Avere un figlio a 43 anni

Buongiorno, mi chiamo Valentina, vivo a Roma, ho compiuto 43 anni in agosto e sono mamma di un bambino avuto in modo naturale quasi 3 anni e mezzo fa. Poco prima di rimanere incinta di Valerio, avevo avuto due gravidanze finite spontaneamente con due aborti poco prima del 3 mese. Essendo divenuta madre gia' in tarda eta' con mio marito abbiamo cercato, meno di un anno dopo la nascita di nostro figlio, di averne un secondo, ma non ci siamo riusciti. Dopo varie analisi ed accertamenti, con l'isterosalpingografia e' venuto fuori che, quasi certamente con il cesareo, si sono formate alcune aderenze che hanno quasi del tutto chiuso le tube; una risulta completamente chiusa, ma anche l'altra sembra seriamente compromessa. A questo punto ho consultato alcuni medici per una fecondazione assistita e volevo provare con quella 'a ciclo normale' con il professor Schimberni, a Roma. Il professor Schimberni avrebbe tentato una Fivet a 'ciclo normale', tuttavia alcuni interrogativi e grandi ansie mi tormentano. Ve li espongo affinche' possa con piu' razionalita' fare una scelta. Innanzitutto vorrei sapere se tentare una fecondazione assistita alla mia eta' e' una 'follia', temo infatti rischi soprattutto per quanto riguarda le possibili malformazioni del bambino. L'altro dubbio che ho riguarda la riserva ovarica, che e' quasi zero: questo significa che il tentativo di Fivet ha poche o nulle possibilita' di riuscita?
Questi i risultati delle analisi che ho eseguito pochi giorni fa: Estradiolo 17beta 15, fsh 9,7, lh3, ormone antimulleriano<0,1.
Grazie per l'attenzione e le risposte che vogliate darmi
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Dr.ssa Luisa Di Luzio Ginecologo 16
Carissima,
dal risultato degli esami sembra che lei abbia eseguito il prelievo in epoca proliferativa , ovvero pochi gg dopo la fine del ciclo.
In tal caso i valori dei suoi ormoni sembrano buoni.
Sicuramente la FIVET su ciclo normale ha una più bassa percentuale di riuscita rispetto ad una con stimolazione ovarica, ma è anche meno faticosa per le pazienti e con meno effetti collaterali , nell'immediato e a distanza.
Ha mai indagato la causa dei due aborti precedenti?
Le consiglierei, prima di affrontare un tentativo di fivet di valutare il dosaggio degli ormoni tiroidei, in particolare il TSH , e dell'assetto trombofilico, in particolare per le mutazioni di MTHFR .
Cordiali saluti

Dr. Luisa Di Luzio

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Utente
Utente
Gentile dottoressa, grazie innanzitutto per avermi risposto. In effetti, dopo i due aborti, la mia ginecologa ha disposto un ricovero presso l'ospedale Columbus (Policlinico Gemelli di Roma) nel corso del quale sono stati eseguiti tutti gli esami tiroidei e per le mutazioni previsti in caso di poliabortivita'. Nulla di significativo emerse; gli stessi esami sono stati ripetuti recentemente, quando ho pensato di tentare il 'ciclo spontaneo' e nulla di significativo e' emerso ne' per parte mia ne' di mio marito. Secondo gli specialisti insomma i due aborti sarebbero stati dovuti al fatto che anche per il primo figlio non ero giovane (avevo circa 39 anni) e quindi (mi esprimo malamente) i miei ovuli erano gia' 'vecchiotti'. Proprio per questo le chiedo: faccio bene a tentare la Fivet, anche se con ciclo spontaneo? O alla mia eta' (43) il rischio di aborto o di un bambino con gravi malformazioni e' troppo alto? Come avra' capito, vorrei il secondo figlio, ma sono piena di timori....grazie