Granuloma post marsupializzazione
Buongiorno, il 3 agosto mi é stata fatta una marsupializzazione per ascesso della ghiandola di Bartolini sinistra (giá fatta una volta nel 2009 e un'incisione a luglio 2012). Mi hanno fatto un lungo taglio parallelo al grande labbro con molti punti esterni ed interni. Dopo 2 giorni di ricovero mi tolgono il drenaggio e mi mandano a casa. Purtroppo alla seconda medicazione dopo 5 gg dall'operazione si accorgono che si era coagulato il sangue all'interno della ferita e mi rimettono il drenaggio per 3 gg. Ma nonostante questo mi si forma un granuloma che ho tuttora. Sono dovuta stare 3 settimane distesa per i forti dolori e la cura é stata a base di antidolorifici, betadine disinfettante e cicatrene pomata. Mi é stato consigliato anche di mettere una crema a base di argento dopo aver finito il secondo tubetto di cicatrene ma non l'ho ancora presa. Purtroppo a oggi, dopo quasi un mese e mezzo, la ferita si é cicatrizzata ma la parte é ancora molto dura e dolente al tatto con conseguenti problemi a camminare bene e a sedermi. Non ho mai avuto febbre.
Chiedevo: é la cura giusta? Ma soprattutto, c'é il rischio che il granuloma rimanga e quindi mi debbano rioperare?
Grazie mille e saluti
Chiedevo: é la cura giusta? Ma soprattutto, c'é il rischio che il granuloma rimanga e quindi mi debbano rioperare?
Grazie mille e saluti
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La marsupializzazione della ghiandola è un rimedio per lo più temporaneo, che si esegue in caso di ascesso della stessa. La terapia chirurgica definitiva è l'asportazione della cisti quando il fenomeno infiammatorio si è spento.
Infatti gli esiti della marsupializzazione può vederli anche Lei, ora.
Il mio consiglio? Asportare il granuloma e, se possibile, la ghiandola stessa. E' un intervento non difficile in mani esperte, che richiede una anestesia loco-regionale per la maggior parte delle volte e dà ottimi esiti a distanza.
Saluti.
Infatti gli esiti della marsupializzazione può vederli anche Lei, ora.
Il mio consiglio? Asportare il granuloma e, se possibile, la ghiandola stessa. E' un intervento non difficile in mani esperte, che richiede una anestesia loco-regionale per la maggior parte delle volte e dà ottimi esiti a distanza.
Saluti.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.7k visite dal 09/09/2012.
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