Aborto terapeutico per linfagioma gigante (per il dott. Santoro)
Gent. mo Dott. (sarei grata di ottenere risposta dal Dott. Santoro, di cui ho potuto apprezzare professionalità e preparazione dalla lettura delle Sue repliche alle richieste di consulto, o ovviamente da chiunque sia in grado di chiarirmi la situazione ringraziondo già da ora per la disponibilità)il mio problema è il seguente. Ad Aprile ho subito un aborto terapeutico alla 22 settimana perchè al mio piccolo è stata riscontrata una formazione cistica di 25 x 8mm, a contenuto anecogeno,riferibile a linfagioma latero-cervicale, sebbene sia stata posta diagnosi differenziale con teratoma e cisti parotidea.Date le dimensioni e l'epoca gestazionale abbiamo optato per l'aborto.Mi è stato parlato di una malformazione a se stante visto che il resto era nella norma, non mi sono stati prescritti esami ulteriori nè a me nè a mio marito,nè tanto meno sono stati effettuati sul feto.Ora la mia preoccupazione è la seguente:può tale malformazione ripresentarsi in una gravidanza successiva?(Puntualizzo che sia la transulucenza nucale che il bitest erano ok)Può tutto ciò essere stato causato da problemi relativi a me e mio marito?Lei mi consiglia ulteriori esami?(mi è stato solo parlato di un'eventuale esposizione a radiazioni durante l'embriogenesi quale possibile causa)Inoltre gent.mo dott. penso di essere nuovamente incinta dopo solo 5 mesi dall'aborto avvenuto a mezzo prostaglandine senza necessità di raschiamento: ho letto su internet della possibilità di incontinenza cervicale o parto pretermine quale conseguenza dell'aborto terapeutico. Lei conferma questo?rischio realmente ciò?In attesa di una Sua graditissima risposta la ringrazio enormemente.Spero di non essere stata estremamente prolissa ma volevo fornirle il maggior numero di informazioni possibile.Grazie ancora.
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Una massa latero-cervicale fetale anecogena o ipoecogena (quest'ultima maggiormente frequente) può avere diverse spiegazioni anatomo-patologiche ed in definitiva, molte cause.
Oltre alle tumefazioni di origine linfatica o venosa del collo, non vanno dimenticate le tumefazioni a carico delle strutture facciali (parotide e suo dotto principale), dei loro vasi sanguigni superficiali e profondi, dei loro linfatici, delle ghiandole salivari minori o di formazioni, come i teratomi, legate a cellule embrionarie pluripotenti, fermatesi nella regione dei primi somiti. Vi sono, inoltre, sindromi malformative del sistema linfo-venoso che possono interessare qualunque distretto corporeo ma con predilezione per la regione cervicale (vedi sindrome, per esempio di Klippel-Feil-Trenaunay).
L'eposizione ad agenti radianti in gravidanza avrebbe dovuto essere particolarmente intensa e/o prolungata, dato che i dati in nostro possesso indicano che per le comuni pratiche radiologiche sono necessari diverse MIGLIAIA di radiografie tradizionali per poter raggiungere effetti teratogeni...(vedasi il report dell'Accademia americana dei medici di famiglia). Per questo motivo andrei piano con queste ipotesi patogenetiche fantasiose, a dire il vero.
L'incontinenza quale diretto effetto della somministrazione delle prostaglandine tesa ad effettuare l'aborto non è ritenuta possibile in un soggetto precedentemente sano; può costituire un evento scatenante una incontinenza cervico-istmica in un soggetto già predisposto per un diverso ed alterato rapporto fra fibre connettivali e muscolari lisce a carico del distretto istmico, per cui, come regola generale, in OGNI donna che effettua un aborto terapeutico nel secondo trimestre il collo uterino diventa un "sorvegliato speciale" (o almeno dovrebbe diventarlo) in occasione di un secondo evento gestazionale, a mio parere, anche se la REALE incidenza di una patologia siffatta, rispetto alla massa delle persone da controllare, facendo un pò i conti, appare alquanto ridotta.
La cosa che, però, non capisco è come mai con un aborto terapeutico richiesto per una patologia di carattere malformativo, Lei non abbia richiesto un esame citogenetico ed autoptico del feto abortito, così da saperne di più su quanto accaduto. E' stata una Sua scelta in barba alle raccomandazioni dei Colleghi, per caso??
Cordiali saluti
Oltre alle tumefazioni di origine linfatica o venosa del collo, non vanno dimenticate le tumefazioni a carico delle strutture facciali (parotide e suo dotto principale), dei loro vasi sanguigni superficiali e profondi, dei loro linfatici, delle ghiandole salivari minori o di formazioni, come i teratomi, legate a cellule embrionarie pluripotenti, fermatesi nella regione dei primi somiti. Vi sono, inoltre, sindromi malformative del sistema linfo-venoso che possono interessare qualunque distretto corporeo ma con predilezione per la regione cervicale (vedi sindrome, per esempio di Klippel-Feil-Trenaunay).
L'eposizione ad agenti radianti in gravidanza avrebbe dovuto essere particolarmente intensa e/o prolungata, dato che i dati in nostro possesso indicano che per le comuni pratiche radiologiche sono necessari diverse MIGLIAIA di radiografie tradizionali per poter raggiungere effetti teratogeni...(vedasi il report dell'Accademia americana dei medici di famiglia). Per questo motivo andrei piano con queste ipotesi patogenetiche fantasiose, a dire il vero.
L'incontinenza quale diretto effetto della somministrazione delle prostaglandine tesa ad effettuare l'aborto non è ritenuta possibile in un soggetto precedentemente sano; può costituire un evento scatenante una incontinenza cervico-istmica in un soggetto già predisposto per un diverso ed alterato rapporto fra fibre connettivali e muscolari lisce a carico del distretto istmico, per cui, come regola generale, in OGNI donna che effettua un aborto terapeutico nel secondo trimestre il collo uterino diventa un "sorvegliato speciale" (o almeno dovrebbe diventarlo) in occasione di un secondo evento gestazionale, a mio parere, anche se la REALE incidenza di una patologia siffatta, rispetto alla massa delle persone da controllare, facendo un pò i conti, appare alquanto ridotta.
La cosa che, però, non capisco è come mai con un aborto terapeutico richiesto per una patologia di carattere malformativo, Lei non abbia richiesto un esame citogenetico ed autoptico del feto abortito, così da saperne di più su quanto accaduto. E' stata una Sua scelta in barba alle raccomandazioni dei Colleghi, per caso??
Cordiali saluti
Prof.Dr.Ivanoe Santoro
Spec.Ostetrico/Ginecologo
già Direttore f.f. UO OST/GIN Ospedale di Solofra(AV) Prof. Anatomia Umana Univ. Napoli
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Ex utente
Gent.mo dott. la ringrazio enormemente per la sua celere risposta..La mia ginecologa ed l'equipe del centro specializzato in malformazioni prenatali presso cui sono stata mandata in seguito morfologica, non mi hanno consigliato nessun esame.Io e mio marito non abbiamo avuto la lucidità di richiedere ulteriori pareri,nè tantomeno di prendere autonome decisioni in barba alle raccomandazioni dei medici.Ci hanno detto solo che per il resto del corpo il feto era normale, che le misure erano nella norma...hanno escluso patologie parlando di una malformazione a se stante,molto rara. Lo specialista sembrava propeso per la diagnosi di linfagioma che sarebbe cresciuto nel tempo creando una massa deforme, tanto da consigliarci una visita da un chirurgo pediatra e risonanza magnetica fetale nell'eventualità la nostra scelta fosse propesa verso la continuazione della gravidanza.Alla mia domanda in ordine a una possibile causa mi è stato detto che sono ancora in corso degli studi anche relativi ad esposizione a radiazioni.Ricordo anche che mi è stato chiesto se avessi problemi alla tiroide, se avessi preso farmaci ma alla mia risposta negativa, l'ipotesi è stata accantonata.Carissimo dottore ho il terrore che quell'incubo possa ripetersi!Perchè mi è stato detto che è quasi impossibile che possa ripresentarsi tale malformazione in una gravidanza successiva e invece adesso scopro che addirittura non è stato fatto il possibile per capire esattamente cosa avesse il bambino?Volevo puntualizzare che non sono incinta, è stato un falso allarme.Ma io e mio marito lo desideriamo tanto.Cosa mi consiglia carissimo dottore?Dovremmo sottoporci ad esami o possiamo riprovarci?Non so come ringraziarla per la sua disponibilità. Attendo con ansia una sua risposta.
[#3]
Purtroppo ora non è possibile fare più nulla per puntualizzare la diagnosi della pregressa malformazione. Ciò, ovviamente, sarebbe stato di notevole ausilio ai fini di una possibilità di previsione di ricorrenza della lesione (isolata? inscritta in una patologia cromosomica come la S. di Turner? a trasmissione mendeliana legata al sesso? recessiva autosomica? plurifattoriale?).
Probabilmente un consulto con un altro Specialista, al momento ovviamente, vi avrebbe schiarito maggiormente le idee.
Per ora: acido folico, attesa e null'altro. Mi spiace.
Saluti.
Probabilmente un consulto con un altro Specialista, al momento ovviamente, vi avrebbe schiarito maggiormente le idee.
Per ora: acido folico, attesa e null'altro. Mi spiace.
Saluti.
[#4]
Ex utente
Grazie dottore per le Sue risposte anche se purtroppo mi fanno solo capire che avremmo dovuto agire con più lucidità e sicuramente maggiormente consigliati...Allora non mi resta che guardare avanti e sperare nel futuro...Non voglio approfittare molto della Sua disponibilità ma ho un'altra domanda da porle:sono trascorsi 5 mesi da quel terribile evento, è troppo presto per riprovarci?La ringrazio ancora di cuore...
[#5]
Supplmenti con acido folico e torni alla...carica fra almeno 3 mesi, continuando la somministrazione del preparato vitaminico (eventualmente integrato con altri su parere dello Specialista curante) non solo fino al test positivo ma anche oltre.
Saluti ed auguri vivissimi.
Saluti ed auguri vivissimi.
[#8]
Ex utente
Gent.mo dott. mi dispiace disturbarla nuovamente ma volevo solo farle sapere che da oggi ho iniziato ad assumere un integratore a base di MYO-INOSITOLO e ACIDO FOLICO, 2 bustine al giorno.La mia unica perplessità nasce dal fatto che nel relativo foglio illustrativo ho letto che tale integratore viene utilizzato per la Sindrome dell'ovaio policistico, al fine anche di regolarizzare il ciclo. Io ,però, non soffro di tali problematiche. Ho un ciclo regolare, riuscendo anche ad individuare l'ovulazione.Ciò posto, Le chiedo:quali sono i benefici che ne possono derivare(nel mio caso)?Ci possono essere controindicazioni?e per quanto tempo è consigliata l'assunzione?
Grazie infinitamente....
Grazie infinitamente....
[#11]
Ex utente
Salve dottore le scrivo nuovamente perchè mi sono accorta che nelle mie richieste precedenti non ho specificato il fatto che alla sesta settimana di gravidanza ho trascorso un'intera serata con una persona che poco tempo prima era stata esposta a radioterapia per problemi alla tiroide (in ospedale era stato anche in isolamento!). Io al momento ho sottovalutato la cosa ma dopo il triste evento il dubbio che quel contatto possa aver creato problemi al mio bambino mi ha assillato( sempre perchè mi era stato parlato di eventuale esposizione a radiazioni). Lei che ne pensa, esclude a priori qualsiasi correlazione?
Inoltre dottore, circa cinque anni fa, un mio famigliare è stato sottoposto a brachiterapia per melanoma oculare, per la quale è stato in isolamento una decina di giorni (per l'inserimento della placca e la successiva sua rimozione) al termine del quale è ritornato a casa. il mio contatto con tale famigliare è stato sempre continuo e lo è tutt'ora. Il mio dubbio: la vicinanza con tale soggetto mi ha potuto creare problemi che si sono poi presentati nel mio bambino? ho letto di effetti stocastici...se non erro.
Capisco che non può dare risposte certe alle mie domande ma un Suo parere per me è molto importante.....
Mi scuso per l'insistenza...ma spero che possa capirmi...
La ringrazio enormemente e le rinnovo la mia stima.
Inoltre dottore, circa cinque anni fa, un mio famigliare è stato sottoposto a brachiterapia per melanoma oculare, per la quale è stato in isolamento una decina di giorni (per l'inserimento della placca e la successiva sua rimozione) al termine del quale è ritornato a casa. il mio contatto con tale famigliare è stato sempre continuo e lo è tutt'ora. Il mio dubbio: la vicinanza con tale soggetto mi ha potuto creare problemi che si sono poi presentati nel mio bambino? ho letto di effetti stocastici...se non erro.
Capisco che non può dare risposte certe alle mie domande ma un Suo parere per me è molto importante.....
Mi scuso per l'insistenza...ma spero che possa capirmi...
La ringrazio enormemente e le rinnovo la mia stima.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.2k visite dal 13/08/2012.
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