Parto cesareo difficile
Gentili Dottori,vi riporto di seguito la mia esperienza e spero possiate aiutarmi a capire cosa mi è successo.Il 20 Luglio è nata la mia prima bimba con taglio cesareo d'urgenza a causa di una sofferenza fetale della bimba.Per fotuna il parto va bene e la bimba sta bene.Solo mi dicono che hanno trovato un utero molto varicoso ed ho perso un po' più di sangue ma niente di che.A seguito di un malore mi misurano l'emoglobina e risulta 8.1.Il 21 Luglio risulta 7.7,il 23 Luglio la mattina 6.7 e il pomeriggio 6.6,il 24 Luglio 6.8.Mi fanno un'ecografia dell'addome e trovano soltanto un ematoma di 2 cm sulla parete addominale,sotto la ferita.Mi dicono che non riescono a capire come mai l'emoglobina sia scesa così tanto visto che durante l'operazione avevo perso un po' più di sangue,ma non così tanto.Decidono comunque di farmi die sacche di sangue di trasfusione.Il giorno seguente,ovvero il 25 Luglio,l'emoglobina era risalita a 9.9.Mi mandano a casa in dimissione protetta.Faccio un emocromo il 26 Luglio e l'emoglobina è salita ulteriormente a 11.4.Il 31 Luglio mi reco in ospedale per un controllo:l'emoglobina risulta sempre 11.4 ma all'ecografia rilevano un ematoma interfasciale ed in parte sottofasciale di ben 12 cm x 9 cm x 3cm.La prima domanda è:come mai prima risultava di 2cm e poi di 12 pur essendo l'emoglobina ferma e quindi non dovendoci essere perdita?Continuando a monitorare l'ematoma nei giorni seguenti poi è stato visto che l'ematoma è in lento riassorbimento.La seconda domanda è:l'accumulo di sangue contenuto in questo ematoma,sommato alla perdita un po' più cospicua di sangue avvenuta nel corso del taglio cesareo a causa dell'utero varicoso,può giustificare la discesa nei giorni successivi dell'emoglobina da 13 a 6,6?Generalmente quanto si perde con un taglio cesareo?La terza domanda è,a distanza di due mesi posso stare tranquilla?Mi spiego meglio:durante l'operazione può essere successo qualcosa(non detta ovviamente)che potrebbe portarmi conseguenze?Purtroppo ho il terrore di emorragie o cose simili....spero possiate tranquillizzarmi.Grazie mille.Ps.se può essere utile,ricordo che durante l'intervento il chirurgo mi ha detto che avevo poco grasso e che era finito subito,e poi mi ha chiesto se ero stata operata di appendicite(cosa che non ho fatto)...inoltre spesso inclinavano il tavolo operatorio per farmi stare con la testa in giù.
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L'ematoma si è creato nell'immediato post-cesareo e si è arrestato quasi immediatamente, comportando, insieme alla perdita intra-operatoria, la discesa dei valori emoglobinici nell'immediato post-intervento. L'arresto dell'espansione dell'ematoma ha consentito la ripresa dell'emocromo con le trasfusioni.
Altro non è successo (sono passati mesi dall'intervento).
Importante è ora evitare la complicanza immediatamente consecutiva alla formazione di un ematoma che è la sovra-infezione.
Il tutto con terapie specifiche.
Saluti.
Altro non è successo (sono passati mesi dall'intervento).
Importante è ora evitare la complicanza immediatamente consecutiva alla formazione di un ematoma che è la sovra-infezione.
Il tutto con terapie specifiche.
Saluti.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
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Utente
Gentile Dr. Santoro, innanzitutto grazie per la sua chiara e celere risposta. Dunque il taglio cesareo, anche se i medici hanno detto che non ho perso eccessivo sangue, sommato all'ematoma giustificano la perdita di 6 punti di emoglobina? E come mai il giorno della trasfusione all'ecografia hanno visto solo un ematoma di 2 cm e dopo 10 giorni, pur continuando a salire l'emoglobina, lo hanno visto di 12 cm? Per quanto riguarda la sovra-infezione è tuttora una complicanza possibile, anche se sono passati due mesi? Appena è stato diagnosticato l'ematoma ho fatto 6 giorni di antibiotico. Ora che terapia dovrei fare? Approfitto per riferirle che all'ultima ecografia, circa una settimana fa, l'ematoma risultava essersi ridimensionato ulteriormente, ed era di 6cm x 4cm x 1,5 cm. Approfitto della sua gentilezza per un'ulteriore domanda. I fastidi alla ferita vanno via via diminuendo, tuttavia avverto spesso un senso di pesantezza al basso ventre, specialmente quando faccio sforzi come salire le scale o alzare pesi, oppure quando si riempie la vescica. Inoltre la pancia subito sopra la ferita, oltre ad avere poca sensibilità, mi da fastidio quando viene toccata in certi punti, come quando si ha un livido. Rientra nella normalità? La ringrazio moltissimo per la disponibilità e per il servizio che offre.
Saluti
Saluti
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La risposta è sì alla sua domanda.
Alla seconda, le spiego che un ematoma di 12 cm di diametro finito, non si forma nè si stabilizza immediatamente dopo la lesione vascolare che lo ha generato, ma occorre del tempo per vederlo ecograficamente "organizzato", come Le è accaduto; in altre parole, ben si correla temporalmente il dato degli iniziali 2 cm a quelli finali dei 12 cm dopo 10 giorni.
La sovrainfezione è possibile fintantochè persiste l'ematoma; il sangue è uno dei terreni di coltura più completi e ricchi per la maggior parte dei germi. Un trattamento "one shot" di 6 giorni, appare, a mio modesto parere, molto carente sotto questo punto di vista. Meglio sarebbe eseguire delle somministrazioni ripetute in periodi non inferiori ai 7 giorni, ripetute fino al completo riassorbimento dello stesso.
Infine, la sintomatologia riferita, ben si correla alla presenza dell'ematoma ed a qualunque ferita chirurgica in quella sede. la sensibilità riprenderà ma molto lentamente. Per il resto, occorrerà attendere la completa risoluzione del problema (entro i primi 6 mesi dal parto).
Saluti ed auguri.
Alla seconda, le spiego che un ematoma di 12 cm di diametro finito, non si forma nè si stabilizza immediatamente dopo la lesione vascolare che lo ha generato, ma occorre del tempo per vederlo ecograficamente "organizzato", come Le è accaduto; in altre parole, ben si correla temporalmente il dato degli iniziali 2 cm a quelli finali dei 12 cm dopo 10 giorni.
La sovrainfezione è possibile fintantochè persiste l'ematoma; il sangue è uno dei terreni di coltura più completi e ricchi per la maggior parte dei germi. Un trattamento "one shot" di 6 giorni, appare, a mio modesto parere, molto carente sotto questo punto di vista. Meglio sarebbe eseguire delle somministrazioni ripetute in periodi non inferiori ai 7 giorni, ripetute fino al completo riassorbimento dello stesso.
Infine, la sintomatologia riferita, ben si correla alla presenza dell'ematoma ed a qualunque ferita chirurgica in quella sede. la sensibilità riprenderà ma molto lentamente. Per il resto, occorrerà attendere la completa risoluzione del problema (entro i primi 6 mesi dal parto).
Saluti ed auguri.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 13.4k visite dal 19/09/2012.
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