Utero unicolle bicorne

Buongiorno,
premetto che sono una donna di 37 anni che non ha mai avuto gravidanze/problemi ginecologici arrivata al bivio figli si o figli no....
Nel 2010, tramite ecografia pelvica, mi è stata riscontrata la possibilità di avere un utero bicorne unicolle.
La suddetta "possibilità" è stata confermata in aprile 2012, da una risonanza magnetica dell'addome inferiore (fatta per altri motivi), e dalla visita ginecologica da me effettuata venerdì scorso (3 agosto 2012). In tale occasione la eco transvaginale e la nuova eco pelvica hanno messo perfettamente in luce un utero bicorne unicolle con tessuto molto vascolarizzato tra le due cavità, piccole e più o meno identiche, dell'utero. Tutti gli altri parametri, ovaie, spessori, ecc.ecc..sono perfettamente normali ma la ginecologa, alla mia domanda sulla possibilità di avere figli, è stata categorica nel dirmi che, vista la conformazione delle due cavità e dello spesso tessuto vascolarizzato che le separa, sicuramente dovrei farmi ricostruire l'utero, altrimenti andrei sicuramente incontro ad aborti se non addirittura alla rottura dell'utero stesso.
Tra l'altro mi è da lei già stato anticipato che, anche facessi l'intervento, l'eventuale gravidanza dovrebbe terminare obbligatoriamente un mese prima del normale e tramite parto cesareo.
Le mie domande, come potrete immaginare, sono inerenti al tipo di intervento a cui dovrei andare in contro ed al suo risultato:
- dovrò per forza essere tagliata a mò di cesareo o si potrà ricostruire l'utero in laparoscopia?
- sono una donna che, aimè, ha pensato e pensa al lavoro...quanto tempo dura la degenza?
- l'intervento sarà risolutivo e potrò avere figli tranquillamente?
- io adesso sto benissimo (a parte una malattia cronica all'intestino quiesciente), non rischio di avere dei danni collaterali?

Scusandomi se fossi stata troppo prolissa, vi ringrazio sin da ora dell'attenzione e delle delucidazioni che mi potrete fornire a riguardo.

Grazie
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
Trattandosi di un utero bicorne ,va eseguita una valutazione ISTEROSCOPICA del setto che separa le due cavità.
Questo è molto importante perchè l'intervento si potrebbe risolvere con una ISTEROSCOPIA OPERATIVA (resettoscopia),evitando così l'intervento diretto sulla parete uterina (miometrio) con apertura della cavità uterina che potrebbe condizionare l'espletamento del futuro parto.
Mi auguro di non aver esagerato con il "medichese" !
SALUTI

dott.Nicola Blasi
specialista in Ginecologia e Ostetricia. Patologia Cervico-vaginale e vulvare.

BARI

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Utente
Utente
Grazie infinite Dott. Blasi,
è stato molto chiaro...anche se mi auguravo di non dover fare ulteriori esami, e che già attraverso l'eco e la risonanza si potesse sapere come dover agire.
Lei, essendo io di Milano e purtroppo non di Bari dove lei esercita, mi potrebbe consigliare un bravo specialista/istituto ospedaliero in cui siano bravi e specializzati in isteroscopie?
Ho visto che la bravura e la manualità del medico, soprattutto in questi tipi di visite, fanno la differenza anche sull'utilizzare o meno l'anestesia...

Grazie sempre
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Dr. Nicola Blasi Ginecologo 43.6k 1.4k
La mia conoscenza è quella del prof GUBBINI di BOLOGNA presente su questo sito!
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Utente
Utente
La ringrazio molto Dott. Blasi, cercherò di contattarlo.

Buone vacanze, nel caso debba ancora farle!