso anno, quando ho cominciato a notare dei cambiamenti nel muco e anche nella regolarità dei cicli mestruali ( media: 24-26 gg. da sempre, sono cominciati dei cicli più lunghi 30-31 gg.). Questo mi ha motivato a cercare con la mia ginecologa delle soluzioni alternative ai metodi naturali. Mi è stata proposta la pillola Jasminelle, che subito mi ha creato uno "stato ansioso", non so come altro definirlo. Extrasistole, mancanza di respiro, cuore in gola, sensazione di pericolo imminente. Chi mi conosce ha notato un cambiamento del carattere. La ginecologa mi ha rassicurato, imputando al mio vissuto ( evidente e dimostrato dall'uso dei metodi naturali) e al mio inconscio, il rifiuto verso una contraccezione chimica. La mia parte razionale si è impuntata, ritenevo una scelta consapevole e ragionevole quella della pillola, peraltro quella che mi avrebbe lasciato vivere in modo sereno la sessualità in questa fase della vita. Ho allora provato Nuvaring, per non essere legata all'assunzione (ossessione) quotidiana della pillola. Gli effetti non sono cambiati e al termine delle tre settimane ho accantonato anche quello. A sei mesi di distanza, ma con un progresso costante, non ho più i sintomi lamentati, ma ho ancora lo stesso problema. Non desidero altre gravidanze, ma non ne interromperei una accidentale. Ovviamente questo non giova alla sessualità. La ginecologa nuovamente interpellata, mi ha proposto Mirena, forse per rassicurarmi al massimo sulla non abortività del metodo, rispetto alla spirale tradizionale. Non so cosa fare e cosa scegliere. Mi chiedo anche se è possibile una reazione fisica così esagerata come quella che ho avuto, e quanta parte abbia il mio inconscio in tutto questo, al punto che prima di provare una spirale vorrei quasi quasi riprovare il Nuvaring. Mi aiutate? Grazie.
[#2]
Ex utente
Grazie della cortese risposta.
Mi tolga anche questa curiosità. I tre mesi di assunzione, in caso si manifestassero gli stessi sintomi accusati in precedenza, servirebbero a capire se la situazione va stabilizzandosi e migliorando? C'è una base statistica di riferimento?
Quanto conta il vissuto e l'emotività e quanto l'effettivo cambiamento ormonale?
Mi resta solo da parlare alla ginecologa. Alla mia ultima visita, quando ho provato a suggerire un ulteriore tentativo con il Nuvaring, la dottoressa ha replicato negativamente, visti i sintomi lamentati... Anche Mirena potenzialmente può dare gli stessi effetti?
Grazie ancora
Mi tolga anche questa curiosità. I tre mesi di assunzione, in caso si manifestassero gli stessi sintomi accusati in precedenza, servirebbero a capire se la situazione va stabilizzandosi e migliorando? C'è una base statistica di riferimento?
Quanto conta il vissuto e l'emotività e quanto l'effettivo cambiamento ormonale?
Mi resta solo da parlare alla ginecologa. Alla mia ultima visita, quando ho provato a suggerire un ulteriore tentativo con il Nuvaring, la dottoressa ha replicato negativamente, visti i sintomi lamentati... Anche Mirena potenzialmente può dare gli stessi effetti?
Grazie ancora
[#3]
Purtroppo non c'è uno standard di riferimento, il tutto si basa su dati molto soggettivi, quindi se dopo i tre mesi di assunzione i sintomi sono sempre gli stessi e non sono migliorato, si opta x la sospensione.
Per ciò che riguarda Mirena, ho una discreta casistica, e nessuna donna ha lamentato disturbi dell'umore
Per ciò che riguarda Mirena, ho una discreta casistica, e nessuna donna ha lamentato disturbi dell'umore
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 08/04/2008.
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