Gravidanza a rischio
Salve mia moglie ha 38 anni ed è alla 13 settimana di gravidanza e fin dalla 5 settimana ha avuto perdite ematiche, anche abbondanti, a giorni alterni di colore rosso e marrone. 15 giorni fà è stata ricoverata per minaccia d'aborto a causa di abbondanti perdite rosse e hanno rilevato un distacco placentare di 8 cm, dopo 7 giorni è stata dimessa con 20 gg di riposo domiciliare e tre ovuli di progeffik al giorno. I sanguinamenti stanno continuando di colore marrone scuro, ieri la eco ha evidenziato un sensibile riassorbimento del distacco e il quadro fetale nella norma. Anche oggi ha perdite marroni abbondanti, non voglio dubitare della ginecologa che la segue da una vita ma credo che la sua sia una gravidanza a rischio e la mia preoccupazione è che non si faccia il possibile, perciò vorrei sapere se oltre al riposo e agli ovuli c'è altro da poter fare.
Ringraziando per l'attenzione invio i miei migliori saluti.
Ringraziando per l'attenzione invio i miei migliori saluti.
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Le terapie sono esclusivo appannaggio di chi segue la gravidanza. Ognuno di noi che abbia una esperienza almeno superiore ai 10 anni di pratica, ha una propria terapia per ogni singola condizione patologica, anche in gravidanza, al di là ed al di fuori (talvolta) delle tanto spiattellate "linee guida" delle Società scientifiche di settore..
Un distacco deciduo-coriale di 8 cm è davvero tanto in una gravidanza di 13 settimane!
Opterei, quando mi capitano questi casi, per dei controlli ecografici molto ravvicinati per i prossimi 2 o 3 mesi, associati allo studio delle condizioni e mutazioni trombofiliche, trombogeniche ed ipofibrinolitiche (proteina S, proteina C anticoagulanti, resistenza alla proteina C attivata, omocisteina a digiuno, mutazione fattore II, fattore V, mutazione MTHFR e principali varianti alleliche, ACE, PAI I).
Saluti.
Saluti
Un distacco deciduo-coriale di 8 cm è davvero tanto in una gravidanza di 13 settimane!
Opterei, quando mi capitano questi casi, per dei controlli ecografici molto ravvicinati per i prossimi 2 o 3 mesi, associati allo studio delle condizioni e mutazioni trombofiliche, trombogeniche ed ipofibrinolitiche (proteina S, proteina C anticoagulanti, resistenza alla proteina C attivata, omocisteina a digiuno, mutazione fattore II, fattore V, mutazione MTHFR e principali varianti alleliche, ACE, PAI I).
Saluti.
Saluti
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 20/08/2012.
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