Candida recidiva

Buonasera,
scrivo per ricevere un consiglio in merito ad un problema che affligge mia madre da più di sei mesi, ovvero la candida. Lei ha 57 anni ed è in menopausa da quando ne aveva 53.
Tra gennaio/febbraio ha cominciato a riscontrare pruriti e perdite vaginali e, consultando la ginecologa (senza una visita), la stessa le ha dato degli ovuli che lei stessa ha successivamente definito blandi, per risolvere il problema, ma che non hanno avuto nessun riscontro.
Successivamente, mia madre si reca a controllo ginecologico e la dottoressa le riscontra una semplice candida, per cui le fornisce la seguente terapia: Sertagyn (1 ovulo a settimana per 4 volte) + Flukimex (1 capsula ogni 4 giorni per 4 volte); nessuna risoluzione del problema, al che la ginecologa, stupita, perché definisce essere questa la terapia più forte per la candida, le prescrive Deltavagin (ogni sera fino al termine della scatola), per cui mia madre riscontra sollievo immediato, solo che al termine della scatola, dopo 3-4 giorni, i fastidi della candida si ripresentano.
Non avendo risolto nulla, si reca nuovamente a visita e la ginecologa le prescrive nuovamente la terapia precedente, che mia madre esegue, ma senza risoluzione al suo problema.
Questa sera deve recarsi nuovamente a visita.
La ginecologa ritiene che non sia necessario eseguire un tampone, ma è diverso tempo ormai che mia madre convive con i fastidi della candida, cosa potrebbe fare? E' consigliabile o meno un tampone per individuare meglio la tipologia di fungo ed intervenire in maniera più specifica? O cosa potrebbe utilizzare per debellare la candida in maniera definitiva?

Grazie anticipatamente.
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Ginecologo attivo dal 2011 al 2013
Ginecologo
Gentile Signora,

immagino che sua madre possa avere una micosi sovrapposta ad una vaginite atrofica tipica della menopausa. Per venirne a capo, quindi, sarà opportuno eseguire una terapia sistemica (compresse per bocca - ad es. Diflucan) associata ad una terapia locale che in primo tempo potrebbe essere volta a coadiuvare il farmaco assunto per os, magari aggiungendo un farmaco locale ad ampio spettro( ad es. candelette di Mecloderm/ovuli di Macmirorcomplex), e poi a risolvere la vaginite atrofica, quindi una crema ormonale( ad es. Gelistrol crema/Vagifem appl. Vag - in assenza di controindicazioni quali pregresse patologie oncologiche). A monte di tutto questo va fatta una visita, con tampone vaginale ed antibiogramma.
Mi tenga informato!
[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dottore,

La ringrazio per la sua risposta celere e accurata. La aggiorno sull'ultima visita di mia madre, che si è svolta ieri sera.
La ginecologa non ha riscontrato più alcuna forma di candida, ma resta il fatto che mia madre continua ad avvertire prurito ed ha queste perdite.
In merito alle perdite, la dottoressa ha detto che è una questione fisiologica della menopausa; per quanto riguarda il prurito, invece, le ha prescritto una nuova cura, ovvero: Abimono (1 ovulo alla settimana per 3 volte) + Flagyl (2 capsule mattina e sera per 5 giorni), definendola come "ultima spiaggia", ovvero che dopo di ciò, se i sintomi non sono passati dovrà eseguire diversi tamponi.
Secondo Lei, il prurito non potrebbe essere legato a queste perdite? E le perdite in sé, sono davvero fisiologiche come dice la ginecologa di mia madre?

Grazie anticipatamente della disponibilità.
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