Geu; esami per prevenirne una seconda

buongiorno, in data 30 luglio mia moglie è stata operata per una geu tubarica dx con asportazione della stessa; il referto istologico non dice nulla di particolare se non "fenomeno tipo arias pellas"... la nostra gine ci ha consigliato solo dei tamponi cervico vaginali e poi a risultato negativo di questi ultimi riprovare confidando nella fortuna e in controlli delle beta ogni 2 gg se in gravidanza... vorrei sapere da voi se esistono dei controlli per evitarne una seconda o ci si deve affidare al destino
grazie
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Il primo passo da fare è richiedere la cartella clinica, leggere la descrizione dell'intervento o richiedere un colloquio con il Collega che ha eseguito l'intervento stesso.
La GEU spesso si deve a situazioni pelviche anomale quali si ritrovano secondariamente alla presenza di flogosi pelviche croniche e loro esiti o ad endometriosi, per cui il primo passo è far luce su queste patologie.
Poi, a distanza di almeno 2 cicli dall'intervento, sarebbe opportuno effettuare una isterosalpingografia per conoscere lo stato di transito nella tuba residua.

Saluti.

Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli

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Utente
Utente
grazie della celere risposta. noi ci siamo presentati dalla ns ginecologa con anche la cartella clinica; in essa non si parlava di endometriosi e per le infiammazioni pelviche abbiamo già predisposto i tamponi cervico vaginali (spero intendesse questo con flogosi pelviche) per clamidya, germi vari, micoplasmi.... inoltre, in tutti gli esami effettuati anche in ospedale non si è mai parlato di valore CA125 anomalo..la gine ci ha anche parlato dell'isterosalpingografia, ma essendo invasiva.. in questo momento delicato vorremmo non considerarla.
non nascondo che la paura di "riprovarci" è alta; non possiamo rivolgerci al chirurgo in quanto il tutto è successo in vacanza in puglia e non abitiamo molto distanti.
lei cosa ci consiglierebbe? dopo i tamponi di riprovare?
saluti
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Dr. Ivanoe Santoro Ginecologo, Senologo 8.5k 284
Mi sembra di aver già indicato nella mia precedente risposta la via da seguire.
Dalla lettura della descrizione dello stato anatomico della pelvi al mento dell'intervento (che dovrebbe fare parte integrante della descrizione dell'atto chirurgico), si capisce:
a) se c'è endometriosi (e pare che non ci sia a quanto mi sembra di capire)
b) se ci sono esiti aderenziali da pregresse infezioni utero-salpingo-ovariche di tipo subacuto o cronico (e questo mi sembra di non averlo letto nella sua risposta).

Se vi sono questi reliquati, è inutile eseguire tamponi o altre indagini che svelano una infezione ACUTA o IN ATTO. Ci sono sempre questi reliquati che fanno diventare la recidiva della GEU più frequente e maggiormente possibile.

Infine: l'isterosalpingografia non è affatto un esame invasivo!!
Nel Vs caso mi sembra l'unico in grado di poter dare infeormazioni sullo stato della tuba residua, prima di una successiva prova per gravidanza.

Saluti.
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