Corpo luteo emorragico
Buongiorno, avrei bisogno di qualche chiarimento.
Sono una ragazza di 23 anni, per 6 anni ho preso la pillola (Yasmin), che il mese scorso ho deciso di sospendere.
Il 31/07 avverto dei dolori nella parte destra dell'addome, a fitte tutto sommato sopportabili, pensavo a qualche disturbo intestinale essendo un po' stitica e ho aspettato due giorni durante i quali questi dolori non sono né aumentati né diminuiti nonostante fossi riuscita a scaricarmi. Faccio presente che questi dolori non sono mai stati lancinanti o insopportabili, andavano e venivano nel corso della giornata. Il 2/08 mi reco dal mio medico di base per un consulto il quale mi consiglia un’ecografia addominale per sospetta appendicite. Il 3/08 vado a fare l’ecografia e trovano del liquido in una zona riconducibile all’appendicite e una cisti ovarica di circa 4 cm. Mi consigliano di rivolgermi al pronto soccorso. Qui mi identificano un corpo luteo emorragico nell’ovaio destro e mi ricoverano in ginecologia per 4 giorni durante i quali mi hanno monitorata con emocromi, visite ed ecografie. Il 6/08 mi dimettono senza troppe spiegazioni dicendomi che il corpo luteo emorragico si risolverà da solo.
Durante i giorni di ricovero i dolori continuavano a presentarsi e poi scomparire ciclicamente. Ribadisco che i dolori a cui faccio riferimento sono sempre stati sopportabili, fastidiosi ma mai lancinanti, sentivo un discreto dolore solo durante la visita e la palpazione dell’addome.
Al momento delle dimissioni non avevo alcun dolore e mi hanno dimessa consegnandomi la lettera di dimissioni nella quale trovo scritto: “presenza di una formazione di 47X36 mm in parte ipoecogena con trabecolature e in parte iperecogena compatibile con corpo luteo endoemorragico. Lieve falda di liquido libero nel Douglas di 16 mm.”
Oggi (8/08) mi ritrovo con gli stessi identici sintomi con i quali mi sono presentata in pronto soccorso, dolori a fitte che vanno e vengono, tensione e gonfiore addominale e difficoltà a urinare. E’ da considerare normale? Ciò che mi preoccupa è che pur non essendo dolori insopportabili non ci sono stati miglioramenti. Loro mi hanno consigliato di ricominciare l’assunzione della pillola al primo giorno di mestruazione e di osservare 20 giorni di riposo senza espormi al calore per non favorire l’emorragia, più un controllo ambulatoriale tra 40/60 giorni.
Tutte le altre donne in reparto che avevano avuto la spiacevole esperienza del corpo luteo emorragico parlano di un dolore insopportabile, molto intenso, lancinante, durato pochi giorni, io invece ho sempre avuto un dolore fastidioso ma sopportabile, soprattutto se a riposo.
Mi posso fidare a fare il controllo nei loro ambulatori solamente tra 40/60 giorni? Sarei troppo scrupolosa a chiedere una visita specialistica tra 20 giorni presso un'altra struttura per avere il parere di un altro ginecologo? E soprattutto, è normale che il dolore persista? Sono molto preoccupata.
Ringrazio per l'attenzione dedicatami
Saluti
Sono una ragazza di 23 anni, per 6 anni ho preso la pillola (Yasmin), che il mese scorso ho deciso di sospendere.
Il 31/07 avverto dei dolori nella parte destra dell'addome, a fitte tutto sommato sopportabili, pensavo a qualche disturbo intestinale essendo un po' stitica e ho aspettato due giorni durante i quali questi dolori non sono né aumentati né diminuiti nonostante fossi riuscita a scaricarmi. Faccio presente che questi dolori non sono mai stati lancinanti o insopportabili, andavano e venivano nel corso della giornata. Il 2/08 mi reco dal mio medico di base per un consulto il quale mi consiglia un’ecografia addominale per sospetta appendicite. Il 3/08 vado a fare l’ecografia e trovano del liquido in una zona riconducibile all’appendicite e una cisti ovarica di circa 4 cm. Mi consigliano di rivolgermi al pronto soccorso. Qui mi identificano un corpo luteo emorragico nell’ovaio destro e mi ricoverano in ginecologia per 4 giorni durante i quali mi hanno monitorata con emocromi, visite ed ecografie. Il 6/08 mi dimettono senza troppe spiegazioni dicendomi che il corpo luteo emorragico si risolverà da solo.
Durante i giorni di ricovero i dolori continuavano a presentarsi e poi scomparire ciclicamente. Ribadisco che i dolori a cui faccio riferimento sono sempre stati sopportabili, fastidiosi ma mai lancinanti, sentivo un discreto dolore solo durante la visita e la palpazione dell’addome.
Al momento delle dimissioni non avevo alcun dolore e mi hanno dimessa consegnandomi la lettera di dimissioni nella quale trovo scritto: “presenza di una formazione di 47X36 mm in parte ipoecogena con trabecolature e in parte iperecogena compatibile con corpo luteo endoemorragico. Lieve falda di liquido libero nel Douglas di 16 mm.”
Oggi (8/08) mi ritrovo con gli stessi identici sintomi con i quali mi sono presentata in pronto soccorso, dolori a fitte che vanno e vengono, tensione e gonfiore addominale e difficoltà a urinare. E’ da considerare normale? Ciò che mi preoccupa è che pur non essendo dolori insopportabili non ci sono stati miglioramenti. Loro mi hanno consigliato di ricominciare l’assunzione della pillola al primo giorno di mestruazione e di osservare 20 giorni di riposo senza espormi al calore per non favorire l’emorragia, più un controllo ambulatoriale tra 40/60 giorni.
Tutte le altre donne in reparto che avevano avuto la spiacevole esperienza del corpo luteo emorragico parlano di un dolore insopportabile, molto intenso, lancinante, durato pochi giorni, io invece ho sempre avuto un dolore fastidioso ma sopportabile, soprattutto se a riposo.
Mi posso fidare a fare il controllo nei loro ambulatori solamente tra 40/60 giorni? Sarei troppo scrupolosa a chiedere una visita specialistica tra 20 giorni presso un'altra struttura per avere il parere di un altro ginecologo? E soprattutto, è normale che il dolore persista? Sono molto preoccupata.
Ringrazio per l'attenzione dedicatami
Saluti
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In presenza di un "corpo luteo emorragico " è importante la valutazione della quantità di sangue che si è versato in addome (cavo del DOUGLAS) monitorando l'EMOCROMO ed ecograficamente la falda liquida (sangue ) che si è versata.
La sintomatologia è legata alla quantità di sangue presente in addome , se minima la sintomatologia dolorosa si riduce rapidamente ma se è stata copiosa ,al limite della laparoscopia, i tempi di riassorbimento sono più lunghi con persistenza della sintomatologia dolorosa .
Mi auguro di essere stato chiaro.
SALUTI
La sintomatologia è legata alla quantità di sangue presente in addome , se minima la sintomatologia dolorosa si riduce rapidamente ma se è stata copiosa ,al limite della laparoscopia, i tempi di riassorbimento sono più lunghi con persistenza della sintomatologia dolorosa .
Mi auguro di essere stato chiaro.
SALUTI
dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.
BARI
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 27.7k visite dal 08/08/2012.
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