Infezione vaginale persistente (gardnerella?)
Gentili dottori,
vi espongo di seguito il mio caso.
Da tamponi eseguiti a febbraio 2012 è emersa la presenza di Gardnerella vaginalis. Ho fatto 3 cicli di terapie con gli antibiotici indicati nell'antibiogramma (una cura con metronidazolo sistemico e flagyl, un'altra con trimonase e meclon ovuli, ecc + lactobacilli).
Avverto sempre un relativo benessere dopo una settimana/10 gg di terapia, poi, sopratutto dopo le mestruazioni, ricompaiono pian piano tutti i sintomi.
Al momento i sintomi sono i seguenti:
perdite biancastre a mio avviso inodori, con dei piccoli grumi;
disparenuria nel tratto iniziale della vagina (che rimane costante durante qualsiasi tentativo di rapporto sessuale col partner), nello specifico durante l'ultimo rapporto ho proprio avvertito un fastidio quasi trafittivo sempre concentrato in quella parte;
un malessere delle mucose vulvo-vaginali di tipo urente, ma lieve e costante tutto il gg in aumento in concomitanza di eventuale utilizzo pantaloni stretti (par carità, fastidio sopportabile, ma appunto fastidio!);
sensazione di gonfiore in loco;
bruciore alla minzione e sensazione di mai completo svuotamneto vescicale tendenzialmente con l'avvicinarsi delle ore serali.
Stamane ho fatto una visita ginecologica e la ginecologa ha effettivamente (ancora!) riscontrato la presenza di perdite biancastre anomale.
Ho fatto un Pap test che, pare, comprenda anche l'analisi di eventuali alterazioni dell'ecosistema vaginale. Putroppo mi è stato detto che avrò il risultato tra circa 30 gg (ho fatto la visita nel policlinico della mia città).
L'introduzione dello speculum è stata molto fastidiosa e anche l'esecuzione del pap test e da stamane ad ora ho iniziato ad avvertire il pacchetto completo dei miei sintomi, sopratutto bruciore.
Visti i tempi per me troppo lunghi e il fastidio aumentato, ho prenotato una visita dal mio ginecologo privato per martedì prossimo.
Nell'attesa vi chiedo: che genere di opinione ci si potrebbe fare del mio caso?
I sintomi corrisppondono ad una Gardnerella? Ed è normale con questo tipo di infezione una dispareunia così invalidante?
Cosa potrei utilizzare per mitigare i fastidi nell'attesa della visita di martedì?
Grazie per l'attenzione,
Cari saluti.
vi espongo di seguito il mio caso.
Da tamponi eseguiti a febbraio 2012 è emersa la presenza di Gardnerella vaginalis. Ho fatto 3 cicli di terapie con gli antibiotici indicati nell'antibiogramma (una cura con metronidazolo sistemico e flagyl, un'altra con trimonase e meclon ovuli, ecc + lactobacilli).
Avverto sempre un relativo benessere dopo una settimana/10 gg di terapia, poi, sopratutto dopo le mestruazioni, ricompaiono pian piano tutti i sintomi.
Al momento i sintomi sono i seguenti:
perdite biancastre a mio avviso inodori, con dei piccoli grumi;
disparenuria nel tratto iniziale della vagina (che rimane costante durante qualsiasi tentativo di rapporto sessuale col partner), nello specifico durante l'ultimo rapporto ho proprio avvertito un fastidio quasi trafittivo sempre concentrato in quella parte;
un malessere delle mucose vulvo-vaginali di tipo urente, ma lieve e costante tutto il gg in aumento in concomitanza di eventuale utilizzo pantaloni stretti (par carità, fastidio sopportabile, ma appunto fastidio!);
sensazione di gonfiore in loco;
bruciore alla minzione e sensazione di mai completo svuotamneto vescicale tendenzialmente con l'avvicinarsi delle ore serali.
Stamane ho fatto una visita ginecologica e la ginecologa ha effettivamente (ancora!) riscontrato la presenza di perdite biancastre anomale.
Ho fatto un Pap test che, pare, comprenda anche l'analisi di eventuali alterazioni dell'ecosistema vaginale. Putroppo mi è stato detto che avrò il risultato tra circa 30 gg (ho fatto la visita nel policlinico della mia città).
L'introduzione dello speculum è stata molto fastidiosa e anche l'esecuzione del pap test e da stamane ad ora ho iniziato ad avvertire il pacchetto completo dei miei sintomi, sopratutto bruciore.
Visti i tempi per me troppo lunghi e il fastidio aumentato, ho prenotato una visita dal mio ginecologo privato per martedì prossimo.
Nell'attesa vi chiedo: che genere di opinione ci si potrebbe fare del mio caso?
I sintomi corrisppondono ad una Gardnerella? Ed è normale con questo tipo di infezione una dispareunia così invalidante?
Cosa potrei utilizzare per mitigare i fastidi nell'attesa della visita di martedì?
Grazie per l'attenzione,
Cari saluti.
[#1]
I disturbi che riferisce "perdite bianche inodori a piccoli grumi sensasazione gonfiore in loco ecc," sono più da riferire a una vaginite da candida o da germi banali.
La gardnerella si manifesta con perdite bianco grigiastre fluide e maleodoranti
La gardnerella, essendo un germe anaerobio non viene rilevato nei normali terreni di coltura. Una conferma ai sintomi sopra descritti si ha eseguendo un esame a fresco del fluor vaginalis e/o pap-test.
Per la candida e germi banali la conferma all'impressione clinica si ottiene con un esame colturale del fluor su tampone vaginale.
Se invece i sintomi sono caratteristici e facilmente riconoscibili il suo medico potrà passare direttamente alla terapia
La gardnerella si manifesta con perdite bianco grigiastre fluide e maleodoranti
La gardnerella, essendo un germe anaerobio non viene rilevato nei normali terreni di coltura. Una conferma ai sintomi sopra descritti si ha eseguendo un esame a fresco del fluor vaginalis e/o pap-test.
Per la candida e germi banali la conferma all'impressione clinica si ottiene con un esame colturale del fluor su tampone vaginale.
Se invece i sintomi sono caratteristici e facilmente riconoscibili il suo medico potrà passare direttamente alla terapia
Dr. Cesare Gentili
www.cesaregentili.it
[#3]
E' possibile: nel meclon c'è anche un antimicotico, però può non essere sufficente per eliminare la micosi sopratutto nelle forme croniche o recidivanti.
E' vero uno dei sintomi principe della candida è il prurito, però talvolta l'infiammazione si manifesta in forma più subdula e con sintomatologia più aspecifica. Per questo è necessario eseguire un esame colturale per confermare la diagnosi. Con questo esame ci potrà accertare anche la presenza di germi banali che possono essere responsabili anch'essi di vaginiti che si manifestano con una sintomatologia aspecifica
E' vero uno dei sintomi principe della candida è il prurito, però talvolta l'infiammazione si manifesta in forma più subdula e con sintomatologia più aspecifica. Per questo è necessario eseguire un esame colturale per confermare la diagnosi. Con questo esame ci potrà accertare anche la presenza di germi banali che possono essere responsabili anch'essi di vaginiti che si manifestano con una sintomatologia aspecifica
[#4]
Utente
Allora mi tocca anzitutto aspettare il responso del PAP test...
In questi due gg ho effettuato dei lavaggi con acqua e bicarbonato di sodio e i fastidi sono migliorati. Ciò potrebbe confermare la presenza di Candida?
Ad ogni modo domani farò finalmente questa visita anche se, immagino, non si possa ancora passare ad una terapia se non si hanno i risultati del PAP...
Un sentito grazie per le risposte,
Cari saluti.
In questi due gg ho effettuato dei lavaggi con acqua e bicarbonato di sodio e i fastidi sono migliorati. Ciò potrebbe confermare la presenza di Candida?
Ad ogni modo domani farò finalmente questa visita anche se, immagino, non si possa ancora passare ad una terapia se non si hanno i risultati del PAP...
Un sentito grazie per le risposte,
Cari saluti.
[#5]
Utente
Gentili dottori,
il ginecologo ha riscontrato una leucorrea anomala accompagnata da una chiara vulvo-vaginite e mi ha fatto anche lui il PAP test.
Nell'attesa, optando anche lui per la possibilità della candida, mi ha prescritto Pevaryl ovuli 150 da utilizzare per 3 sere consecutive, e dopo ci saremmo riaggiornati con il risultato del PAP.
Ora, dopo 3 gg di terapia avverto ancora bruciore e l'area vulvare interna è ancora ben gonfia.. Devo pure aggiungere che il bruciore sembra addirittura aumentato.
La situazione è abbastanza esasperante, sono molto nervosa e la settimana prossima mi aspetta anche un viaggio di lavoro. Non sò più che fare nell'attesa di questi risultati.
Che consiglio potreste darmi?
il ginecologo ha riscontrato una leucorrea anomala accompagnata da una chiara vulvo-vaginite e mi ha fatto anche lui il PAP test.
Nell'attesa, optando anche lui per la possibilità della candida, mi ha prescritto Pevaryl ovuli 150 da utilizzare per 3 sere consecutive, e dopo ci saremmo riaggiornati con il risultato del PAP.
Ora, dopo 3 gg di terapia avverto ancora bruciore e l'area vulvare interna è ancora ben gonfia.. Devo pure aggiungere che il bruciore sembra addirittura aumentato.
La situazione è abbastanza esasperante, sono molto nervosa e la settimana prossima mi aspetta anche un viaggio di lavoro. Non sò più che fare nell'attesa di questi risultati.
Che consiglio potreste darmi?
[#6]
Le conviene oramai aspettare i risultati.
Se con il bicarbonato ha tratto giovamenti continuerei con quello.
Per il resto capisce bene che la consulenza on line ha dei limiti e non può sostituirsi alla clinica. Consulti il suo medico di fiducia sicuramente le saprà consigliare qualche presidio sintomatico in attesa dei risultati
Se con il bicarbonato ha tratto giovamenti continuerei con quello.
Per il resto capisce bene che la consulenza on line ha dei limiti e non può sostituirsi alla clinica. Consulti il suo medico di fiducia sicuramente le saprà consigliare qualche presidio sintomatico in attesa dei risultati
[#7]
Utente
Ecco i risultati del PAP test.
DIAGNOSI
Presenza di cellule epiteliali pavimentose prevalentemente di tipo intermedio.
Presenza di discreto numero di cellule endocervicali mature.
Aspetti di metaplasia e di discheratosi.
Numerosi leucociti e rare emazie.
Citolisi.
Tappeto di bacilli di Doederlein.
Reperto oncologico negativo.
Ho prenotato la visita ginecologia per la settimana prossima, ma è evidente dal PAP che vi è qualcosa che non và, presumo... Appunto un'infezione... Credevo di trovare una diagnosi più specifica (tipo Gardnerella)...
Cosa ne pensate?
DIAGNOSI
Presenza di cellule epiteliali pavimentose prevalentemente di tipo intermedio.
Presenza di discreto numero di cellule endocervicali mature.
Aspetti di metaplasia e di discheratosi.
Numerosi leucociti e rare emazie.
Citolisi.
Tappeto di bacilli di Doederlein.
Reperto oncologico negativo.
Ho prenotato la visita ginecologia per la settimana prossima, ma è evidente dal PAP che vi è qualcosa che non và, presumo... Appunto un'infezione... Credevo di trovare una diagnosi più specifica (tipo Gardnerella)...
Cosa ne pensate?
[#9]
Il risultato del pap test è del tutto tranquillizzante da un punto di vista oncologico come dice il referto
La presenza di bacilli di Doderlein esclude la presenza di gardnerella in quanto quest'ultima "vive" in ambiente alcalino mentre il Doderlein è un bacillo che assicura un ph fisiologico in vagina.
Talvolta un eccesso di Doderlein può provocare iperacidità e predisporre a una vaginite da candida che il pap test può non rilevare
Se i disturbi continuano si consulti con la sua dottoressa affinché possa escludere una infezione micotica
La presenza di bacilli di Doderlein esclude la presenza di gardnerella in quanto quest'ultima "vive" in ambiente alcalino mentre il Doderlein è un bacillo che assicura un ph fisiologico in vagina.
Talvolta un eccesso di Doderlein può provocare iperacidità e predisporre a una vaginite da candida che il pap test può non rilevare
Se i disturbi continuano si consulti con la sua dottoressa affinché possa escludere una infezione micotica
[#10]
Utente
Gentile Dottore, anzitutto la ringrazio della risposta, avere il referto "oncologicamente negativo" significa tanto...
Il punto è che esattamente dopo questo PAP test (cioè dopo il prelievo), ho iniziato ad avvertire i sintomi ancora più marcatamente del solito (ovvero non soltanto durante i rapporti), avendo anche difficoltà a stare seduta! Bruciore, cociore, fastidio e malessere, mai prurito.
Andando dal ginecologo privato lui stesso mi consigliò il Pevaryl per candida 150 per 3 gg, ma i sintomi, sia durante la terapia che dopo, non accenavano a diminuire.
I sintomi sono diminuiti solo dopo l'ovulazione (faccio parte del fortunato 20 % delle donne che sente perfettamente e dolorosamente il momento della ovulazione)...
Mi chiedo e le chiedo, ma con gli ovuli 150 pevaryl, una infezione micotica non si sarebbe dovuta debellare?
Inoltre, la presenza di numerosi leucociti e poi questa metaplasia e discheratosi, nonchè citolisi, sono compatibili con una eventuale micosi?
Ad oggi esiste solo un farmaco che mi ha dato del benessere nel tempo: Meclon ovuli. non sò se possa costituire un indizio o se è solo una mia impressione. Fatto è che dopo Pevaryl mi son sentita solo peggio.
La settimana prossima ho appuntamento con il ginecologo, ma sono davvero estremamente scoraggiata... E' estenuante avere a che fare con un disturbo simile senza diagnosi precisa e terapia funzionante. Oltretutto io e mio marito pensiamo di cercare una gravidanza l'anno prossimo, senza riuscire ad avere rapporti l'impresa è certamente impossibile...
Il punto è che esattamente dopo questo PAP test (cioè dopo il prelievo), ho iniziato ad avvertire i sintomi ancora più marcatamente del solito (ovvero non soltanto durante i rapporti), avendo anche difficoltà a stare seduta! Bruciore, cociore, fastidio e malessere, mai prurito.
Andando dal ginecologo privato lui stesso mi consigliò il Pevaryl per candida 150 per 3 gg, ma i sintomi, sia durante la terapia che dopo, non accenavano a diminuire.
I sintomi sono diminuiti solo dopo l'ovulazione (faccio parte del fortunato 20 % delle donne che sente perfettamente e dolorosamente il momento della ovulazione)...
Mi chiedo e le chiedo, ma con gli ovuli 150 pevaryl, una infezione micotica non si sarebbe dovuta debellare?
Inoltre, la presenza di numerosi leucociti e poi questa metaplasia e discheratosi, nonchè citolisi, sono compatibili con una eventuale micosi?
Ad oggi esiste solo un farmaco che mi ha dato del benessere nel tempo: Meclon ovuli. non sò se possa costituire un indizio o se è solo una mia impressione. Fatto è che dopo Pevaryl mi son sentita solo peggio.
La settimana prossima ho appuntamento con il ginecologo, ma sono davvero estremamente scoraggiata... E' estenuante avere a che fare con un disturbo simile senza diagnosi precisa e terapia funzionante. Oltretutto io e mio marito pensiamo di cercare una gravidanza l'anno prossimo, senza riuscire ad avere rapporti l'impresa è certamente impossibile...
[#11]
PER COMODITA' LE RISPONDO DI SEGUITO AI SUOI QUESITI
Gentile Dottore, anzitutto la ringrazio della risposta, avere il referto "oncologicamente negativo" significa tanto...
Il punto è che esattamente dopo questo PAP test (cioè dopo il prelievo), ho iniziato ad avvertire i sintomi ancora più marcatamente del solito (ovvero non soltanto durante i rapporti), avendo anche difficoltà a stare seduta! Bruciore, cociore, fastidio e malessere, mai prurito.
Andando dal ginecologo privato lui stesso mi consigliò il Pevaryl per candida 150 per 3 gg, ma i sintomi, sia durante la terapia che dopo, non accenavano a diminuire.
I sintomi sono diminuiti solo dopo l'ovulazione (faccio parte del fortunato 20 % delle donne che sente perfettamente e dolorosamente il momento della ovulazione)...
Mi chiedo e le chiedo, ma con gli ovuli 150 pevaryl, una infezione micotica non si sarebbe dovuta debellare?
NORMALMENTE SI. PERO' TALVOLTA 3 GIORNI DI TERAPIA NON SONO SUFFICIENTI INOLTRE FORTI DOSI DI ANTIMICOTICO NELLE CANDELETTE POSSONO DI PER SE PORTARE BRUCIORE.INFINE ANCHE L'ECCIPIENTE PUO' DETERMINARE FASTIDIO
Inoltre, la presenza di numerosi leucociti e poi questa metaplasia e discheratosi, nonchè citolisi, sono compatibili con una eventuale micosi?
LA METAPLASIA E' UN FENOMENO FISIOLOGICO,LA DISCHERATOSI E L'ECCESSIVA CITOLISI POSSONO ESSERE SEGNI INDIRETTI DI INFEZIONE MICOTICA..
Ad oggi esiste solo un farmaco che mi ha dato del benessere nel tempo: Meclon ovuli. non sò se possa costituire un indizio o se è solo una mia impressione. Fatto è che dopo Pevaryl mi son sentita solo peggio.NEL MECLON L'ANTIMICOTICO E' PIU
BLANDO E PROBABILMENTE MEGLIO DA LEI TOLLERATO
LE CONSIGLIO COMUNQUE PRIMA DI INTRAPRENDERE OGNI ULTERIORE TERAPIA DI ESSERE CERTA DELLA DIAGNOSI
La settimana prossima ho appuntamento con il ginecologo, ma sono davvero estremamente scoraggiata... E' estenuante avere a che fare con un disturbo simile senza diagnosi precisa e terapia funzionante. Oltretutto io e mio marito pensiamo di cercare una gravidanza l'anno prossimo, senza riuscire ad avere rapporti l'impresa è certamente impossibile..
Gentile Dottore, anzitutto la ringrazio della risposta, avere il referto "oncologicamente negativo" significa tanto...
Il punto è che esattamente dopo questo PAP test (cioè dopo il prelievo), ho iniziato ad avvertire i sintomi ancora più marcatamente del solito (ovvero non soltanto durante i rapporti), avendo anche difficoltà a stare seduta! Bruciore, cociore, fastidio e malessere, mai prurito.
Andando dal ginecologo privato lui stesso mi consigliò il Pevaryl per candida 150 per 3 gg, ma i sintomi, sia durante la terapia che dopo, non accenavano a diminuire.
I sintomi sono diminuiti solo dopo l'ovulazione (faccio parte del fortunato 20 % delle donne che sente perfettamente e dolorosamente il momento della ovulazione)...
Mi chiedo e le chiedo, ma con gli ovuli 150 pevaryl, una infezione micotica non si sarebbe dovuta debellare?
NORMALMENTE SI. PERO' TALVOLTA 3 GIORNI DI TERAPIA NON SONO SUFFICIENTI INOLTRE FORTI DOSI DI ANTIMICOTICO NELLE CANDELETTE POSSONO DI PER SE PORTARE BRUCIORE.INFINE ANCHE L'ECCIPIENTE PUO' DETERMINARE FASTIDIO
Inoltre, la presenza di numerosi leucociti e poi questa metaplasia e discheratosi, nonchè citolisi, sono compatibili con una eventuale micosi?
LA METAPLASIA E' UN FENOMENO FISIOLOGICO,LA DISCHERATOSI E L'ECCESSIVA CITOLISI POSSONO ESSERE SEGNI INDIRETTI DI INFEZIONE MICOTICA..
Ad oggi esiste solo un farmaco che mi ha dato del benessere nel tempo: Meclon ovuli. non sò se possa costituire un indizio o se è solo una mia impressione. Fatto è che dopo Pevaryl mi son sentita solo peggio.NEL MECLON L'ANTIMICOTICO E' PIU
BLANDO E PROBABILMENTE MEGLIO DA LEI TOLLERATO
LE CONSIGLIO COMUNQUE PRIMA DI INTRAPRENDERE OGNI ULTERIORE TERAPIA DI ESSERE CERTA DELLA DIAGNOSI
La settimana prossima ho appuntamento con il ginecologo, ma sono davvero estremamente scoraggiata... E' estenuante avere a che fare con un disturbo simile senza diagnosi precisa e terapia funzionante. Oltretutto io e mio marito pensiamo di cercare una gravidanza l'anno prossimo, senza riuscire ad avere rapporti l'impresa è certamente impossibile..
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 71.8k visite dal 16/11/2012.
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Approfondimento su Vaginite
La vaginite è un'infiammazione della vagina che spesso può colpire anche la vulva (vulvo-vaginite). Le principali cause, i sintomi, cura e prevenzione.