Intestino iperecogeno
Ho 29 anni e sono alla 28 settimana si gestazione, qualche giorno fa durante un controllo ecografico al mio bambino è stato diagnosticato un intestino iperecogeno credo di grado lieve. Premetto che la traslucenza nucale effettuata alla 12 settimana era 1 mm e che dalla morfologica effettuata alla 20 settimana questo problema non era stato rilevato, vorrei sapere quali rischi corre il mio bambino di avere seri problemi? Il mio ginecologo mi ha tranquillizzata vuole ricontrollarmi tra 2 settimane. Io sono in ansia non so cosa pensare. Grazie per una eventuale risposta.
[#1]
Cara amica
mi permetterà, per brevità, un copia-incolla di un mio intervento precedente sullo stesso quesito. Eccolo!
Per definizione l’intestino è definito iperecogeno quando la sua ecogenicità è uguale o maggiore a quella delle ossa. Per convenzione, il paragone viene eseguito confrontando l’ecogenicità dell’intestino con quella dell’osso iliaco (ileo). Compito del Medico Ecografista, è quello di settare adeguatamente la macchina, così da evitare i casi falsamente positivi.
L’intestino iperecogeno rappresenta un segno ecografico e non è espressione diretta di una specifica patologia. Esso ha generalmente tendenza alla risoluzione spontanea indipendentemente dalla causa che ne è alla base. Nel II trimestre di gestazione, l’intestino iperecogeno è riscontrato solo nell'1,9 - 2,4 % di tutti i feti.
Molti Autori hanno posto l'accento (Jeanty, Eik-Nes, Mari per citarne alcuni)sull'entità dell'iperecogenicità, quale segno da cui poter risaliere ad una classificazione fra normalità e patologia, pur considerando che esiste, com'è intuitivo, una notevole variabilità inter ed intra-operatore. La classificazione che oggi si adotta più largamente prevede:
grado 1: iperecogenicità lieve (simile a quella del fegato fetale) alla quale non è attribuibile un significato patologico;
grado 2: l’ecogenicità media( è sovrapponibile a quella dell’osso iliaco);
grado 3: l’ecogenicità elevata (è maggiore di quella dell’osso iliaco).
Quanto più è elevata l'ecogenicità dell’intestino, tanto maggiore è il rischio segnalato di anomalie cromosomiche e/o di fibrosi cistica.
Da questi pochi dati, quindi, si evincono le seguenti considerazioni:
a) l’intestino iperecogeno può appartenere anche ad un feto sano (eventualità più frequente di tutte - 85% dei casi)
b)un intestino iperecogeno di tipo medio o elevato può associarsi a:
1)cromosomopatie: trisomia 21, 18 e 13; aneuploidie dei
cromosomi sessuali;
2)infezioni fetali: citomegalovirus, herpes-virus,
parvovirus, rosolia, varicella e toxoplasmosi;
3)fibrosi cistica;
4)ritardo di crescita intrauterino (IUGR);
5)anomalie gatsrointestinali (specie ostruzioni);
6)sanguinamento intramniotico pregresso (anche da minaccia
d'aborto con deglutizione del sangue da parte del feto);
7)altre anomalie fetali che comportano la possibilità di
sanguinamenti intra-luminali intestinali: anemie congenite,
etc..
Ma come si "crea" un intestino iperecogeno?
I possibili meccanismi sono:
a) ipotonia intestinale (intestino molto "pigro") con aumentato riassorbimento della quota liquida (trisomia 21)e meconio (feci fetali) denso;
b) meconio ricco di sostanze fibrose, dure, con scarsa quota di acqua oppure dotate di potere "cromogeno" (colorante) come il sangue: fibrosi cistica, IUGR, sangue nel liquido amniotico deglutito dal feto, emorragie intra-intestinali spontanee;
c) compressione delle anse intestinali con impedimento allo scorrimento del meconio stesso: ascite da cause immunologiche o non immunologiche, masse addominali, volvoli (sorta di "attorcigliamenti" intestinali);
d) pareti intestinali spesse o gonfie, con incremento della quota di acqua intra-parietale: infezioni, anomalie congenite del drenaggio linfatico intestinale.
Premesso, come si è detto, che quando si riscontra un intestino iperecogeno l'ipotesi più probabile è che il feto sia sano (85 % dei casi), la restante parte delle possibilità è che: nel 3% vi sia una cromosomopatia, nel 2% vi sia fibrosi cistica, nell'1% vi sia infezione fetale, nell'1% un'altra potenziale anomalia fetale,nel 7% vi sia uno IUGR (ritardato sviluppo somatico del feto all'interno dell'utero), ricordando che in tale ultimo gruppo possono essere talvolta presenti anche feti con fibrosi cistica o con trisomia 21.
Cosa fare, quindi, di fronte ad un intestino iperecogeno?
a) Studio ecografico accurato dell’anatomia fetale e della placenta, valutazione delle flussimetrie materne e fetali, valutazione delle curve di crescita fetali;
b) proporre alla paziente di eseguire amniocentesi per lo studio del cariotipo fetale, specie con intestino iperecogeno di tipo medio o intenso anche in assenza di altri segni di cromosomopatia, comprensiva anche dei tests per la fibrosi cistica;
c) valutazione infettivologica: su siero materno (soprattutto complesso TORCH, parvovirus), oltre che sul liquido amniotico;
d) consulenza genetica, specie nei casi di possibile trasmissibilità di malattie ereditarie.
Sperando di essere stato esaustivo, La saluto cordialmente, augurandole (oltre che una gravidanza serena) anche una felice e Santa Pasqua.
mi permetterà, per brevità, un copia-incolla di un mio intervento precedente sullo stesso quesito. Eccolo!
Per definizione l’intestino è definito iperecogeno quando la sua ecogenicità è uguale o maggiore a quella delle ossa. Per convenzione, il paragone viene eseguito confrontando l’ecogenicità dell’intestino con quella dell’osso iliaco (ileo). Compito del Medico Ecografista, è quello di settare adeguatamente la macchina, così da evitare i casi falsamente positivi.
L’intestino iperecogeno rappresenta un segno ecografico e non è espressione diretta di una specifica patologia. Esso ha generalmente tendenza alla risoluzione spontanea indipendentemente dalla causa che ne è alla base. Nel II trimestre di gestazione, l’intestino iperecogeno è riscontrato solo nell'1,9 - 2,4 % di tutti i feti.
Molti Autori hanno posto l'accento (Jeanty, Eik-Nes, Mari per citarne alcuni)sull'entità dell'iperecogenicità, quale segno da cui poter risaliere ad una classificazione fra normalità e patologia, pur considerando che esiste, com'è intuitivo, una notevole variabilità inter ed intra-operatore. La classificazione che oggi si adotta più largamente prevede:
grado 1: iperecogenicità lieve (simile a quella del fegato fetale) alla quale non è attribuibile un significato patologico;
grado 2: l’ecogenicità media( è sovrapponibile a quella dell’osso iliaco);
grado 3: l’ecogenicità elevata (è maggiore di quella dell’osso iliaco).
Quanto più è elevata l'ecogenicità dell’intestino, tanto maggiore è il rischio segnalato di anomalie cromosomiche e/o di fibrosi cistica.
Da questi pochi dati, quindi, si evincono le seguenti considerazioni:
a) l’intestino iperecogeno può appartenere anche ad un feto sano (eventualità più frequente di tutte - 85% dei casi)
b)un intestino iperecogeno di tipo medio o elevato può associarsi a:
1)cromosomopatie: trisomia 21, 18 e 13; aneuploidie dei
cromosomi sessuali;
2)infezioni fetali: citomegalovirus, herpes-virus,
parvovirus, rosolia, varicella e toxoplasmosi;
3)fibrosi cistica;
4)ritardo di crescita intrauterino (IUGR);
5)anomalie gatsrointestinali (specie ostruzioni);
6)sanguinamento intramniotico pregresso (anche da minaccia
d'aborto con deglutizione del sangue da parte del feto);
7)altre anomalie fetali che comportano la possibilità di
sanguinamenti intra-luminali intestinali: anemie congenite,
etc..
Ma come si "crea" un intestino iperecogeno?
I possibili meccanismi sono:
a) ipotonia intestinale (intestino molto "pigro") con aumentato riassorbimento della quota liquida (trisomia 21)e meconio (feci fetali) denso;
b) meconio ricco di sostanze fibrose, dure, con scarsa quota di acqua oppure dotate di potere "cromogeno" (colorante) come il sangue: fibrosi cistica, IUGR, sangue nel liquido amniotico deglutito dal feto, emorragie intra-intestinali spontanee;
c) compressione delle anse intestinali con impedimento allo scorrimento del meconio stesso: ascite da cause immunologiche o non immunologiche, masse addominali, volvoli (sorta di "attorcigliamenti" intestinali);
d) pareti intestinali spesse o gonfie, con incremento della quota di acqua intra-parietale: infezioni, anomalie congenite del drenaggio linfatico intestinale.
Premesso, come si è detto, che quando si riscontra un intestino iperecogeno l'ipotesi più probabile è che il feto sia sano (85 % dei casi), la restante parte delle possibilità è che: nel 3% vi sia una cromosomopatia, nel 2% vi sia fibrosi cistica, nell'1% vi sia infezione fetale, nell'1% un'altra potenziale anomalia fetale,nel 7% vi sia uno IUGR (ritardato sviluppo somatico del feto all'interno dell'utero), ricordando che in tale ultimo gruppo possono essere talvolta presenti anche feti con fibrosi cistica o con trisomia 21.
Cosa fare, quindi, di fronte ad un intestino iperecogeno?
a) Studio ecografico accurato dell’anatomia fetale e della placenta, valutazione delle flussimetrie materne e fetali, valutazione delle curve di crescita fetali;
b) proporre alla paziente di eseguire amniocentesi per lo studio del cariotipo fetale, specie con intestino iperecogeno di tipo medio o intenso anche in assenza di altri segni di cromosomopatia, comprensiva anche dei tests per la fibrosi cistica;
c) valutazione infettivologica: su siero materno (soprattutto complesso TORCH, parvovirus), oltre che sul liquido amniotico;
d) consulenza genetica, specie nei casi di possibile trasmissibilità di malattie ereditarie.
Sperando di essere stato esaustivo, La saluto cordialmente, augurandole (oltre che una gravidanza serena) anche una felice e Santa Pasqua.
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
[#2]
Ex utente
Grazie mille per la risposta, riguardo l'entità di questo problema il ginecologo non mi ha dato una risposta chiara mi ha semplicemente rassicurato circa la non gravità del fenomeno. Ho effettuato durante la prima gravidanza le analisi per il complesso di Torch da cui risulto avere già anticorpi per tutte le malattie prese in considerazione. La cosa che però mi preoccupa è come mai mi è stato diagnosticato durante il terzo trimestre? potrebbe essere questo un dato rilevante e poi entro quanto tempo questo segno potrebbe o non potrebbe scomparire? Grazie mille ancora, auguro anche a lei una Santa Pasqua.
[#3]
Il riconoscimento di un intestino iperecogeno nel terzo trimestre obbliga ad un controllo molto accurato e ripetuto della situazione addominale del feto.
Occorre, anzitutto, ripetere a breve distanza il dosaggio anticorpale per le principali malattie infettive, valutare l'accrescimento fetale, stare "in campana" per evidenziare reperti ecografici anomali addominali, come, ad esempio, la comparsa di liquido ascitico o di dilatazioni addominali anomale.
Se il reperto dovesse solo essere "transitorio", allora in poche settimane il quadro dovrebbe neutralizzarsi; in caso contrario, si osserverebbe l'evoluzione verso quadri ecografici più complessi.
Ovviamente tutto dipende dalla causa che ha indotto questo'anomala rifrangenza intestinale del Suo bambino.
Si affidi, quindi, a ciò che il Suo Ginecologo le consiglierà nel merito, mantenendo la calma e serenità necessarie per gestire al meglio la situazione.
Cordialmente.
Occorre, anzitutto, ripetere a breve distanza il dosaggio anticorpale per le principali malattie infettive, valutare l'accrescimento fetale, stare "in campana" per evidenziare reperti ecografici anomali addominali, come, ad esempio, la comparsa di liquido ascitico o di dilatazioni addominali anomale.
Se il reperto dovesse solo essere "transitorio", allora in poche settimane il quadro dovrebbe neutralizzarsi; in caso contrario, si osserverebbe l'evoluzione verso quadri ecografici più complessi.
Ovviamente tutto dipende dalla causa che ha indotto questo'anomala rifrangenza intestinale del Suo bambino.
Si affidi, quindi, a ciò che il Suo Ginecologo le consiglierà nel merito, mantenendo la calma e serenità necessarie per gestire al meglio la situazione.
Cordialmente.
[#5]
Ex utente
Caro Dottor Santoro come promesso la aggiorno sugli sviluppi della situazione. Stasera ho effettuato una nuova ecografia, questa volta il grado di iperecogenicità sembra essere più lieve (meno dell'osso iliaco), quindi secondo il mio ginecologo non c'è da preoccuparsi visto che la situazione addominale del bambino è risultata essere regolare. A 30+1 settimane il peso del bambino è stimato intorno al chilo e mezzo ( forse poco più), non vi è ascite, i reni e la vescica sono regolari. La
ringrazio ancora per le sue risposte. So che il suo tempo è prezioso. Le
auguro una buona serata.
ringrazio ancora per le sue risposte. So che il suo tempo è prezioso. Le
auguro una buona serata.
[#6]
Nel...miotempo "prezioso" come Lei dice, rientrano questi consulti ai quali credo molto e che mi mettono in contatto, seppur...virtuale, con tante persone abbisognose di raccomandazioni, di consigli e, qualche volta, di tirate in su...di morale.
Bene per la sua situazione.
La crescita fetale è regolare. Se altre situazioni addominali fetali sono negative, allora non c'è da preoccuparsi.
Continui i suoi monitoraggi senza alcuna paura.
Spero tanto di risentirLa sempre, con buone nuove!!
Cordialità.
Bene per la sua situazione.
La crescita fetale è regolare. Se altre situazioni addominali fetali sono negative, allora non c'è da preoccuparsi.
Continui i suoi monitoraggi senza alcuna paura.
Spero tanto di risentirLa sempre, con buone nuove!!
Cordialità.
[#8]
Ex utente
Come promesso Gentilissimo Dottor Santoro le do novità circa il problema del mio bambino. Qualche giorno fa ho ripetuto l'ecografia di controllo. Questa volta è stata eseguita da un medico diverso, Il quale mi ha detto che non rilevava segni di ecogenicità piuttosto un intestino e uno stomaco leggermente dilatati. Il mio ginecologo continua a rassicurarmi, dice che comunque tutto ciò rientra in una situazione di normalità. Ancora una volta cerco di avere fiducia e di mantenere il mio abituale ottimismo, ma come può certo immaginare un pò di timori rimangono. Inoltre volevo farle un'ulteriore domanda. Premetto che ogni volta che questo dottore mi ha sottoposta ad ecografia rispetto al dottore che mi segue abitualmente (ecograficamente intendo) il primo tende a dire che il mio bambino è più piccolo rispetto ai parametri dell'epoca di gestazione. Ora mi chiedo e le chiedo è possibile che i due medici seguano standard di misurazione diversi?
Questa domanda potrebbe sembrarle futile, forse lo è, ma spero comunque che lei voglia e possa rispondermi. Grazie, grazie e ancora grazie.
Questa domanda potrebbe sembrarle futile, forse lo è, ma spero comunque che lei voglia e possa rispondermi. Grazie, grazie e ancora grazie.
[#10]
Ex utente
Queste sono le misurazioni in mio possesso rilevate alla 33+1 settimana. Credo siano espresse in millimetri: diametro biparietale 79, circonferenza cranica 290, circonferenza addominale 280, lunghezza femorale 63. Forse per capire meglio potrebbe essere utile avere anche le misurazioni ottenute alla 31+1 settimana: diametro biparietale 74, circonferenza cranica 284, circonferenza addominale 286 lunghezza femorale 58,2. Quest'ultima misurazione è stata effettuata dal medico che mi segue abitualmente a che sembra più coerente con le mie settimane di gravidanza. Come sempre la ringrazio e le auguro una buona giornata.
[#11]
In entrambe le serie di misure riportate emerge una riduzione del valore del diametro biparietale (DBP)rispetto alla media dei valori per l'epoca, mentre la circonferenza cranica è nella norma. Il bimbo, per caso, è in presentazione podalica(di culetto)?
Normali, invece gli altri parametri. Probabilmente c'è stato un errore di digitazione nel riportare la circonferenza addominale; alla 31ma settimana il valore giusto non era, per caso, di 268 e non di 286 mm (vedere il risultato della misura sulle foto allegate alla relazione)?
Normali, invece gli altri parametri. Probabilmente c'è stato un errore di digitazione nel riportare la circonferenza addominale; alla 31ma settimana il valore giusto non era, per caso, di 268 e non di 286 mm (vedere il risultato della misura sulle foto allegate alla relazione)?
[#12]
Ex utente
Per un periodo immediatamente precedente alla misurazione della 31 settimana il bambino era in posizione podalica poi ha fatto la cosiddetta capriola. Confermo la circonferenza addominale rilevata dall'ecografia che è precisamente di 28.56 cm. Possono questi parametri in qualche modo essere segno di qualche incongruità? A questo punto non so proprio cosa pensare il mio ginecologo continua a rassicurarmi ma.... lei può ben immaginare l'ansia. Come sempre la ringrazio. Un affettuoso saluto.
[#13]
La circonferenza addominale non può diminuire, anche se possono esserci delle discrepanze fra due ecografie anche a distanza di qualche giorno, legate alla presenza dei movimenti "respiratori" del feto, alla quantità del liquido amniotico ed alla sua distribuzione oppure alla posizione del feto.
Rimanderei ogni commento alla prossima ecografia.
Per il DBP, esso è fisiologicamente diminuito rispetto alla media nei bimbi in presentazione podalica.
In questi casi, fa testo la circonferenza cefalica.
Rimanderei ogni commento alla prossima ecografia.
Per il DBP, esso è fisiologicamente diminuito rispetto alla media nei bimbi in presentazione podalica.
In questi casi, fa testo la circonferenza cefalica.
[#14]
Ex utente
Carissimo Dottor Santoro, qualche giorno fa durante un controllo ho chiesto al mio medico il perché della discordanza tra diametro biparietale ed epoca gestazionale, mi è stato risposto che potrebbe dipendere dalla posizione del bambino nella pancia che non è sempre favorevolissima alla misurazione. Mi creda non vedo l'ora di avere il mio bimbo tra le braccia, mi accorgo che solo allora sarò veramente tranquilla. Io nel frattempo le chiedo conferma o smentita a questa notizia e la ringrazio infinitamente per il servizio che fornisce a tutti gli utenti di questo sito. Se mi permette, l'abbraccio.
[#15]
Accetto con affetto l'abbraccio "virtuale" e mi sento di rassicurarla: se il bimbo è ancora in podice, la diminuzione del DBP rispetto alla media per l'epoca di gravidanza è nella norma. Fa testo, come già Le dicevo, la circonferenza cefalica, che è apparsa già nella norma.
Se il bimbo è in presentazione cefalica, una motivazione molto frequente di discrepanza fra DBP ed epoca gestazionale, alle sue settimane, è l'adattamento della testina del feto al canale osseo del bacino.
In altre parole, la testina potrebbe già essere abbastanza "discesa" nel canale del parto da non permetterne una misurazione accurata o da essere alquanto "compressa" da questa situazione; in entrambi i casi il valore del DBP non corrisponde alla media dei valori.
Sarebbe, però, sempre utile sapere la misurazione del parametro, così da confrontarlo con le tabelle relative all'epoca di gestazione alla quale Lei, ora, si trova.
Cordialmente
Se il bimbo è in presentazione cefalica, una motivazione molto frequente di discrepanza fra DBP ed epoca gestazionale, alle sue settimane, è l'adattamento della testina del feto al canale osseo del bacino.
In altre parole, la testina potrebbe già essere abbastanza "discesa" nel canale del parto da non permetterne una misurazione accurata o da essere alquanto "compressa" da questa situazione; in entrambi i casi il valore del DBP non corrisponde alla media dei valori.
Sarebbe, però, sempre utile sapere la misurazione del parametro, così da confrontarlo con le tabelle relative all'epoca di gestazione alla quale Lei, ora, si trova.
Cordialmente
[#16]
Ex utente
Sarò sottoposta ad un controllo ecografico il 5 Maggio, comunque se può esserle utile, dallo scorso controllo durante la visita ginecologica il mio medico ha rilevato un buon adattamento della testa del bambino al bacino e quindi al canale del parto. In ogni caso appena avrò aggiornamenti sulle biometrie la informerò. Come sempre la ringrazio. Buona Domenica.
[#17]
Ex utente
Gentilissimo Dottor Santoro, questa gravidanza sembra conservarmi sempre preoccupazioni. Dall'ultimo controllo ecografico effettuato alla 36+6 settimana sono venute fuori le seguenti misurazioni:
Diametro biparietale: 84
Circonferenza cranica: 320
Circonferenza addominale: 322
Lunghezza femorale: 70.
Il peso stimato è di circa 2,500 kg, risulta essere di circa due settimane più piccolo, il medico mi rassicura dicendomi che non è mai stato un gigante e che poi la flussimetria è regolare, prudente sarebbe però stare un po' tranquilla a riposo cercando di tardare un po' il parto anche con l'uso di vasosuprina (che ho rifiutato poiché non amo
grandi interferenze farmacologiche). Il prossimo controllo è per lunedì 12 Maggio, e le assicuro che da questa visita non so più cosa aspettarmi.Non vedo l'ora di poterlo finalmente stringere a me.
Cosa potrebbe essere successo al mio bambino?
Grazie mille.
Diametro biparietale: 84
Circonferenza cranica: 320
Circonferenza addominale: 322
Lunghezza femorale: 70.
Il peso stimato è di circa 2,500 kg, risulta essere di circa due settimane più piccolo, il medico mi rassicura dicendomi che non è mai stato un gigante e che poi la flussimetria è regolare, prudente sarebbe però stare un po' tranquilla a riposo cercando di tardare un po' il parto anche con l'uso di vasosuprina (che ho rifiutato poiché non amo
grandi interferenze farmacologiche). Il prossimo controllo è per lunedì 12 Maggio, e le assicuro che da questa visita non so più cosa aspettarmi.Non vedo l'ora di poterlo finalmente stringere a me.
Cosa potrebbe essere successo al mio bambino?
Grazie mille.
Questo consulto ha ricevuto 23 risposte e 53.7k visite dal 17/03/2008.
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