Perdite vaginali bianche e gelatinose?

buonasera, ho 18 anni e vorrei chiedere spiegazioni circa lo strano liquido vaginale che da un bel po' di tempo ho notato.. premetto che a novembre 2011 ho avuto la candida, ma mi avevano prescritto una crema alla quale ho scoperto solo molto dopo di non essere sensibile. Dopo aver fatto questa cura non avevo più perdite "a ricotta" ne bruciore, quindi pensavo di essere guarita. Però dopo un po' di tempo mi sono accorta di avere molto spesso tra un ciclo e l'altro delle perdite bianche, gelatinose, appiccicose che presentano un odore simile a quello dello yogurt, perciò sono tornata dalla ginecologa che mi ha fatto un tampone dal quale è risultato che avevo un' alta presenza di lactobacillis allora, mi ha prescritto degli ovuli e un ciclo di fermenti lattici. Il problema è che niente è mai cambiato! Quindi ho ripetuto il ciclo di ovuli per ben tre volte ma senza mai risultati, continuavo ad avere quel liquido. Verso luglio 2012 feci un altro tampone dal quale risultò che non avevo più infezioni allora la ginecologa mi consigliò di fare dei lavaggi interni con tantum rosa se ancora avvertivo quelle fastidiose perdite.. ammetto che dopo un ciclo con questo prodotto ero migliorata però ora che ho smesso è tornato tutto come prima! cioè perdite bianche maleodoranti appiccicose e gelatinose. quindi le chiedo cortesemente: non potrebbe essere il mio liquido vaginale ad essere fatto così? (prima di avere rapporti non ci avevo mai fatto caso a come fosse) potrebbe essere un' intolleranza ai profilattici? (anche se con i guanti di lattice non ho mai avuto problemi) oppure ho una candida che non passa? non so più cosa pensare.. grazie del suo tempo...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettrice,

non si perda in molteplici ipotesi diagnostiche; di contro noi, da questa postazione telematica, poco le possiamo dire senza aver visto nulla.

Infatti, in questi casi, senza una valutazione clinica diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la causa del suo problema e dare quindi una indicazione su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.

Bisogna, a questo punto, consultare in diretta almeno il suo medico di fiducia.

Un cordiale saluto.


Giovanni Beretta M.D.
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