Dubbio su fertilità dopo il parto e nuova gravidanzs
Buonasera gentili dottori.
Chiedo il vostro parere per fugare uno scrupolo che mi è sorto in merito alla ripresa della fertilità dopo il parto. Ho partorito mia figlia il 18 agosto con taglio cesareo d'urgenza a dilatazione completa. Dopo 30 giorni dal parto ho ripreso i primi contatti fisici con il mio compagno: non abbiamo avuto rapporti completi, ma soltanto stimolazione esterna (orale) e una sola penetrazione di qualche secondo abbastanza dolorosa (adducibile ciò alla secchezza per la riduzione degli estrogeni, oltre che all'astinenza prolungata a partire dall'ottavo mese di gravidanza?) in seguito alla quale lui è uscito senza che sia poi seguito altro nè senza alcuna eiaculazione da parte sua. Aggiungo che ancora avevo ed ho piccoli residui di lochiazioni (perditine rossastro-marroncine via via rosate) e che allatto la mia bambina solo con il mio latte (a parte sporadico utilizzo del ciuccio) e a richiesta, giorno e notte, con pause mediamente da mezz'ora a tre ore e comunque mai più di quattro/quattro ore e mezzo. Sto aspettando tra una decina di giorni la visita dal mio ginecologo nella quale mi farò prescrivere la pillola progestinica; tuttavia volevo chiedere, date queste circostanze, devo temere di essermi messa in una situazione di rischio per una possibile gravidanza? So che la copertura contraccettiva dell'allattamento non è mai del 100%, ma potrei stare comunque ragionevolmente tranquilla? È davvero pressoché impossibile che io sia già fertile o che comunque mi sia messa nelle condizioni di concepire? La penetrazione che c'è stata potrebbe aver permesso il passaggio di liquido seminale tale da poter fecondare nell'ipotesi (possibile?!) in cui io avessi già ovulato? Mi è venuto questo timore perché non potrei proprio avere ora un'altra gravidanza, anche a causa del recentissimo cesareo (ho letto i gravi rischi nei quali si può incorrere con un'altra gravidanza così ravvicinata), e sarei più tranquilla dopo un parere medico, aspettando la visita prima della quale baderò a non avere piú alcun comportamento a rischio.
Vi ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.
Chiedo il vostro parere per fugare uno scrupolo che mi è sorto in merito alla ripresa della fertilità dopo il parto. Ho partorito mia figlia il 18 agosto con taglio cesareo d'urgenza a dilatazione completa. Dopo 30 giorni dal parto ho ripreso i primi contatti fisici con il mio compagno: non abbiamo avuto rapporti completi, ma soltanto stimolazione esterna (orale) e una sola penetrazione di qualche secondo abbastanza dolorosa (adducibile ciò alla secchezza per la riduzione degli estrogeni, oltre che all'astinenza prolungata a partire dall'ottavo mese di gravidanza?) in seguito alla quale lui è uscito senza che sia poi seguito altro nè senza alcuna eiaculazione da parte sua. Aggiungo che ancora avevo ed ho piccoli residui di lochiazioni (perditine rossastro-marroncine via via rosate) e che allatto la mia bambina solo con il mio latte (a parte sporadico utilizzo del ciuccio) e a richiesta, giorno e notte, con pause mediamente da mezz'ora a tre ore e comunque mai più di quattro/quattro ore e mezzo. Sto aspettando tra una decina di giorni la visita dal mio ginecologo nella quale mi farò prescrivere la pillola progestinica; tuttavia volevo chiedere, date queste circostanze, devo temere di essermi messa in una situazione di rischio per una possibile gravidanza? So che la copertura contraccettiva dell'allattamento non è mai del 100%, ma potrei stare comunque ragionevolmente tranquilla? È davvero pressoché impossibile che io sia già fertile o che comunque mi sia messa nelle condizioni di concepire? La penetrazione che c'è stata potrebbe aver permesso il passaggio di liquido seminale tale da poter fecondare nell'ipotesi (possibile?!) in cui io avessi già ovulato? Mi è venuto questo timore perché non potrei proprio avere ora un'altra gravidanza, anche a causa del recentissimo cesareo (ho letto i gravi rischi nei quali si può incorrere con un'altra gravidanza così ravvicinata), e sarei più tranquilla dopo un parere medico, aspettando la visita prima della quale baderò a non avere piú alcun comportamento a rischio.
Vi ringrazio anticipatamente, cordiali saluti.
[#1]
Il rischio di una gravidanza è veramente minimo .ma non bisogna rischiare,il coito interrotto non da garanzie assolute.
Sono d'accordo nell'immediata prescrizione di una pillola contraccettiva a base di solo progestinico (cerazette) che non altera il latte materno e non procura problemi al lattante.
La ripartenza della ovulazione dopo una gravidanza è un evento molto variabile e quindi non codificabile ,perchè dipendente da tanti fattori ,uno di questi i tassi di PROLATTINEMIA.
Nell'attesa unico metodo contraccettivo alternativo è il preservativo.
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/1103-metodi-contraccettivi-di-barriera.html
SALUTI
Sono d'accordo nell'immediata prescrizione di una pillola contraccettiva a base di solo progestinico (cerazette) che non altera il latte materno e non procura problemi al lattante.
La ripartenza della ovulazione dopo una gravidanza è un evento molto variabile e quindi non codificabile ,perchè dipendente da tanti fattori ,uno di questi i tassi di PROLATTINEMIA.
Nell'attesa unico metodo contraccettivo alternativo è il preservativo.
https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/1103-metodi-contraccettivi-di-barriera.html
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
[#2]
Utente
Grazie mille per la Sua risposta.
Una cosa: ma la prima ovulazione può avvenire in maniera assolutamente asintomatica, tale da non riuscire assolutamente ad accorgersene, senza i segnali che potevano comparire prima del parto? Un'eventuale gravidanza invece, da cosa potrebbe essere segnalata? E la prolattina secreta durante l'allattamento, se presente davvero ad alte dosi, inibisce con sicurezza l'ovulazione o possono esserci comunque eccezioni?
La ringrazio ancora.
Una cosa: ma la prima ovulazione può avvenire in maniera assolutamente asintomatica, tale da non riuscire assolutamente ad accorgersene, senza i segnali che potevano comparire prima del parto? Un'eventuale gravidanza invece, da cosa potrebbe essere segnalata? E la prolattina secreta durante l'allattamento, se presente davvero ad alte dosi, inibisce con sicurezza l'ovulazione o possono esserci comunque eccezioni?
La ringrazio ancora.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 15.5k visite dal 18/09/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.